Masada
Località della Palestina sudorientale, presso la riva occidentale del Mar Morto. Inizialmente fortificata da Alessandro Ianneo, posta su un altopiano a 400 m di altitudine e considerata inespugnabile, [...] fu tra il 73 e il 74 d.C. l’ultimo nucleo della resistenza degli zeloti ai romani, nelle cui mani cadde dopo un lunghissimo assedio e un suicidio collettivo. Ancora oggi sono visibili il terrapieno e i resti degli accampamenti dei romani che ...
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Vedi MASADA dell'anno: 1961 - 1995
MASADA (Μάσαδα, Μασάδα; Masada, Massada)
M. Avi-Yonah
Fortezza ebraica situata su una roccia isolata, alta 300 m, presso la sponda O del Mar Morto. M. fu fondata da [...] , c'erano altri ambienti minori e cantine. Dopo la morte di Erode, M. fu occupata da una guarnigione romana, a cui la tolsero gli Zeloti agli inizi della prima guerra tra Ebrei e Romani. Rimase nelle loro mani sino al 73 d. C., nel quale anno M. fu ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Le regioni dell'impero bizantino. Tessalonica
Georgios Gunaris
Tessalonica
La denominazione italiana della città di T. come Salonicco deriva da Saloniki, forma abbreviata [...] II Paleologo (1282-1328) e suo nipote Andronico III (1328-1341), e i movimenti degli esicasti e degli zeloti ebbero ripercussioni nell’arte, che appare caratterizzata da immobilità ed esitazione nella ricerca di nuovi mezzi espressivi. Negli anni ...
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SALONICCO
G. Gunaris
(gr. Θεσσαλονίϰη; lat. Thessalonica)
Città della Grecia settentrionale, capoluogo del nomo omonimo e della regione macedone. Il nome greco, assegnatole dal suo fondatore Cassandro [...] II Paleologo (1282-1328) e suo nipote Andronico III (1328-1341), e i movimenti degli esicasti e degli zeloti ebbero ripercussioni nell'arte, che appare caratterizzata da immobilità ed esitazione nella ricerca di nuovi mezzi espressivi. Negli anni ...
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GRECIA
A. Paribeni
(gr. ῾ΕλλάϚ; lat. Graecia)
Stato dell'Europa sudorientale, la G., che costituisce la parte meridionale della penisola balcanica, presenta un composito sistema geografico: il nucleo [...] II (1282-1328) e Andronico III (1328-1341), nel terzo decennio del secolo, e con la sollevazione degli zeloti, il movimento antiaristocratico che governò la città negli anni quaranta. Della situazione di instabilità dell'impero bizantino approfittò ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] dionisiaco, colpito nel 2° sec. a.C. per il suo carattere anarchico, o del giudaismo ribelle degli zeloti, il cristianesimo non poté essere annientato dai provvedimenti persecutori: lo impediva il suo carattere universalistico, l’impossibilità di ...
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Le province romane d'Asia
Sergio Rinaldi Tufi
Sebastiana Lagona
Alessandra Bravi
Cevdet Bayburtluoglu
Marcello Spanu
Eugenia Equini Schneider
Premessa
di Sergio Rinaldi Tufi
Sul versante mediterraneo [...] la morte di Erode, Masada conobbe una drammatica riutilizzazione quando, alla fine della prima guerra giudaica, un gruppo di zeloti, Ebrei intransigenti che non riconoscevano l'autorità di Roma e rifiutavano di sottomettersi a Tito, si insediò nella ...
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zelotico
agg. Da zelota; proprio di chi osserva rigorosamente i precetti religiosi. ◆ per il vicedirettore del «Corriere» il cambio di ruolo è decisivo: da isolata voce critica di Avvertitore (nadhir) dei frolli governi italiani ed europei...
zelota
żelòta s. m. [dal gr. ζηλώτης, der. di ζῆλος «zelo, emulazione»] (pl. -i). – Traduzione greca del termine ebr. qannā’, che designava colui che è zelante, geloso per una cosa, e al tempo della dominazione romana in Giudea designò gli...