Scultore, autore di varie statue bronzee in Olimpia. Eseguì (460 a. C.) con Glauco di Argo molte statue in un donario a N del tempio di Zeus; negli scavi è stato messo in luce il basamento con tracce dei [...] perni delle statue. Nell'Altis era anche un suo cavallo bronzeo con auriga, dono di Formide arcade ...
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Vedi HERA dell'anno: 1960 - 1960
HERA ("Ηρα, Hera)
E. Homann-Wedeking
Una delle maggiori divinità dell'Olimpo. In età classica appare come figlia di Kronos e moglie di Zeus; simbolo della fedeltà e della [...] non si può dubitare che le due figure vanno intese come quelle di Zeus e di H. (si confronti pure con un rilievo in legno, più sui fregi con riunioni di divinità, che mostrano quasi sempre Zeus in compagnia di H. (Tesoro dei Sifnî a Delfi, ...
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XENOPHON (Ξενορῶν)
1°. - Scultore di Atene, della seconda metà del IV sec. a. C.
Collaboratore di Kephisodotos 2° a Megalopolis, nel gruppo di Artemide Sotèira e la personificazione di Megalopolis, fiancheggianti [...] attribuite anche a Kephisodotos 1° con minore attendibilità, è affidata alla testimonianza di monete di Megalopolis di età imperiale: Zeus appare seduto, appoggiato con la destra allo scettro, mentre il braccio sinistro è tratto sul petto o posa sul ...
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ATHENODOROS (᾿Αϑανόδωρος)
M. T. Amorelli
2°. - Scultore arcade di Kleitor, allievo di Policleto. Plinio ci dice che è l'autore delle statue in bronzo di Zeus e di Apollo, che facevano parte del gruppo [...] che, dopo la vittoria di Egospotami (405 a. C.), Sparta aveva dedicato a Delfi.
Bibl.: H. Brunn, Gesch. der griech. Künstler, I, Stoccarda 1889, p. 275 ss.; Pomtow-Bulle, in Athen. Mitt., 1906, p. 492 ...
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PELOPE (Πέλοψ)
P. Orlandini
Eroe peloponnesiaco la cui leggenda era localizzata in Olimpia ove P. e la sposa Ippodamia erano probabilmente divinità indigene, sostituite poi da Zeus e da Hera. Secondo [...] di P. resterebbe solo un lembo della veste. La più importante e monumentale effigie di P. è quella del frontone E del tempio di Zeus a Olimpia: l'eroe e in attesa della gara, stante, con elmo, lancia e, originariamente, scudo e corazza di bronzo (II ...
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Scultore greco (seconda metà sec. 5º a. C.) di Mende in Tracia. Si hanno testimonianze della sua attività a Olimpia e a Delfi. A E del tempio di Zeus a Olimpia ne è stata ritrovata (1875) la Nike marmorea [...] Messenî e Naupazî, e con la firma dello scultore che si dice vittorioso nel concorso per gli acroterî del tempio di Zeus. L'iscrizione fu interpretata nell'antichità come riferentesi a una vittoria contro Acarne ed Eniade (455), oppure a quella di ...
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HERMES (῾Ερμῆς; Hermes)
H. Sichtermann
Divinità ellenica, di origine ed etimologia incerte; il nome è già attestato, in età micenea, negli archivi di Pylos. (Per l'aspetto italico e romano, v. mercurio; [...] H. agisca in modo autonomo, ma già Omero ed Esiodo sanno che egli uccise Argo. Io, una sacerdotessa argiva di Hera, era amata da Zeus; la dea, per gelosia, la trasformò in mucca e pose Argo a suo custode. H. uccise Argo, liberò Io e la ricondusse a ...
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IDA (o IDE) (῎Ιδα o ῎Ιδη)
B. Conticello
Ninfa eponima della catena di montagne dell'isola di Creta, figlia di Melissos e sorella di Adrasteia. Fu nutrice di Zeus fanciullo e, talvolta, assimilata a [...] 'altare di Atena Alea a Tegea, secondo la descrizione di Pausania (viii, 47, 2), erano raffigurate al centro Rhea e Oenoe con Zeus fanciullo, ai lati da una parte le ninfe Glauke, Neda, Thersoa e Antracia e, dall'altra, le ninfe I., Hagnà, Alcinoe ...
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APOLLON... (᾿Απολλων...)
L. Guerrini
Supposto scultore greco, probabilmente di età imperiale romana; ma l'iscrizione, incisa sulla base del trono di una statuetta in marmo di Zeus barbato, di provenienza [...] ignota e conservata ora a Lione, in base alla quale egli ci è noto, è concordemente ritenuta una falsificazione moderna, ed è quindi rifiutata l'integrazione: Apollònios epòiesen, che, comunque, non avrebbe ...
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Ade
M. Mihályi
(gr. ῞ΑιδηϚ; lat. Hades)
Antica divinità, signore e custode dei defunti, sovrano dell'oltretomba. Rappresentato nel mondo greco per lo più come Zeus, ma con il volto corrucciato, i capelli [...] disordinati sulla fronte, la lunga barba incolta, A. corrisponde nei Settanta alla traduzione dell'ebraico shĕ'ōl, sede dei defunti, buoni e cattivi (tradotto nella Vulgata come infernus, inferi, inferus; ...
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zeidi
żèidi s. m. pl. [lat. scient. Zeidae, dal nome del genere Zeus, che è dal lat. class. zeus o zaeus, gr. ζαιός, sorta di pesce]. – Famiglia di pesci zeiformi, la più numerosa dell’ordine, cui appartiene il pesce sampietro (lat. scient....
ganimede
ganimède s. m. [per antonomasia, dal nome di Ganimede (gr. Γανυμήδης, lat. Ganymedes), il bellissimo giovane rapito in cielo dall’aquila di Zeus, o da Zeus stesso in forma di aquila, per fungervi poi da coppiere alla mensa degli dèi;...