Vedi ATTICI, Vasi dell'anno: 1958 - 1973 - 1994
ATTICI, Vasi (v. vol. i, p. 893)
E. Paribeni
La seconda edizione dell'opera Attic Red figure Vase-painters di J. D. Beazley, come era del resto da attendersi, [...] di (p. 877; v. vol. vi, p. 29). - Uno dei più cospicui tra gli incrementi, la superba coppa da Spina con Zeus e Ganimede, viene a costituire un nuovo singolare esempio di quelle collaborazioni così frequenti nel gruppo di Pentesilea e da cui il solo ...
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MURARIA, Arte
G. Lugli
A. Moretti
A) Tecniche e tipi di costruzione: 1. Mattoni crudi. - 2. Mura pelasgiche. - 3. Opus quadratum. - 4. Opus caementicium. - 5. Opus incertum. - 6. Opus quasi reticulatum [...] al travertino romano) e di età terziaria, usato dagli antichi come eccellente materiale da costruzione (ad esempio nel tempio di Zeus, nell'antico tempio sui cui resti sorse il Partenone, nelle mura di Temistocle al Dipylon, ecc.: v. atene), veniva ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Asia Centrale
Boris A. Litvinskij
Ciro Lo Muzio
Caratteri generali
di Boris A. Litvinskij
Il carattere e la storia dell'architettura centroasiatica sono segnati [...] (a dire il vero, di epoca più tarda): il tempio di Artemide (terzo quarto del I sec. a.C.) e il tempio di Zeus Megistos (I sec. d.C.) a Dura-Europos. Con la sua cella rettangolare, circondata su tre lati da un corridoio (accessibile dalla cella ...
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Vedi POLICLETO dell'anno: 1965 - 1996
POLICLETO (Πολύκλειτος; Polycletus, Polyclitus)
L. Beschi
Red.
Scultore, prevalentemente bronzista. Le notizie biografiche fondamentali sono talvolta dubbie, data [...] (405 a. C.) ed opera di un P. (Paus., iii, 18, 7), deve ormai essere dell'omonimo più giovane; così come lo Zeus Meilìchios di Argo (Paus., ii, 20, i) e Latona, Apollo e Artemide del santuario di Artemide Orthìa presso Tegea (Paus., ii, 24, 5 ...
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Vedi PELLA dell'anno: 1965 - 1973
PELLA (Πέλλα, Pella)
Ph. M. Petsas
Città dell'antica Macedonia nel territorio della Bottièa, capitale del regno macedone dal tempo di Archelao (circa 400 a. C.), residenza [...] termine della guerra del Peloponneso, quando Archelao (413-399 a. C.) decise di costruire un palazzo in P. (decorato da Zeus) e di trasferirvi la capitale da Aigai.
Da allora P. crebbe rapidamente in grandezza e importanza. Durante gli anni torbidi ...
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NERVA (M. Cocceius)
L. Vlad Borrelli
Imperatore romano, nato a Narni nel 26 d. C., successe nel 96 d. C. a Domiziano caduto vittima di una congiura. Membro dell'aristocrazia senatoria, due volte console, [...] che fosse del III sec. d. C.
9. Colossale statua della Rotonda del Vaticano; l'imperatore è rappresentato seduto, come Zeus, avvolto in un manto, che lascia liberi il torso ed il braccio destro, e ricade con ampio panneggio sulla spalla sinistra ...
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BEISAN (Bēt Shěān, Bēt Shān, più tardi Bēshān; Σλυϑόπολις)
M. Avi-Yonah
Località della Palestina, situata in una fertile vallata che unisce la pianura di Esdrelon al bacino del Giordano, abitata fin [...] la città si estese intorno al tell (collina) nella pianura. Un'iscrizione greca e alcune monete rivelano il culto di Zeus-Dioniso e la divisione della città in quartieri. Fra gli avanzi ellenistici fu trovata anche una bella testa di Alessandro, del ...
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Vedi IASOS dell'anno: 1961 - 1961 - 1995
IASOS (᾿Ιασοᾒς, ᾿Ιασσοᾒς, solo in epoca imperiale, Iasus)
N. Bonacasa
Città della Caria sul pescoso golfo di Bargilia, di fronte a Güllük, chiamata nel Medioevo [...] nome sia noto attraverso fonti letterarie o epigrafiche: la Parastade, l'Archeion, il Bouleuterion, ecc. nonché due templi consacrati a Zeus Mègistos e Artemide Astiade (il cui xòanon arcaico ci è noto ancora da monete di I. dell'epoca di Commodo). A ...
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MARDUK (ideogramma amar-ud; Ma-ruduk, Mar-du-ku; ebraico Mĕrodak)
G. Garbini
Dio della città di Babilonia, assurto a capo dal pantheon mesopotamico a partire dal XVIII sec, a. C.
Divinità in origine [...] in bronzo dorato. Diodoro Siculo (II, 9), parla infatti di tre ἀγάλματα χρυσᾶ σϕυρήλατα; tra queste, quella di M. (Zeus) ἑστηκός ἧν καὶ διαβεβηκός; Erodoto (1 183) riporta inoltre quanto affermavano i Babilonesi, e cioè che Serse avrebbe sottratto al ...
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FALERII VETERES (Φαλέριοι, Φαλέριον; etn. Faliscus, Φαλίσκος)
G. Cressedi
Oggi Civitacastellana, piccola città in provincia di Viterbo, nell'altopiano che declina dai Monti Cimini verso il Tevere, costruita [...] Celle); id., ibid., 1948, p. 102 ss. (tempio dei Sassi Caduti); M. Santangelo, in Boll. d'Arte, XXXIII, 1948, p. 1 ss. (testa di Zeus); R. Bartoccini, in Fasti Archaeologici, VI, 1951, n. 2946; G. Lugli, La tecnica edilizia romana, Roma 1957, passim. ...
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zeidi
żèidi s. m. pl. [lat. scient. Zeidae, dal nome del genere Zeus, che è dal lat. class. zeus o zaeus, gr. ζαιός, sorta di pesce]. – Famiglia di pesci zeiformi, la più numerosa dell’ordine, cui appartiene il pesce sampietro (lat. scient....
ganimede
ganimède s. m. [per antonomasia, dal nome di Ganimede (gr. Γανυμήδης, lat. Ganymedes), il bellissimo giovane rapito in cielo dall’aquila di Zeus, o da Zeus stesso in forma di aquila, per fungervi poi da coppiere alla mensa degli dèi;...