Termine coniato nel 1876 da E. Cernuschi, per indicare un sistema monetario in cui circolano due monete metalliche tipo, una d’oro e una d’argento, il cui valore nominale corrisponde – a parte la lieve [...] e l’esportazione dei due metalli monetari ed è riconosciuto ai cittadini il diritto di coniazione (diritto di portare alla zecca i metalli e chiederne la trasformazione in monete) e il diritto di fusione (diritto di trasformare le monete in metallo ...
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Anglonormanna, Arte. Monetazione
M. M. Archibald
MONETAZIONE
I conquistatori normanni trovarono al loro arrivo in Inghilterra un sofisticato sistema monetario che, oltre ad assolvere le normali funzioni [...] dimostrata anche dalle iscrizioni del rovescio.
Le emissioni di Guglielmo seguirono la prassi sassone di menzionare il nome dello zecchiere e la città dove questi aveva la propria officina. La maggior parte degli zecchieri di Aroldo, come per es ...
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Dall’originario significato di dischetto di metallo coniato per le necessità degli scambi, avente lega, titolo, peso e valore stabiliti, per estensione tutto ciò che, nei vari periodi e paesi, funge da [...] . d’argento indusse Venezia a coniare nel 1202 il primo ducato d’argento, noto come grosso o matapan, replicato poi da altre zecche dell’Italia centro-settentrionale, mentre nel Sud Carlo I d’Angiò, re di Napoli, coniò il carlino d’argento e con il ...
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Economia
Nome o simbolo che permette di identificare un prodotto, bene o servizio, differenziandolo dai prodotti, beni o servizi concorrenti. Si ha la m. industriale quando l’impresa manifatturiera immette [...] moneta, in uso sempre più frequente dall’inizio dell’età moderna.
M. di zecca Segno convenzionale posto di solito nel rovescio delle monete per indicare le zecche in cui erano coniate.
storia M. epigrafica Segno che i Romani usavano iscrivere sui ...
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segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione [...] la prima volta descritti e valorizzati ai fini diagnostici.
Numismatica
S. di zecca In numismatica, segno convenzionale, posto di solito nel rovescio delle monete, per indicare la zecca in cui erano coniate. Gabella del s. A Firenze, diritto di peso ...
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Matematica
Insieme alla retta e al piano, uno degli enti fondamentali della geometria, la cui nozione intuitiva corrisponde all’idea di una posizione sulla retta, nel piano o nello spazio (si tratta cioè [...] o lungo), p. posti entro o sotto le lettere della leggenda, corrispondendo la lettera così segnata a una determinata zecca secondo un certo numero d’ordine ecc.
Tecnica
P. morto Ciascuna delle due posizioni estreme della traiettoria di un qualsiasi ...
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Comune dell’Emilia-Romagna (405,16 km2 con 132.899 ab. nel 2020) e capoluogo di provincia. È situata a circa 4 km a S del Po (lungo il quale è ubicato il centro satellite di Pontelagoscuro).
Il nucleo [...] fra il 1550 e il 1560 una trentina di pezzi su cartoni di G. Romano, Dosso, Pordenone ecc., per decadere verso il 1580.
Nella zecca di F. del 13° sec., il ferrarino era il denaro equivalente a 1 bagattino e un terzo.
Provincia di F. (2635 km2 con ...
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Geologia
Minerale costituito da carbonio cristallizzato nel sistema monometrico. I cristalli di d. hanno di solito forma di ottaedro e di esacisottaedro con gli spigoli talora rientranti e le facce spesso [...] di Gaikwār), Fiorentino (India, c. m. 137,27).
Numismatica
Moneta d’argento del valore di 4 soldi di marchesini coniata nella zecca di Ferrara dal duca Ercole I d’Este e dai successori. Il diamantino, sempre d’argento, aveva valore di 1 soldo di ...
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Storia
Ornamento del capo a forma circolare, di metallo prezioso per lo più con gemme incastonate, oppure, specialmente in origine, di fiori, di fronde. Nei tempi più antichi fu attributo della maestà [...] .
Numismatica
In Italia furono dette c. (o soldi coronati) i soldi d’argento con la c. che Roberto d’Angiò fece coniare nella zecca di Cuneo, gli scudi d’oro del sole introdotti da Carlo VIII e i mezzi carlini di Ferdinando I d’Aragona, coniati a ...
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zecca1
zécca1 s. f. [dall’arabo sikka «conio»]. – Officina governativa in cui si coniano le monete, i timbri e i sigilli dello Stato; assol., la Zecca, azienda di Stato fino al 1978, poi riunita al Poligrafico dello Stato in un unico ente...
zecca2
zécca2 s. f. [voce di origine longob.; cfr. ted. Zecke]. – 1. Nome comune di varie specie di acari ixodidi, diffusi ovunque, tutti ematofaghi, ectoparassiti di vertebrati terrestri, ai quali spesso trasmettono microrganismi patogeni...