LEGNO (ξύλον, lignum - prodotto naturale, cioè la parte legnosa della pianta; ὕλη, materies - il l. considerato in rapporto al suo impiego: industriale, domestico, artistico)
G. Bermond Montanari
L. [...] (Oxford, Ashmolean Museum).
Dall'Heraion di Samo proviene un gruppo di sculture in l., tra cui notevole il gruppo ora perduto di Zeus ed Hera (v.), due testine, un uomo con corto chitone e una immagine di Hera. La datazione di queste statuette si ...
Leggi Tutto
BARBARI
La parola barbaro, di origine onomatopeica (Strabo, xiv, 2, 28), indica originariamente l'individuo che pronuncia suoni inarticolati, che balbetta (Aristoph., Aves, 521, per gli Sciti, 1681, [...] dèi di cui parla il mito; i Galati vinti da Eumene divengono come i figli ed i successori dei Titani folgorati da Zeus.
La nudità, il torques al collo, i capelli a ciocche brevi, scomposte e ispide, i baffi, caratterizzano le statue famose del Gallo ...
Leggi Tutto
PERSONIFICAZIONE
H. Sichtermann
W. Köhler
Siamo soliti parlare di "personificazione" ogni qualvolta si attribuisce carattere di personalità ad una cosa o ad un concetto astratto. Il concetto non è [...] comune; ora ottiene l'epiteto di aeterna, a cui si ricollega la p. dell'Aeternitas. Accennano al passato le rappresentazioni di Zeus bambino con la nutrice Amalthea, del pio Enea e di Romolo, mentre l'apposizione p(opuli R(omani) o imperi si ...
Leggi Tutto
STADIO (στάδιον, stadium)
P. Sommella
Prende tale nome il luogo, usato originariamente nelle gare di atletica, in cui la pista per le corse podistiche aveva la lunghezza di uno stadio (= 6oo piedi). [...] . WiegandH. Knackfuss, Didyma, I, Berlino 1941, p. 140 ss.
Nemea. Resti di uno S. sono stati identificati a 5-E del tempio di Zeus. C. W. Blegen, in Am. Journ. Arch., XXXI, 1927, p. 435.
Nicopoli d'Epiro. Nel quartiere ἐν ἄλσει (Strab., vii, 7, 6) si ...
Leggi Tutto
Vedi SFINGE dell'anno: 1966 - 1973
SFINGE (v. vol. vii, p. 230)
M. G. Picozzi
Mostro fantastico, rappresentato generalmente nell'antichità classica con testa femminile e corpo leonino alato.
Arte cretese-micenea. [...] ci attesta Pausania (v, 11, 2) si riferiva invece il gruppo di s. ed efebo che decorava uno dei braccioli del trono dello Zeus fidiaco; ce ne resta una copia in basalto da Efeso, che ci mostra come l'interpretazione classica della s. tendesse ad una ...
Leggi Tutto
CAPUA
L. R. Cielo
Cittadina della Campania (prov. Caserta), sulla riva sinistra del Volturno. C. prende il nome dall'omonima città antica, distrutta dai saraceni nell'841, che sorgeva sulla via Appia [...] seduto e classicamente paludato, i busti di Taddeo da Sessa e Pier delle Vigne, un frammento di leone, la testa di Zeus e quella della c.d. Capua fidelis, opere tutte sottese da un intenso classicismo (v. Federico ii). Prescindendo dalle suggestive ...
Leggi Tutto
SKOPAS (Σκόπας, Skopas)
P. E. Arias
1°. - Scultore greco del IV sec. a. C., nato nell'isola di Paro. Poiché dopo l'88 a. C. un Aristandros figlio di S. restaurò alcune statue (I. G., 287-288), e poiché [...] opera alla seconda metà del IV sec. a. C.; tanto più che esiste un rilievo rappresentante Idrieo di Caria con la moglie Ada e Zeus Stràtios nel centro, rinvenuto a Tegea, datato proprio fra il 355 ed il 340 a. C. che attesta i rapporti fra la Caria e ...
Leggi Tutto
Vedi VELIA dell'anno: 1966 - 1997
VELIA (῾Υέλη ᾿Ελέα, Velia)
M. Napoli
In località Castellammare della Bruca, nel comune di Ascea in provincia di Salerno, sorgeva l'antica città di V., ᾿Ελέα per i Greci, [...] medica, non è ancora del tutto suffragata dal lato archeologico.
Nel tèmenos si sono trovati tre cippi con dediche a Zeus Oùrios, a Pompaios e a Olỳmpios Kairòs. Questo ultimo, del V sec. a. C., attesta un preciso riferimento della personificazione ...
Leggi Tutto
Vedi APELLE dell'anno: 1958 - 1994
APELLE (᾿Απελλῆς, Apēlles)
D. Mustilli
Pittore, vissuto nel IV sec. a. C. Fu, secondo il concorde giudizio degli antichi, il più grande dei pittori greci.
Nacque probabilmente [...] , ch'egli ritrasse con insistenza ed elevò all'altezza di una potenza divina, dandogli come attributo il fulmine di Zeus. In tale rappresentazione propria dei popoli d'Oriente riecheggia forse l'ideale del dinasta; si spiega così il rimprovero ...
Leggi Tutto
ORFEO (῾Ορϕεύς, dorico ῎Ορϕης; Orpheus)
A. Bisi
Mitico aedo di Tracia, considerato dalla tradizione greca figlio del re Eagro e della musa Calliope.
1. - L'origine della sua figura è difficilmente individuabile: [...] pp. 11-82. Sulle rappresentazioni vascolari in generale: J. D. Beazley, Red-fig. (indice p. 984, s. v. Orpheus); A. B. Cook, Zeus, I-III, Cambridge 1914-1925, passim; in particolare vol. II, i, pp. 121-2, fig. 76, tav. V a; K. Schefold, Herakles ...
Leggi Tutto
zeidi
żèidi s. m. pl. [lat. scient. Zeidae, dal nome del genere Zeus, che è dal lat. class. zeus o zaeus, gr. ζαιός, sorta di pesce]. – Famiglia di pesci zeiformi, la più numerosa dell’ordine, cui appartiene il pesce sampietro (lat. scient....
ganimede
ganimède s. m. [per antonomasia, dal nome di Ganimede (gr. Γανυμήδης, lat. Ganymedes), il bellissimo giovane rapito in cielo dall’aquila di Zeus, o da Zeus stesso in forma di aquila, per fungervi poi da coppiere alla mensa degli dèi;...