PAPYLOS (Πάπυλος, Papylus)
Red.
Scultore greco noto solo attraverso Plinio (Nat. hist., xxxvi, 34), che lo dice scolaro di Prassitele e autore di uno Iuppiter hospitalis (Zeus Xènios) che era nella collezione [...] di Asinio Pollione. Trattandosi certamente del grande Prassitele e non di un omonimo più tardo, si può fissare l'attività di P. alla metà del IV sec. a. C.
Bibl.: H. Brunn, Gesch. griech. Künstler, I, ...
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EFESTO ("Εϕαιστος)
P. E. Arias*
Divinità greca, di origine molto probabilmente licia, e ad ogni modo asiatica, strettamente legata, sia in Asia Minore che in Grecia, col fuoco della terra: considerato [...] 86). Omerica è generalmente considerata, in seguito agli studî del Wilamowjtz, la leggenda della caduta di E. su Lemno, lanciato da Zeus sulla terra dall'Olimpo durante una lite con Hera, e quella, pure antica, del lancio di E. da parte di Hera (onde ...
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IODAMA
B. Conticello
(᾿Ιοδαᾒμα). − Figlia di Itonos e nipote di Anfizione, della stirpe di Deucalione. Sacerdotessa di Atena Itonia a Coronea in Beozia, fu amata da Zeus cui generò la figlia Thebe, [...] andata poi sposa a Ogygos. Sorellastra di Atena sarebbe stata uccisa, secondo la leggenda, dal bagliore dell'egida della dea, manifestatasi improvvisamente a lei nel santuario, onde fu tramutata in pietra.
Nel ...
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(gr. Γανυμήδης)
Mitologia
Mitico giovinetto, figlio del dardanide Tros, o di Laomedonte o di Ilo, e di Calliroe; fu rapito in cielo, per la sua bellezza, dall’aquila di Zeus o da Zeus stesso in forma [...] di aquila, per fungervi poi da coppiere della mensa degli dei. Il mito, ricordato di frequente dagli scrittori classici, fu trattato spesso nelle arti figurative; famoso fu il gruppo scultorio di Leocare ...
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Vedi SPHYRELATON dell'anno: 1966 - 1997
SPHYRELATON
R. Hampe
Terminologia entrata in uso nel linguaggio archeologico per indicare un determinato genere di materiale lavorato a martello, in lamina di [...] Sparta: H. Brunn, Geschichte Gr. Künstler, I, Stoccarda 1889, p. 36 ss.; G. Lippold, in Pauly-Wissowa, XI, 1922, c. 584 ss. Zeus di Telestas e di Ariston: A. S. Arvanitopulos, in Polemon, I, 1929, p. 158 ss.; G. Hafner, in Charites, Bonn 1957, p. 125 ...
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DOMETIS (Δομέτις)
L. Guerrini
Probabile incisore di gemme, di origine greca, attivo nel I sec. d. C. circa. La gemma su cui appare questo nome presenta la figura di Zeus, seduto in trono, con scettro [...] del suo capo; di esse una reca nel becco una corona, l'altra tiene un fulmine tra gli artigli. Davanti a Zeus sono raffigurati Hera e Apollo sormontati dal Sole e dalla Luna; dietro invece appare Hermes con bastone e bisaccia. Nella parte inferiore ...
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CICLOPI (Κύκλωπες, Ciclüpes)
P. E. Arias
Nella più antica tradizione letteraria (Esiodo), i C. sono considerati figli di Urano e di Ghe, artefici del fulmine di Zeus e del tuono, ed hanno un unico grande [...] occhio sulla fronte (Theog., vv. 139, 144, 502 ss.). Nell'Odissea invece i C. conducono una vita pastorale (i, 69; ix, 383, 387 ss. e passim) e una descrizione vivace ci è conservata di uno di essi, Polifemo ...
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Scultore greco (sec. 4º-3º a. C.) di Olinto, poi cittadino ateniese, attivo tra il 348 e il 287, di cui si ricordano statue bronzee: un gruppo di Zeus, Atena e Demetra; due atleti vincitori; il filosofo [...] Dione; Autolico fondatore di Sinope; statua della cognata del re Lisimaco di Tracia, da questi innalzata nell'Anfiareo di Oropo. Collaborò con Leocare a un gruppo sull'Acropoli. Suo figlio è lo scultore ...
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Scultore ateniese attivo verso la metà del sec. 3º a. C., soprattutto in Acaia. Per Bura fece statue di Demetra, Afrodite, Dioniso, Ilizia, tutte di marmo pentelico; per Egira la statua di Zeus seduto, [...] identificata con i resti (la testa e un braccio) di un colossale acrolito rinvenuto nel tempio, il cui stile è vicino, benché più formale e accademico, a quello dello Zeus di Otricoli. ...
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IO
E. Paribeni
(᾿Ιωᾒ). − Eroina argiva, figlia del dio fluviale Inachos. Secondo altre genealogie è anche detta figlia di Iasos, di Arestor, di Kadmos e persino di Prometeo.
Sacerdotessa della grande [...] protagonisti del vecchio mito Hera, I. e Argo.
Bibl.: J. Overbeck, Zeus, I. P., p. 465; R. Engelmann, in Roscher, II, i 1903, p. 37 (con catalogo delle raffigurazioni di I.); A. Cook, Zeus, Cambridge 1914, p. 437; S. Eitrem, in Pauly-Wissowa, IX, ...
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zeidi
żèidi s. m. pl. [lat. scient. Zeidae, dal nome del genere Zeus, che è dal lat. class. zeus o zaeus, gr. ζαιός, sorta di pesce]. – Famiglia di pesci zeiformi, la più numerosa dell’ordine, cui appartiene il pesce sampietro (lat. scient....
ganimede
ganimède s. m. [per antonomasia, dal nome di Ganimede (gr. Γανυμήδης, lat. Ganymedes), il bellissimo giovane rapito in cielo dall’aquila di Zeus, o da Zeus stesso in forma di aquila, per fungervi poi da coppiere alla mensa degli dèi;...