SARPEDONTE (Σαρπηδῶν, Sarpedon)
E. Paribeni
Eroe figlio di Zeus e di Europa, generalmente considerato principe di Creta e fratello minore di Minosse e Radamante. Tuttavia nelle apparizioni episodiche [...] sciatte pitture tarde a figure nere è alle volte arduo stabilire se ad operare il trasporto siano appunto i due Genî comandati da Zeus oppure Eos, la madre di Memnone. In ogni modo che si tratti di S. sembra indubitabile nel caso di due opere famose ...
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TALIA (Θαλία, Talia)
Red.
6°. - Ninfa amata da Zeus: dalla loro unione sarebbero nati i Palici. È un mito localizzato in Sicilia, già noto in Eschilo, Αἰτναῖαι Due sono gli episodî culminanti di questo [...] mito: uno è il rapimento della fanciulla da parte di Zeus sotto forma di avvoltoio (Clemen., Homil., 5, 13 e Recogn., 10, 22); l'altro vede invece T. che, di fronte alla collera di Hera, si rifugia sottoterra dove avrebbe generato i Palici (Interpr. ...
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(gr. Περσεύς)
Mitologia
Eroe nato dall’unione fra Zeus, disceso in forma di pioggia d’oro, e Danae, che il padre Acrisio, re di Argo, aveva rinchiuso in una torre, temendo la morte per mano di un nipote, [...] secondo le predizioni di un oracolo. Dopo la nascita di P., Acrisio fece gettare in mare Danae e il bambino, chiusi in un’arca che fu sospinta dai flutti nell’isola di Serifo, nelle Cicladi, dove, salvati ...
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(gr. ᾿Απόλλων) Divinità della religione greca, figlio di Zeus e di Leto (Latona). La sfera nella quale esercita la sua sovranità è costituita principalmente dalla musica, dalla medicina, dalla mantica; [...] di qui A. è connesso anche con la sapienza filosofica e religiosa, con l’istituzione delle leggi, con la fondazione di città.
Il nome, di origine incerta, è ignoto al pantheon miceneo (13° sec. a.C.) e ...
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(gr. Κλειώ o Κλεώ) Nella mitologia greca, la prima delle nove Muse, figlia di Zeus e Mnemosine, considerata la musa (➔) del canto epico e della storia. ...
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PERSEO (Περσεύς, Perseus)
K. Schauenburg
Eroe, figlio di Zeus e di Danae, la figlia di Acrisio. A questi un oracolo aveva predetto che sarebbe morto per mano del figlio di Danae. Perciò, quando Danae [...] partori P. Acrisio fece rinchiudere madre e figlio in un'arca di legno e li gettò a mare. Rappresentazioni di Danae, P. e dell'arca si trovano per la prima volta attorno al 490-80 su vasi attici di Leningrado ...
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(lat. Iuppiter, Iupiter, Iovis)
La divinità suprema della religione romana dalla latinità primitiva alla fine del paganesimo, corrispondente allo Zeus greco, dal quale tuttavia si differenzia per alcuni [...] che a partire da questo momento abbia preso inizio nella coscienza religiosa dei Romani un processo di graduale identificazione con Zeus, senza che si possa comunque parlare di una grecizzazione di G., fatto semmai molto tardivo e limitato sempre al ...
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zeidi
żèidi s. m. pl. [lat. scient. Zeidae, dal nome del genere Zeus, che è dal lat. class. zeus o zaeus, gr. ζαιός, sorta di pesce]. – Famiglia di pesci zeiformi, la più numerosa dell’ordine, cui appartiene il pesce sampietro (lat. scient....
ganimede
ganimède s. m. [per antonomasia, dal nome di Ganimede (gr. Γανυμήδης, lat. Ganymedes), il bellissimo giovane rapito in cielo dall’aquila di Zeus, o da Zeus stesso in forma di aquila, per fungervi poi da coppiere alla mensa degli dèi;...