(gr. ᾿Αντιόπη) Mitica figlia (o moglie) di Lico di Beozia o del fratello di quello, Nitteo, signore di Tebe, o del dio fluviale Asopo, amata da Zeus mutato in satiro (o da Epopeo, re di Sicione) e resa [...] madre dei gemelli Anfione e Zeto. Perseguitata da Lico e tenuta prigioniera per molti anni dalla moglie di lui, Dirce, riuscì a fuggire presso i figli che, da lei abbandonati sul Citerone, erano stati ...
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Artista ateniese (n. Atene 490-485 circa - m. dopo il 432 a. C.), figura capitale, nello sviluppo dell'arte greca, legata alle grandi creazioni periclee e, in particolare, al Partenone e alla sua decorazione [...] dopo il 432) è datato il soggiorno di F. a Olimpia, per il cui tempio creò la statua più famosa dell'antichità, lo Zeus, una delle sette meraviglie del mondo, alto circa 14 m con la base; da una descrizione di Pausania sappiamo che il dio era assiso ...
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Minerva
Emanuele Lelli
La vergine guerriera ispiratrice dei saperi
Originariamente differenti l’una dall’altra, la greca Atena e la romana Minerva hanno in comune il ruolo di protettrici delle arti [...] se ne accorge e lo rende cieco, ma gli concede il dono dell’arte profetica. Efesto (Vulcano per i Romani), che ha ottenuto da Zeus la sua mano, vuole farla sua, anche con la forza; non riesce, e il suo seme, cadendo a terra, genera Erittonio, uno dei ...
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STATUA DI CULΤO (v. vol. VII, p. 476, s.v. Statua)
S. De Angeli
Mondo classico. - Con questa definizione si indica la più importante rappresentazione di divinità in un santuario, oggetto e centro di [...] sebbene non manchino esempî di statue oggetto di culto prive di un proprio tempio e sistemate all'aperto, sub divo - vedi lo Zeus Eleuthèrios a Platea (Paus., IX, 2, 5), l'Atena Hygìeia sull'Acropoli di Atene (Plut., Per., XXIII, 13; Paus., I, 23, 4 ...
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IDA (o IDE) (῎Ιδα o ῎Ιδη)
B. Conticello
Ninfa eponima della catena di montagne dell'isola di Creta, figlia di Melissos e sorella di Adrasteia. Fu nutrice di Zeus fanciullo e, talvolta, assimilata a [...] 'altare di Atena Alea a Tegea, secondo la descrizione di Pausania (viii, 47, 2), erano raffigurate al centro Rhea e Oenoe con Zeus fanciullo, ai lati da una parte le ninfe Glauke, Neda, Thersoa e Antracia e, dall'altra, le ninfe I., Hagnà, Alcinoe ...
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APOLLON... (᾿Απολλων...)
L. Guerrini
Supposto scultore greco, probabilmente di età imperiale romana; ma l'iscrizione, incisa sulla base del trono di una statuetta in marmo di Zeus barbato, di provenienza [...] ignota e conservata ora a Lione, in base alla quale egli ci è noto, è concordemente ritenuta una falsificazione moderna, ed è quindi rifiutata l'integrazione: Apollònios epòiesen, che, comunque, non avrebbe ...
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Ade
M. Mihályi
(gr. ῞ΑιδηϚ; lat. Hades)
Antica divinità, signore e custode dei defunti, sovrano dell'oltretomba. Rappresentato nel mondo greco per lo più come Zeus, ma con il volto corrucciato, i capelli [...] disordinati sulla fronte, la lunga barba incolta, A. corrisponde nei Settanta alla traduzione dell'ebraico shĕ'ōl, sede dei defunti, buoni e cattivi (tradotto nella Vulgata come infernus, inferi, inferus; ...
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PAPYLOS (Πάπυλος, Papylus)
Red.
Scultore greco noto solo attraverso Plinio (Nat. hist., xxxvi, 34), che lo dice scolaro di Prassitele e autore di uno Iuppiter hospitalis (Zeus Xènios) che era nella collezione [...] di Asinio Pollione. Trattandosi certamente del grande Prassitele e non di un omonimo più tardo, si può fissare l'attività di P. alla metà del IV sec. a. C.
Bibl.: H. Brunn, Gesch. griech. Künstler, I, ...
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(gr. ῟Ωραι) Nella mitologia greca, personificazioni divinizzate delle stagioni secondo la tripartizione dell’anno greco che non distingue l’estate dall’autunno. Esiodo le dice figlie di Zeus e di Temi [...] e le chiama Eunomia (disciplina), Dike (giustizia), Eirene (pace); ma gli Ateniesi le chiamavano Tallo, Auxo, Carpo e già in Euripide diventano 4. In età ellenistica variarono gli attributi e il costume ...
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EFESTO ("Εϕαιστος)
P. E. Arias*
Divinità greca, di origine molto probabilmente licia, e ad ogni modo asiatica, strettamente legata, sia in Asia Minore che in Grecia, col fuoco della terra: considerato [...] 86). Omerica è generalmente considerata, in seguito agli studî del Wilamowjtz, la leggenda della caduta di E. su Lemno, lanciato da Zeus sulla terra dall'Olimpo durante una lite con Hera, e quella, pure antica, del lancio di E. da parte di Hera (onde ...
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zeidi
żèidi s. m. pl. [lat. scient. Zeidae, dal nome del genere Zeus, che è dal lat. class. zeus o zaeus, gr. ζαιός, sorta di pesce]. – Famiglia di pesci zeiformi, la più numerosa dell’ordine, cui appartiene il pesce sampietro (lat. scient....
ganimede
ganimède s. m. [per antonomasia, dal nome di Ganimede (gr. Γανυμήδης, lat. Ganymedes), il bellissimo giovane rapito in cielo dall’aquila di Zeus, o da Zeus stesso in forma di aquila, per fungervi poi da coppiere alla mensa degli dèi;...