Lesione elementare cutanea rappresentata da un arrossamento che scompare con la pressione e dovuta a un’aumentata quantità di sangue nei vasi della pelle.
Si dice attivo, quando è provocato da un aumentato [...] tendenza all’accrescimento centrifugo.
E. cronico migrante Forma infettiva provocata di solito da puntura di determinate zecche (Ixodes dammini, Ixodes ricinus ecc.), vettori di spirochete e rickettsie.
E. essudativo polimorfo Malattia acuta (detta ...
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zoonosi Malattie che possono essere trasmesse naturalmente dagli animali vertebrati all’Uomo e viceversa. Accanto a questo termine, onnicomprensivo, ne esistono altri, usati a volte in sinonimia, aventi [...] tigre, potenziale trasmettitrice di diversi agenti patogeni, tra cui alcuni di natura zoonotica. In aumento anche il numero delle zecche, nonché delle infezioni animali (per es., piroplasmosi) e delle z. (per es., febbre bottonosa, morbo di Lyme) da ...
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Dal nome del batteriologo francese A. Borrel (1867-1936), genere di batteri appartenenti alla famiglia delle Spirochaetaceae. Piccoli, mobili, di forma allungata, hanno il corpo avvolto a spirale e una [...] .
Borreliosi di Lyme Malattia che si sviluppa per trasmissione dei membri del genere B. agli ospiti vertebrati da zecche del genere Ixodes. Le manifestazioni comprendono affezioni dermatologiche, reumatologiche, neurologiche e anomalie cardiache. ...
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. Malattia epidemica dell'uomo, individuata nel 1935 da A. Derrick nel Queensland in Australia - donde il nome di febbre del Queensland o, in forma abbreviata, febbre "Q" - attualmente diffusa in tutto [...] e bovini, che possono costituire la riserva del virus, il quale viene trasmesso all'uomo per mezzo di insetti, zecche o acari. Questi animali lo trasmetterebbero o direttamente pungendo l'uomo, o indirettamente infettando con le loro deiezioni la ...
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VIROSI
Giuseppe Visco
Giuseppe Luzi
Sinonimo di malattia virale o da virus, il termine indica in medicina, veterinaria e fitopatologia le malattie causate da virus. Per le caratteristiche di sede, [...] a 120 nm. Sono noti alcuni ospiti vertebrati (roditori, marsupiali, ungulati, uccelli e bovini) e artropodi vettori (zanzare, zecche e pappataci). Per il gruppo dei non classificati è sconosciuto l'insetto vettore, mentre per alcuni bunyavirus e ...
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La perdita della funzione muscolare che di solito esprime una lesione delle vie nervose motorie (p. organica). Sulla base della distribuzione della p. a particolari distretti muscolari somatici, il termine [...] è stata descritta per primo da A. Trousseau nella meningite tubercolare come stria meningitica addominale.
Patologia veterinaria
P. da puntura di zecche P. motoria ascendente, flaccida, afebbrile, provocata da punture multiple di alcune specie di ...
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PARASSITOLOGIA
Adriano Mantovani
(XXVI, p. 308; App. II, II, p. 505)
Malattie parassitarie. - Con il termine ''malattie parassitarie'' si indicano quelle forme morbose che sono sostenute da agenti patogeni [...] la specie, possono trasmettere la malaria, la febbre gialla e altre malattie). Causate da acari: infestazioni da zecche di specie diverse (possono trasmettere numerose malattie), rogne.
Di notevole importanza sono pure le malattie parassitarie degli ...
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epidemie e pestilenze
Alberto D'Amato
Malattie che si diffondono in una popolazione
La malattia infettiva è una condizione nella quale un individuo viene contagiato da un microrganismo e può trasmetterlo [...] diffusione di molte malattie. La loro stretta convivenza con l'uomo ha permesso a veicoli biologici di agenti infettivi, come zecche e pulci, di passare dai loro ospiti abituali, per esempio i ratti, agli uomini.
Le epidemie nella storia
La storia ...
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Esantema
Mariapaola Lanti
Esantema (dal greco ἐξάνθημα, "efflorescenza", derivato da ἐξανθέω, "fiorire") è il nome di varie forme di eruzione cutanea che compaiono nel corso di talune malattie infettive, [...] di tipo petecchiale; la febbre bottonosa del Mediterraneo, presente in Italia nelle regioni centromeridionali, trasmessa dalle zecche e caratterizzata da esantema maculopapulonodulare; il tifo endemico o tifo murino, detto anche benigno perché tende ...
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Malattia infettiva e contagiosa dovuta a un microrganismo specifico, Yersinia pestis o cocco-bacillo di A. Yersin e S. Kitasato, dal nome dei ricercatori che lo scoprirono nel 1894.
La p., oltre all’uomo [...] che attacca cavalli, muli, asini, zebre. Sostenuta da un virus, la sua trasmissione avviene tramite insetti ematofagi (zecche, pidocchi ecc.). Si manifesta soltanto nella stagione delle piogge ed è caratterizzata da tumefazione delle linfoghiandole e ...
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zecca1
zécca1 s. f. [dall’arabo sikka «conio»]. – Officina governativa in cui si coniano le monete, i timbri e i sigilli dello Stato; assol., la Zecca, azienda di Stato fino al 1978, poi riunita al Poligrafico dello Stato in un unico ente...
zecca2
zécca2 s. f. [voce di origine longob.; cfr. ted. Zecke]. – 1. Nome comune di varie specie di acari ixodidi, diffusi ovunque, tutti ematofaghi, ectoparassiti di vertebrati terrestri, ai quali spesso trasmettono microrganismi patogeni...