FRANCIARINI, Marcello
Sabina Pavone
Nacque a Gubbio il 22 maggio 1673 da Vincenzo e da Francesca Sforzolini. Uditore di legazione a Urbino fino al 1707, visse alcuni anni a Pesaro, e quindi ritornò [...] ; G. Lami, Deliciae eruditorum, XVII, Florentiae 1755, p. 127; Novelle letterarie di Firenze, XVII (1756), col. 215; R. Reposati, Della Zecca di Gubbio e delle gesta de' signori della Rovere duchi d'Urbino, Bologna 1773, t. II, pp. 448 s.; G. Colucci ...
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Giacomo Leopardi (Recanati 1798 - Napoli 1837) ricevette nell’infanzia un’educazione tradizionale, affidata a istruttori ecclesiastici. L’analisi linguistica degli scritti del periodo 1809-1810 non a caso [...] quale non sa da che parte vengano, non si può accorgere che sieno antichi, ma deve stimarli modernissimi e di zecca (ibid.).
L’«arcaismo moderato» (Zibaldone 3868), cioè l’uso conveniente di parole antiche (nozione assai vicina a quella di cultismo ...
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DIONIGI da Borgo Sansepolcro (Roberti, de Roberti, Dionigi)
Maurizio Moschella
Nacque intorno al 1300 a Sansepolcro, nei pressi di Arezzo, forse dalla locale famiglia de' Roberti, della quale però non [...] commosso epitaffio ("Flere libet, sed fiere vetor ...", Ep. Metr., I, 13).
Fu sepolto nella locale chiesa di S. Agostino alla Zecca.
La maggior parte delle opere di D. è andata perduta, e la natura specifica della sua pur feconda attività letteraria ...
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DIEDO, Girolamo
Giuseppe Gullino
Primogenito dei cinque figli maschi di Andrea di Girolamo, del ramo a S. Fosca, e di Laura Raimondi, figlia naturale di Giovanni Antonio di Fantino, nacque a Venezia [...] 1607, allorché entrò a far parte del Consiglio dei dieci; ed infine, negli ultimi anni di vita, depositario in Zecca, provveditore sopra Feudi (1609), provveditore alle Artiglierie (15 ott. 1611- 31 marzo 1612), savio alle Acque (5 apr. 1612 ...
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CARLI, Gian Rinaldo
Elio Apih
Nacque a Capodistria, l'11 apr. 1720, primogenito del conte Rinaldo e di Cecilia Imberti. La famiglia Carli, di modesta nobiltà provinciale, forse oriunda dall'Italia centrale, [...] anche un aspro attacco dell'ab. A. de Magistris, esponente dei curialisti romani, per aver egli sostenuto, a proposito della zecca di Roma, la tesi "ghibellina" dell'esistenza di un Senato padrone dell'Urbe nell'Alto Medioevo. A propria difesa il C ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Pandolfo Collenuccio
Aurelio Musi
Poeta e prosatore di notevole valore, Pandolfo Collenuccio fu un umanista fermamente convinto del valore della cultura nuova. La sua biografia può essere definita integralmente [...] in molti passaggi dell’opera; il non aver consultato i documenti che si conservavano nell’Archivio della Zecca di Napoli. Questi limiti incidono sull’interpretazione complessiva della storia napoletana, caratterizzata per Collenuccio da ribellioni ...
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Giambattista Vico nacque a Napoli il 23 giugno 1668, in una famiglia di modeste condizioni (il padre era libraio). Intrapresi gli studi di filosofia come esterno presso il collegio dei gesuiti di Napoli [...] , Pozza.
Tessitore, Fulvio (2000), Avvertenza, in Giambattista Vico, a cura di Id. & M. Sanna, Roma, Istituto poligrafico e Zecca dello Stato, pp. I-XXIX.
Tomasin, Lorenzo (2009), “Scriver la vita”. Lingua e stile nell’autobiografia italiana del ...
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Giovanni Pascoli: Opere, Tomo I
Maurizio Perugi
Scopo primario di questa antologia non è introdurre all'apprezzamento della 'poesia' del Pascoli o, peggio ancora, analizzare il suo sistema simbolico [...] ), si cela la precisa intenzione di rinnovare sul piano lessicale e prosodico il verso breve di Myricae, costruendo uno strumento nuovo di zecca che non è più poesia o prosa, ma sì ritmo, e come tale posto al servizio di un genere - quello drammatico ...
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MILANO
Antonio Calzoni
Giuseppe Caraci
Gaetano Cesari
Paolo D'Ancona
Giuseppe Gallavresi
Antonio Monti
Luigi Sorrento
Alda Levi Spinazzola
Giovanni Antona Traversi
Alessandro Visconti
La seconda [...] De Amicis di m. 150 × 120. Di altri monumenti ci restano indicazioni toponomastiche: del circo la via S. Maria al circo, della Zecca la via Moneta, del Palatium imperiale la chiesa di S. Giorgio al palazzo, di un antico crocevia la chiesa di S. Paolo ...
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ARETINO, Pietro
Giuliano Innamorati
Nacque ad Arezzo la notte fra il 19 e il 20 apr. 1492. Intorno all'ambiente familiare ed alla giovinezza dell'A. si hanno poche notizie sicure, le quali pur consentono [...] S. Bongi, L'ultimo libro dell'A., in Arch. stor. itat., s. 4, XXI (1888), pp. 3-11; G. Lumbroso, I maestri di zecca di P.A., in Memorie italiane del buon tempo antico, Torino 1889, pp. 129-142; L. Morandi, Pasquino e pasquinate, in Nuova Antologia, s ...
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zecca1
zécca1 s. f. [dall’arabo sikka «conio»]. – Officina governativa in cui si coniano le monete, i timbri e i sigilli dello Stato; assol., la Zecca, azienda di Stato fino al 1978, poi riunita al Poligrafico dello Stato in un unico ente...
zecca2
zécca2 s. f. [voce di origine longob.; cfr. ted. Zecke]. – 1. Nome comune di varie specie di acari ixodidi, diffusi ovunque, tutti ematofaghi, ectoparassiti di vertebrati terrestri, ai quali spesso trasmettono microrganismi patogeni...