Kung fu
Giona Antonio Nazzaro
Genere dedicato alle tecniche orientali di combattimento a mani nude, sorto a Hong Kong verso la fine degli anni Sessanta. Il cinema di k. f. (gongfu pian) nacque come [...] Yingjie, ex attore dell'Opera di Pechino noto al pubblico occidentale per avere coreografato Xia nü (1970; A touch of zen ‒ La fanciulla cavaliere errante) di King Hu e soprattutto per aver affrontato Bruce Lee nel finale di Tangshan da xiong (1971 ...
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Jarmusch, Jim
Daniela Daniele
Regista cinematografico statunitense, nato ad Akron (Ohio) il 22 gennaio 1953. Autore di gusto europeo, ha mostrato sempre un profondo interesse per l'incontro tra le culture [...] 1967, di Jean-Pierre Melville) presenta un altro titano postmoderno destinato a soccombere: il samurai dai solidi principi Zen che si muove in un mondo incomprensibile. Il regista ne traccia un ritratto esemplare, incongruo perché sproporzionato all ...
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REGIA (XXIII, p. 9; App. II, 11, p. 678)
Luigi Squarzina
Paolo Puppa
Dai tardi anni Cinquanta ai tardi anni Settanta la r. teatrale, se sotto un aspetto ha visto la sua inarrestabile affermazione, sotto [...] per un numero bloccato di spettatori il più possibile coinvolti. Questa metodologia, che parte quasi dal "vuoto" psichico del monaco Zen per disporre il corpo a una comunicazione con le forze universali, e non utilizza testi se non come semi, è stata ...
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SCENOGRAFIA (X, XI, p. 19)
Franco Mancini
Teatro. - L'intervento di un nuovo personaggio, il regista, non era valso a evitare che negli anni Trenta, dopo una stagione densa di fermenti, la s. europea [...] a Mejerchol'd, da Brecht ad Artaud, fu largamente influenzata dal lavoro psico-fisico di Grotowski e dalle tecniche orientali dello Zen. Ma non va dimenticata l'importanza che, sulla formazione del Living, ebbero gli Happenings - definiti da J. Cage ...
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Hong Kong
Alberto Pezzotta
Cinematografia
Occupata da forze inglesi nel 1841 durante la guerra dell'oppio e colonia britannica dal 1843 al 1° luglio 1997, in seguito regione amministrativa speciale [...] , ingl. Come drink with me; Longmen kezhan, 1967, ingl. Drag-on gate inn; e Xia nü, 1970, A touch of zen ‒ La fanciulla cavaliere errante), più legato alla tradizione del fantastico e nutrito di interessi filosofici, creò parabole sulla vanità della ...
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di Renato Venturelli
Il cinema di genere a partire dagli ultimi anni del 20° sec. è stato sempre più dominato dalla politica hollywoodiana del blockbuster, vale a dire film ad alto budget lanciati con [...] sua mescolanza di action, arti marziali e commedia (Siu lam juk kau, 2001, Shaolin soccer - Arbitri, rigori e filosofia zen; Gong fu, 2004, Kung fusion). Nel frattempo, anche il particolare genere cinese di avventura in costume e arti marziali (wu ...
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Architettura
Alessandro Cappabianca
Il rapporto tra architettura e cinema
Spazialità del cinema e spazio dell'architettura
Il rapporto tra a. e cinema, ricco di implicazioni, scambi e sfumature, non [...] Yasujirō o di Mizoguchi Kenji e quelle di Robert Bresson o di Michelangelo Antonioni, nel nome di un supposto comune universo 'zen'. Pur tra grandi differenze, colpisce l'affinità tra gli 'oggetti animati' di Ozu e quelli di Antonioni: sembra che le ...
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Documentario
Adriano Aprà
Il dilemma vero/falso
Con il termine documentario si intende, nell'uso comune, un film, di qualsiasi lunghezza, girato senza esplicite finalità di finzione, e perciò, in generale, [...] , che nel periodo sono numerose, da quelle di John Cassavetes (Faces, 1968; Volti) a quelle di Baldi (Fuoco!, 1968, e ZEN-Zona Espansione Nord, 1988).
Molto personali sono i percorsi di cineasti così diversi come gli italiani Anna Lajolo e Guido ...
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STATI UNITI
Costantino Caldo
Giorgio Gomel
Tiziano Bonazzi
Hermann W. Haller
Biancamaria Tedeschini Lalli-Valerio Massimo De Angelis
Marcia E. Vetrocq
Franca Bossalino
Nicola Balata
Gian Luigi [...] , 1946-48). Una nuova fase del suo itinerario artistico si apre negli anni Cinquanta, dopo l'incontro con la filosofia Zen e l'assunzione di procedimenti aleatori nell'atto compositivo (Music of changes per pianoforte e Imaginary landscape n. 4 per ...
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zen
żèn s. m. [voce giapp., zen 〈∫en〉, propr. «meditazione», dal pali jhāna, attrav. il cinese ch’an]. – Forma di buddismo giapponese rielaborata a partire dal buddismo della setta cinese ch’an, incentrata su una tecnica di meditazione, per...
zenista
żenista s. m. e agg. [der. di zen] (pl. m. -i). – Appartenente alla setta zen, seguace dello zenismo; come agg., dello zen: la pittura zenista.