SPHAIROS (Σϕαῖρος)
C. Saletti
Era questo il nome, secondo la saga di Trezene, dell'auriga di Pelope, altre volte chiamato Killas (v.). È raffigurato, accanto al suo re, nel gruppo frontonale E del tempio [...] di Zeus ad Olimpia.
Bibl.: Höfer, in Roscher, IV, 1909-15, c. 1297, s. v.; Bubbe, in Pauly-Wissowa, III A, 1929, c. 1683, s. v., n. i; G. Becatti, Il Maestro di Olimpia, Firenze 1943; L. Laurenzi, in Arch. Class., II, 1950, p. 6 ss. ...
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SCAMANDRO (Σκάμανδρος, Ξάνϑος; Scamander, Xanthus)
A. Gallina
Secondo Omero (Il., xx, v. 79 ss.) con il nome di S. gli uomini designavano quel fiume (Xanthos secondo la denominazione degli dèi) che bagnava [...] , 10; Wörner, in Roscher, IV, 1909-15, c. 986, s. v.; B. V. Head, Historia numorum2, Oxford 191, p. 547; A. B. Cook, Zeus, II, Cambridge 1925, p. 481; J. Schmidt, in Pauly-Wissowa, III A, 1928, c. 434, s. v.; R. Paribeni, Museo Naz. Romano, Roma 1928 ...
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KORNELIOS (Κορνήλιος)
G. Becatti
Scultore di Afrodisiade che firma in greco una base in marmo bigio scuro trovata ad Olimpia. La firma è in lettere un po' irregolari ed è seguita da un'invocazione a [...] Zeus in lettere minori. La statua che sosteneva è perduta. I caratteri epigrafici sono dei primi decenni del I sec. d. C. Poiché l'artista ha un nome romano, pur dicendosi di Afrodisiade e firmando in greco, può trattarsi di un liberto.
Bibl.: E. ...
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GLAUKOS DI ARGO (Γλαῦκος)
G. Cressedi
Scultore attivo verso la metà del V sec. a. C. Pausania (v, 26,2) ricorda tra i doni di Micito un gruppo da lui eseguito per il tempio di Zeus ad Olimpia, rappresentante [...] Anfitrite, Posidone ed Hestia; erano statue in bronzo e probabilmente anche di notevoli proporzioni. Erano collocate vicino alle statue di Iphitos e di Ekecheiria. Il suo concittadino Dionysios aveva creato ...
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EUANTHES (Εὐάνϑης, Euanthes)
L. Forti
Pittore di origine ignota, vissuto probabilmente in epoca ellenistica. Di lui Achille Tazio (Erot., iii, 6 ss., ed. Jacobs) descrive due quadri messi come pendant [...] nell'opistodomo del tempio di Zeus Kàsios a Pelusion, rappresentanti la liberazione di Andromeda per mezzo di Perseo e quella di Prometeo per mezzo di Eracle. Qualcuno ritiene, erroneamente, che i quadri siano un'invenzione dello scrittore ...
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APOLLONIA sul Salbake (᾿Απολλωνία ἀπὸ Σαλβάκης)
L. Rocchetti
Città a dieci miglia da Tebe, a 5 della catena montagnosa chiamata Salbake. È raffigurata sulle monete come figura femminile con kàlathos, [...] scettro e una patera, insieme a Zeus ed Atena.
Bibl: Imhoot-Blumer, Monn. Grecques, Parigi 1883, n. 430 a; L. Weniger, in Roscher, II, c. 2101, s. v. Lokalpersonifikationen; G. Hirschfeld, in Pauly-Wissowa, II, c. 116, s. v., n. 19. ...
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TAVIO (Taviùm, Ταούιον)
M. Cristofani
Città della Galazia orientale. Il nome, noto anche nella forma Tavia, viene riconnesso al licaone Τάβις. T., che si trovava nella regione dei Trocmi, era famosa [...] per il santuario di Zeus Tavianus.
Da Strabone e dalla Tabula Peutingeriana, T. risulta come il nodo stradale dal quale la via proveniente da Ankyra si divideva in tre diverse strade dirette verso Amasia, Megalopolis e Cesarea. Malgrado la scoperta ...
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LEONIDES (Λεωνίδης, Leonides)
G. Pesce
1°. - Architetto di Nasso, fiorito nella seconda metà del IV sec. a. C. Come si desume dall'iscrizione sull'architrave, in parte conservata, L. istituì e costruì [...] nel santuario di Zeus in Olimpia, il Leonidaion, edificio destinato ad ospitar pellegrini ragguardevoli. Allo stesso artefice gli abitanti della città di Psofìs in Arcadia elevarono in Olimpia una statua onoraria, la cui base con iscrizione fu ...
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Scultore greco (prima metà sec. 4º a. C.), figlio di Arignoto, da Paro. Il suo nome è legato all'esecuzione del colosso crisoelefantino di Asclepio per il tempio di Epidauro, descritto da Pausania: era [...] alto metà dello Zeus olimpico dedicato da Adriano in Atene, cioè forse circa cinque metri. L'Asclepio di T. è riprodotto su monete di Epidauro e più liberamente su due rilievi (oggi ad Atene), provenienti da Epidauro. Il trono era decorato con ...
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KALLIROE (Καλλιρόη)
E. Joly
Ninfa, figlia del fiume Achebo, moglie di Almeone e madre di Anfotero e Acarnao progenitore degli Acarnani.
Dopo la morte del marito avvenuta per mano dei figli di Fegeo, [...] fu amata da Zeus da cui ottenne che i figli divenissero immediatamente adulti in modo da poter vendicare la morte del loro padre. Le sue sventure furono causate dall'aver desiderato il possesso dei gioielli maledetti di Armonia. La testa di K., ...
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zeidi
żèidi s. m. pl. [lat. scient. Zeidae, dal nome del genere Zeus, che è dal lat. class. zeus o zaeus, gr. ζαιός, sorta di pesce]. – Famiglia di pesci zeiformi, la più numerosa dell’ordine, cui appartiene il pesce sampietro (lat. scient....
ganimede
ganimède s. m. [per antonomasia, dal nome di Ganimede (gr. Γανυμήδης, lat. Ganymedes), il bellissimo giovane rapito in cielo dall’aquila di Zeus, o da Zeus stesso in forma di aquila, per fungervi poi da coppiere alla mensa degli dèi;...