CONTARINI, Tommaso
Renzo Derosas
Da non confondere coi coetaneo Tommaso di Nicolò, sopracomito condannato in contumacia con altri due colleghi nel 1500 per non aver soccorso una galera attaccata dai [...] della pirateria. Man mano che gli si presentavano, il sultano fece gettare tutti in prigione, mettendo addirittura in catene lo Zen, mentre per il C. si limitò agli arresti domiciliari, né valsero ad acquetarlo i ricchissimi doni offertigli.
Al di là ...
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FRESCHI, Gherardo
Claudio Zanier
Nacque a Ronchis di Faedis, poco distante da Udine, il 13 dic. 1804 dal conte Antonio e da Catterina d'Attimis. Rimasto orfano di padre in giovanissima età venne allevato [...] decenni successivi l'azienda fu considerata un modello di riferimento per l'agricoltura della regione.
Nel 1835 sposò Fosca Zen, dalla quale ebbe un unico figlio, Gustavo (1836-1906), deputato al Parlamento italiano dal 1895 al 1904.
Di formazione ...
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ERIZZO, Antonio
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia, agli inizi del 1502, da Sebastiano del procuratore Antonio, del ramo a S. Moisè, e da Cipriana Trevisan di Andrea di Paolo. La famiglia era assai ricca, [...] e con il quale si era lungamente confrontato proprio nel corso del bailato: assieme ai colleghi Francesco Barbaro e Nicolò Zen si recò dunque a visitare i luoghi fra Este e Chioggia, là dove sarebbe stato realizzato il "retratto" del Gorzone ...
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zen
żèn s. m. [voce giapp., zen 〈∫en〉, propr. «meditazione», dal pali jhāna, attrav. il cinese ch’an]. – Forma di buddismo giapponese rielaborata a partire dal buddismo della setta cinese ch’an, incentrata su una tecnica di meditazione, per...
zenista
żenista s. m. e agg. [der. di zen] (pl. m. -i). – Appartenente alla setta zen, seguace dello zenismo; come agg., dello zen: la pittura zenista.