GIOVE (Diovis, Jovis, Jūpitēr [Diēspiter])
M. Napoli
Il culto di G. risale a quel sostrato indo-europeo al quale risalgono anche tutti i culti similari del mondo ellenico ed italico (v. zeus). Ciò al [...] dal capo cinto d'edera. Si potrebbe supporre che il tipo di Tinia giovane, che resta in seguito sommerso dal tipo Tinia-Zeus, sia da ricollegarsi ad una iconografia italica; infatti il G. giovane è ben rappresentato in età romana. È questo il tipo di ...
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GIGANTI (Γίγαντες, Gigantes)
F. Vian
1. In Omero (Od., vii, 58-6o, 206; x, 120) i G. sono esseri selvaggi, simili ai Ciclopi e ai Lestrigoni, che periscono vittime dell'insolenza del loro re Eurimedonte; [...] 5 ss. - Kỳlix di Berlino 2293 (480-470): Furtwängler-Reichhold, tav. 160. - Kỳlix di Parigi, Bibliothèque Nationale 573 (480-470): A. B. Cook, Zeus, iii, p. 16, tav. 3. - Stàmnos del Brit. Mus. E 443 (480-470): C. V. A., Brit. Mus., fasc. 3, iii, 1 c ...
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MERAVIGLIE del Mondo (῾Επτὰ ϑεάματα, Septem miracula mundi)
Red.
La testimonianza più antica delle sette meraviglie del mondo è Antipatro di Sidone (Anth. Pal., ix, 58) che nomina: le mura di Babilonia, [...] a Pergamo, la Stoà di Sardi, la κρεπίς in Sardi, i Porti di Efeso, il Tempio di Antonino Pio a Nicomedia, la statua di Zeus in Berytus, la statua di Latona a Myra.
La classificazione di queste liste è merito di H. Schott che nel 1891 ne distinse 14 ...
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AGATHODAIMON (᾿Αγαϑοδαίμων e 'Αγαϑὸς δαίμων)
G. Bermond Montanari
Termine generico per designare una divinità salutare (es. Zeus, Asklepios ecc.); era una denominazione che poteva spettare ad ogni δαίμων [...] dio della casa gli sono dedicati alcuni altari domestici trovati a Tera. Come divinità domestica era raffigurato spesso nell'aspetto di Zeus: su un rilievo di Tespie, A. è rappresentato con il torso ignudo, seduto su un trono sotto cui è un'aquila ...
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ERACLE (῾Ηρακλῆς, Hercules, Hercoles)
H. Sichtermann
H. Sichtermann
Red.
Eracle "colui che è reso celebre da Hera" figlio di Zeus e di Alcmena, moglie di Anfitrione, fu l'eroe prediletto dai Greci, [...] ., 1954, tav. 4; F. Matz, in E.A.A., i, 1958, p. 675, f. 863, s. v. Arredamento. 18) Lèkythos a Londra: A. B. Cook, Zeus, Cambridge 1925, tav. xv 19) J. D. Beazley, Black-fig., p. 667. 20) Vasi a Parigi e Atene: J. D. Beazley, Black-fig., pp. 209, 85 ...
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EUTHYMIA (Εὐϑυμία)
A. Comotti
1°. - Personificazione della gioia, dell'allegrezza. È menzionata come divinità accanto a Zeus e alle Muse in Pindaro, fr. 155(presso Athenokles, v, 1917; Eusthat., ad Od., [...] iv, 179, p. 1490, 38 ss.). Una sua statua, eretta da Dionisio tiranno di Eraclea sul Ponto, e ricordata da Memnone (F. H. G., iii, 529, 4). Dalla base di una statua di E. deriva anche l'iscrizione da Erythrai ...
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ARKAS (᾿Αρχάς)
G. Bermond Montanari
Eroe eponimo dell'Arcadia, secondo la leggenda più comune, figlio di Zeus e di Kallisto. Quando questa fu uccisa da Artemide, Hermes portò il piccolo A. a Maia, perché [...] lo allevasse. Agli Arcadi A. insegnò l'agricoltura e l'arte di tessere la lana. Pausania (viii, 1, 5) lo mette nella lista dei re arcadi e pone la sua tomba a Mantinea (viii, 9, 3) presso l'altare di Hera. ...
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PELOPONNESOS (Πελοπόννησος)
A. Bisi
Personificazione della regione omonima, che appare su un bassorilievo attico davanti a Zeus seduto in trono: alle sue spalle è Atena.
P. è una fanciulla con lungo [...] peplo e chitone privo di maniche: con una mano alza un lembo della veste sulla spalla, con l'altra si appoggia ad uno scettro. Il rilievo è esattamente databile al 362 a. C., giacché reca inciso un decreto ...
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Vedi MINOSSE dell'anno: 1963 - 1973
MINOSSE (Μίνως, Minos)
G. Becatti
Mitico signore di Creta, figlio di Zeus e di Europa secondo la versione più comune del mito, fratello di Radamanto, sposo di Pasiphae, [...] Minotauro nato da Pasiphae e dal toro, fu il fondatore della talassocrazia minoica; avrebbe dato ai Cretesi leggi suggeritegli da Zeus. Il mito narra che M. avrebbe inseguito Dedalo, fuggito dal Labirinto, che si era rifugiato presso il re Cocalo in ...
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Vedi ELENA dell'anno: 1960 - 1960
ELENA (῾Ελένη, Helena)
A. Comotti
Figlia, secondo la redazione più diffusa del mito, di Zeus e di Leda, moglie di Tindaro, re di Sparta.
Dall'unione del dio, in forma [...] Beazley. Cratere Bonn 78: R. Kekulé, Ûber ein griechisches Vasengemalde im Akademischen Kunstmuseum zu Bonn, Bonn 1879, p. 21, tav. i; A. B. Cook, Zeus, Cambridge 1914-40, i, p. 280; C. V. A., Bonn, fasc. i, tav. 19, i e 20, 1-2-4; J. D. Beazley, Red ...
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zeidi
żèidi s. m. pl. [lat. scient. Zeidae, dal nome del genere Zeus, che è dal lat. class. zeus o zaeus, gr. ζαιός, sorta di pesce]. – Famiglia di pesci zeiformi, la più numerosa dell’ordine, cui appartiene il pesce sampietro (lat. scient....
ganimede
ganimède s. m. [per antonomasia, dal nome di Ganimede (gr. Γανυμήδης, lat. Ganymedes), il bellissimo giovane rapito in cielo dall’aquila di Zeus, o da Zeus stesso in forma di aquila, per fungervi poi da coppiere alla mensa degli dèi;...