OMERO
Giorgio Pasquali
. A O. la tradizione più antica assegnava ben più che non gli lascino oggi anche i critici più conservatori. Già nel sec. VII Callino citava la Tebaide attribuendola a lui. Poco [...] , e tanti eroi gettò nell'Ade (e si compiva un disegno di Zeus), da quando vennero a contesa il capo dell'impresa, il re di la quarta volta alla fonte che scorre dinnanzi alle mura, Zeus pesa le due vite; quella di Ettore tracolla. Allora Atena ...
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. Architetto romano, noto per un'opera eseguita in Atene al tempo di Antioco Epifane (175-164 a. C.), cioè il tempio di Zeus Olimpio, cominciato all'epoca dei Pisistratidi dagli architetti Antimachide, [...] Antistate, Callescro e Pormo o Porino (Vitr., VII, praef., 15 e 17). C. lo eseguì in ordine corinzio; ma, per la morte del re, anche questa volta l'opera rimase incompiuta. In prossimità dell'Olympieion ...
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Vedi HERA dell'anno: 1960 - 1960
HERA ("Ηρα, Hera)
E. Homann-Wedeking
Una delle maggiori divinità dell'Olimpo. In età classica appare come figlia di Kronos e moglie di Zeus; simbolo della fedeltà e della [...] non si può dubitare che le due figure vanno intese come quelle di Zeus e di H. (si confronti pure con un rilievo in legno, più sui fregi con riunioni di divinità, che mostrano quasi sempre Zeus in compagnia di H. (Tesoro dei Sifnî a Delfi, ...
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XENOPHON (Ξενορῶν)
1°. - Scultore di Atene, della seconda metà del IV sec. a. C.
Collaboratore di Kephisodotos 2° a Megalopolis, nel gruppo di Artemide Sotèira e la personificazione di Megalopolis, fiancheggianti [...] attribuite anche a Kephisodotos 1° con minore attendibilità, è affidata alla testimonianza di monete di Megalopolis di età imperiale: Zeus appare seduto, appoggiato con la destra allo scettro, mentre il braccio sinistro è tratto sul petto o posa sul ...
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ATHENODOROS (᾿Αϑανόδωρος)
M. T. Amorelli
2°. - Scultore arcade di Kleitor, allievo di Policleto. Plinio ci dice che è l'autore delle statue in bronzo di Zeus e di Apollo, che facevano parte del gruppo [...] che, dopo la vittoria di Egospotami (405 a. C.), Sparta aveva dedicato a Delfi.
Bibl.: H. Brunn, Gesch. der griech. Künstler, I, Stoccarda 1889, p. 275 ss.; Pomtow-Bulle, in Athen. Mitt., 1906, p. 492 ...
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Teshup La principale divinità maschile degli Urriti, dio del cielo e della folgore; corrisponde a Hadad babilonese e assiro, a Baal semitico nord-occidentale e a Zeus greco. T. divenne il dio principale [...] degli Ittiti, nella cui mitologia figura come dio sovrano che detronizzò il predecessore, Kumarbi e uccise il serpente Illuyankash che minacciava il mondo divino. Era sposo di Hepit, o Hepa ...
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IRENE (Εἰρήνη)
Angelo Taccone
È la personificazione e la divinizzazione della pace. In Esiodo è una delle tre Ore (Eunomia, Dice e Irene), figlie di Zeus e di Temi. Sulla scorta di Esiodo la stessa cosa [...] dicono poi poeti posteriori, come ad es. Pindaro. Essa partecipa pertanto del culto tributato alle Ore. I poeti ne esaltano i benefici: famoso è soprattutto il noto frammento bacchilideo (4 Blass-Suess). ...
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PELOPE (Πέλοψ)
P. Orlandini
Eroe peloponnesiaco la cui leggenda era localizzata in Olimpia ove P. e la sposa Ippodamia erano probabilmente divinità indigene, sostituite poi da Zeus e da Hera. Secondo [...] di P. resterebbe solo un lembo della veste. La più importante e monumentale effigie di P. è quella del frontone E del tempio di Zeus a Olimpia: l'eroe e in attesa della gara, stante, con elmo, lancia e, originariamente, scudo e corazza di bronzo (II ...
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Scultore greco (seconda metà sec. 5º a. C.) di Mende in Tracia. Si hanno testimonianze della sua attività a Olimpia e a Delfi. A E del tempio di Zeus a Olimpia ne è stata ritrovata (1875) la Nike marmorea [...] Messenî e Naupazî, e con la firma dello scultore che si dice vittorioso nel concorso per gli acroterî del tempio di Zeus. L'iscrizione fu interpretata nell'antichità come riferentesi a una vittoria contro Acarne ed Eniade (455), oppure a quella di ...
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HERMES (῾Ερμῆς; Hermes)
H. Sichtermann
Divinità ellenica, di origine ed etimologia incerte; il nome è già attestato, in età micenea, negli archivi di Pylos. (Per l'aspetto italico e romano, v. mercurio; [...] H. agisca in modo autonomo, ma già Omero ed Esiodo sanno che egli uccise Argo. Io, una sacerdotessa argiva di Hera, era amata da Zeus; la dea, per gelosia, la trasformò in mucca e pose Argo a suo custode. H. uccise Argo, liberò Io e la ricondusse a ...
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zeidi
żèidi s. m. pl. [lat. scient. Zeidae, dal nome del genere Zeus, che è dal lat. class. zeus o zaeus, gr. ζαιός, sorta di pesce]. – Famiglia di pesci zeiformi, la più numerosa dell’ordine, cui appartiene il pesce sampietro (lat. scient....
ganimede
ganimède s. m. [per antonomasia, dal nome di Ganimede (gr. Γανυμήδης, lat. Ganymedes), il bellissimo giovane rapito in cielo dall’aquila di Zeus, o da Zeus stesso in forma di aquila, per fungervi poi da coppiere alla mensa degli dèi;...