CHIARINI, Giorgio
Franca Cristofani Innocenzi
Nacque intorno al 1400, forse a Firenze, da un Lorenzo. Di lui non abbiamo altre notizie se non quelle, scarsissime, desumibili dai codici che ci hanno [...] , La Toscana letter. ovvero Storia degli scrittori fiorentini, I, p. 675; G. R. Carli-Rubbi, Delle monete e dell'instituzione delle zecche in Italia, I, L'Aja 1754, p. 157; II, Pisa 1757, pp. 88-128; G. Garampi, Saggi di osservazioni sul valore ...
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NARDÒ (Neretum; Νήρητον)
G. Mastronuzzi
Centro messapico e romano posto sul versante ionico del Tavoliere Salentino, al limite settentrionale delle Serre omonime, in posizione subcostiera, a circa 40 [...] M. T. Giannotta, in BTCGI, XII, 1993, s.v.; G. Mastronuzzi, Ricerche archeologiche a Nardo, in Studi di Antichità, in corso di stampa. - Per la monetazione: A. Siciliano, Le zecche della Messapia, in I Messapi..., cit., pp. 224-254 (con bibl. prec.). ...
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Storia
Ornamento del capo a forma circolare, di metallo prezioso per lo più con gemme incastonate, oppure, specialmente in origine, di fiori, di fronde. Nei tempi più antichi fu attributo della maestà [...] .
Numismatica
In Italia furono dette c. (o soldi coronati) i soldi d’argento con la c. che Roberto d’Angiò fece coniare nella zecca di Cuneo, gli scudi d’oro del sole introdotti da Carlo VIII e i mezzi carlini di Ferdinando I d’Aragona, coniati a ...
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Ecologia ed etologia. Situazione attuale e problemi per l’uomo. Zoonosi. Conservazione del patrimonio monumentale. Convivenza uomo-animale. Conclusioni. Bibliografia. Webgrafia
L’inurbamento animale è [...] verso Nord di molte zoonosi, un tempo meno diffuse o assenti a certe latitudini. Questo fenomeno coinvolge principalmente zecche, zanzare, flebotomi e altri artropodi vettori di microrganismi per i quali molte specie di mammiferi e uccelli presenti ...
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IMERA
Nicola Bonacasa
(XVIII, p. 879)
L'identificazione del sito archeologico di I., dovuta per primo a T. Fazello, fu sempre posta in relazione proprio con la collina − detta Piano di I. − che limita [...] di un toro; ben documentati i louteria di terracotta. Rilevante è il numero delle monete, coniate per gran parte dalle zecche di I., Siracusa e Agrigento.
Fortificazioni. - Un muro di cinta, del tipo cosiddetto ad aggere, difendeva la città alta ed ...
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Marco Bussagli
Frontiere dell’arte
«Un giorno gli artisti lavoreranno con i condensatori, le resistenze, i semiconduttori come oggi lavorano con i pennelli, i violini e i materiali vari» (Nam June Paik)
Una [...] secolo a.C. e considerato un buon elemento di scambio, in grado di mantenere la stabilità del valore economico. Le zecche locali riprodussero i coni greci con grande maestria e con fedeltà assoluta, fin nella scritta «Philippou». Furono queste nuove ...
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L'Europa tardoantica e medievale. L'Europa del Nord e i territori non romanizzati. L'Ungheria
Ernő Marosi
L’ungheria
Stato dell’Europa centrale, definito nei documenti medievali Hungaria, Magerország [...] re angioino Carlo I (1308-1342) a partire dagli anni Venti del XIV secolo tramite l’istituzione di una serie di zecche per la riscossione dell’imposta lucrum camerae in tutto il Paese (Buda, Esztergom Szerém, Csanád e nella Slavonia anche Körmöcbánya ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I territori entro i confini dell'Impero. L'area germanica
Stefano Del Lungo
L’area germanica
Espressione geografica con la quale, storicamente, si definisce e racchiude [...] di garantirne la fedeltà e l’alleanza all’Impero. L’avvio, nella metà del III secolo, della produzione di aurei nelle zecche romane dei maggiori centri renani (Magonza, Colonia, Bonn), si colloca in questa direzione e influenza il conio di esemplari ...
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SANTARELLI, Giovanni Antonio
Benedetta Matucci
– Nacque a Manoppello (Pescara) il 20 ottobre 1758 da Francesco, agricoltore, e da Maria Angela Casagena (Bindi, 1883, p. 258).
Dopo aver superato le resistenze [...] , nel formato di cere (Roma, Museo Napoleonico), cammei (Ajaccio, Musée de la Maison Bonaparte), monete e medaglie coniate dalle zecche di Roma e Milano, in occasione di eventi quali la nomina di Elisa a governatrice generale della Toscana con il ...
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FERRERO DELLA MARMORA, Carlo Vittorio
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Torino il 15 ott. 1757 dal marchese Ignazio, luogotenente generale nell'esercito di Carlo Emanuele III, e da Cristina San Martino [...] e di numismatica e li intensificò nel periodo di ritiro, approfondendo quello delle monete emesse nel Medioevo dalle zecche di molti feudi piemontesi. Raccolse ed ordinò tutte le monete coniate dai marchesi poi principi di Masserano e Crevalcore ...
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zecca1
zécca1 s. f. [dall’arabo sikka «conio»]. – Officina governativa in cui si coniano le monete, i timbri e i sigilli dello Stato; assol., la Zecca, azienda di Stato fino al 1978, poi riunita al Poligrafico dello Stato in un unico ente...
zecca2
zécca2 s. f. [voce di origine longob.; cfr. ted. Zecke]. – 1. Nome comune di varie specie di acari ixodidi, diffusi ovunque, tutti ematofaghi, ectoparassiti di vertebrati terrestri, ai quali spesso trasmettono microrganismi patogeni...