BARBO, Paolo
Giorgio Cracco
Nacque a Venezia da Andrea e da Maria di Giovanni Barbo nel 1423, e fu "provato", informa il Litta, il 9 maggio 1440. Sia per capacità personali, sia per nobiltà di casato, [...] (favorì, ad esempio, Leonardo Vendramin e non ottenne - o non volle ottenere? -un prestito di 30.000 ducati da parte del cardinale Zen). Il 13 sett. del 1500 fu eletto podestà di Cremona: nel carteggio che scambia con il governo si rivela l'animo del ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La registrazione di avvenimenti su nastro magnetico, filtrata dal tubo catodico [...] coreano un unico e scarno tassello per ricostruire una nuova visione della realtà, sospesa tra radicalità tecnologica, spiritualità Zen e un avanguardistica logica del caso.
Filmare il tempo
L’anno successivo venne immessa sul mercato la prima ...
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Modernizzazione
Paolo Ceri
Le vie per passare dalla tradizione alla contemporaneità.
Le società, anche le più antiche, non sono mai state statiche. Ma negli ultimi due secoli e mezzo i cambiamenti verificatisi [...] ’organizzazione delle aziende giapponesi o nelle abitudini del moderno consumatore, che dalla palestra tecnologica passa alla meditazione zen (Buddha e il buddismo).
Si è cominciato così a guardare con occhio più critico alla modernizzazione. Essa ...
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Ende, Michael
Teresa Buongiorno
Un paladino dell'immaginario
"Quello che ignori non esiste, trovi? La fantasia per te non è realtà? Ma solo lei ci schiude mondi nuovi: nel creare è la nostra libertà": [...] proprio ritmo di vita. Il libro, tradotto in venti lingue, ebbe grande fortuna in Giappone, dove divenne un esempio di letteratura zen (cioè buddista, Buddha): anche da questo è stato tratto un film, dove compare lo stesso autore in una piccola parte ...
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. Dal greco ἄσκησις "esercizio", che originariamente si disse dell'allenamento usato dagli atleti per acquistare le doti corporali necessarie a trionfare nella lotta, e poi, nella fiosofia cinica e stoica, [...] la quale fu particolarmente coltivata dalle scuole contemplative che fiorirono specialmente in Cina (chang-tsung) e nel Giappone (zen-shū).
In una religione non tipicamente ascetica come fu quella dei Greci, l'ascetismo fu una specialità di singole ...
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MONGOLICHE, LINGUE
Carlo Tagliavini
. Col nome di lingue mongoliche indichiamo non già tutte le lingue parlate da popoli di razza mongolica, ma solo una determinata e relativamente esigua famiglia linguistica, [...] Cina occidentale e nel Kan-su si parlano anche alcune piccole lingue mongoliche segnalate dal Ligeti: Sara, Jögur, Sančûan-tu-žen, Monguor; appartenevano al gruppo mongolico anche alcune lingue ora estinte come il Kitano, parlato tra il sec. V e il ...
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Le grandi domande
Stefano De Luca
Grandi domande e grandi risposte
Da sempre l'uomo non può fare a meno di porsi alcune domande fondamentali: qual è l'origine di tutte le cose e il loro significato? [...] da tutti, ciascuno seguendo la propria strada. Al suo interno si colloca l'indirizzo giapponese dello Zen, che ritiene fondamentale la meditazione (zen) nella posizione del loto. Il buddismo Vayrayana, o del veicolo di diamante, ritiene che il ...
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Il patriziato
Giuseppe Cullino
Senza più mito
A quanto mi risulta, l'ultimo convincente sostenitore della bontà del patriziato veneziano quattrocentesco è stato Fernando Fagiani, autore di una fulminea [...] , Boldù, Correr, da Ponte, Donà, Erizzo,
Foscarini, Gabriel, Lando, Miani, Morosini, Muazzo, Ruzzini, Sagredo, Venier, Zen, Zulian, Zusto; nel 1550, infine, riguardo alla precedente rilevazione assumono un comportamento difforme rispetto alla ...
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LOMBARDO, Tullio
Matteo Ceriana
Nacque probabilmente alla metà del XV secolo, in luogo ignoto, figlio di Pietro e fratello di Antonio, scultore e architetto attivo dall'ottavo decennio del Quattrocento.
Un [...] , Venezia 1985; J. Pope-Hennessy, Italian Renaissance sculpture, New York-Toronto 1985, pp. 91-95, 340-343; B. Jestaz, La chapelle Zen à St-Marc de Venise: d'Antonio à T. Lombardo, Wiesbaden 1986; M. Tafuri, La chiesa di S. Maria Maggiore a Venezia ...
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VENIER, Francesco
Vittorio Mandelli
VENIER, Francesco. – Del ramo detto di S. Agnese, nacque a Venezia, da Pietro di Francesco e da Lucrezia Mocenigo di Alvise, il 13 ottobre 1700 (Archivio di Stato [...] (ibid., Senato, Dispacci Francia, f. 228/1). Arrivò a Parigi il 4 novembre e fu ricevuto da Luigi XV, con Alessandro Zen di Marco, ambasciatore uscente, il 6 novembre 1736 (f. 227/283). Stretti i rapporti con il cardinale André-Hercule de Fleury ...
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zen
żèn s. m. [voce giapp., zen 〈∫en〉, propr. «meditazione», dal pali jhāna, attrav. il cinese ch’an]. – Forma di buddismo giapponese rielaborata a partire dal buddismo della setta cinese ch’an, incentrata su una tecnica di meditazione, per...
zenista
żenista s. m. e agg. [der. di zen] (pl. m. -i). – Appartenente alla setta zen, seguace dello zenismo; come agg., dello zen: la pittura zenista.