TONGEREN
J. Helsen
(lat. Aduatuca Tungrorum; franc. Tongres; Civitas Tungrorum, Tongheren nei docc. medievali)
Cittadina del Belgio nordorientale, nella regione federale delle Fiandre e nella provincia [...] dai Franchi nel sec. 5°, la città continuò a vivere e in epoca tardocarolingia (870-879) fu sede di una zecca istituita da Carlo il Calvo, le cui monete recavano la scritta Tunieras Civitas. Nuovamente distrutta dai Normanni nell'881, T. nel ...
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MACRINO (M. Opellius Macrinus)
F. Panvini Rosati
Imperatore romano. Di umilissima origine, era nato a Cesarea di Mauretania nel 164 d. C. Prefetto del pretorio sotto Caracalla, fu nominato, imperatore [...] anni, dall'espressione energica, la fronte alta e i baffi uniti alla barba, che è lunga e ricciuta, come sulle monete della zecca di Antiochia.
Bibl.: A. Calderini, I Severi. La crisi dell'Impero nel III sec., Bologna 1949, p. 99 ss.; J. J. Bernoulli ...
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Vedi CASTRO dell'anno: 1973 - 1994
CASTRO
F. De Ruyt
Località del comune d'Ischia di Castro (provincia di Viterbo), a circa 20 km a N di Vulci ed alla stessa distanza da Bisenzio e dal lago di Bolsena, [...] recenti nella selva che ricopre la cittadina rinascimentale hanno liberato elementi architettonici del Palazzo Ducale e della Zecca, costruiti dal Sangallo, nonché del Duomo.
Una folta selva ha presto ricoperto le rovine della cittadina abbandonata ...
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GIROMETTI, Pietro
Lucia Pirzio Biroli Stefanelli
Nacque a Roma il 20 sett. 1811 da Giuseppe e Luigia Albites. Apprese l'arte di incidere pietre dure e medaglie dal padre e frequentò i corsi dell'Accademia [...] delle stampe di Roma.
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Roma, Tesorierato, b. 292, f. 3, n. 7058; Camerale II, Zecca, b. 17/27, 1842-48; Zecca pontificia, parte II, tit. 4, b. 213, f. 4; Memorie romane di antichità e belle arti, III (1826), 2, pp. 444 ...
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FABRIS, Antonio
Cesare Johnson-Cristina Donazzolo Cristante
Nacque a Udine il 4 nov. 1790 (Saracino, 1985, n. 1) da Domenico e Caterina, della quale non è noto il cognome. Dopo il garzonato presso un [...] è conservata presso i Civici Musei di Udine; per l'elenco completo cfr. Saracino, 1985, n. 5).
Il F. fu assunto dalla Zecca di Firenze, dove ebbe come capo l'incisore G. Bianchi e come unico allievo e amico A. Del Conte. Abbandonò la città nel 1847 ...
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DIADUMENIANO (M. Opellius Antoninus Diadumenianus)
F. Panvini Rosati
Imperatore romano, figlio di M. Opellio Macrino, nato nel 208 d. C. Quando Macrino fu nominato imperatore nell'aprile 217, ricevette [...] piccolo, il mento rotondo, il collo slanciato; non c'è una chiara distinzione tra le monete della zecca di Roma e quelle della zecca di Antiochia.
Nessun ritratto di D. è sicuramente accertato. L'identificazione, proposta dal Bernoulli, della statua ...
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LORENZONE, Tommaso Andrea
Francesca Franco
Nacque a Pancalieri, presso Torino, il 13 febbr. 1824 da Giovanni e da Maria Luciano.
Nel 1838 si iscrisse all'Accademia Albertina di Torino, dove seguì la [...] di Benevello in via Carlo Alberto, e poi dall'Accademia Albertina, prima che la società prendesse sede in via della Zecca. Alla tematica sacra delle prime prove - testimoniate dalle opere esposte alla III, IV e VI Promotrice come: S. Michele fulmina ...
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DOMENICO di Polo
Stephen Paul Fox
Nacque a Firenze nel 1480da Polo di Maestro Agnolo di Filippo, formatore di maschere con bottega sul ponte Vecchio; il nonno aveva lavorato come aiutante ad una vetrata [...] e Pier Maria da Pescia nella cui bottega entrò nel 1501 (Milanesi, in Vasari, p. 384n. 1); lavorò quindi nella Zecca fiorentina sia sotto Alessandro de' Medici sia sotto Cosimo I.
D. occupa una posizione di rilievo nel panorama della glittica e ...
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SEVERO (F. Valerius Severus)
F. Panvini Rosati
Imperatore romano di origine illirica; è ignota la data della sua nascita. Fu nominato Cesare dell'Augusto Costanzo Cloro il 1° maggio 305 e ricevette allora [...] di Roma, Aquileia, Siscia, Tarragona e Cartagine. Nella Gallia si trova il suo ritratto solo sulle monete d'oro della zecca di Treviri, fino alla morte di Costanzo. La sua effigie presenta il carattere comune agli imperatori di origine illirica: l ...
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POLYKLEITOS (Πολύκλειτος)
P. Zancani Montuoro
4°. - Scultore greco del IV sec. a. C. (detto talora Policleto II), la cui personalità si confonde tanto con quella dello scultore più antico e più celebre [...] tuttavia con l'omonimo architetto.
Dopo aver esordito intorno al 420 a. C. come incisore di monete per la zecca elea, egli si sarebbe dedicato alla statuaria in bronzo ed alla scultura, concludendo la sua gloriosa carriera poco prima del ...
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zecca1
zécca1 s. f. [dall’arabo sikka «conio»]. – Officina governativa in cui si coniano le monete, i timbri e i sigilli dello Stato; assol., la Zecca, azienda di Stato fino al 1978, poi riunita al Poligrafico dello Stato in un unico ente...
zecca2
zécca2 s. f. [voce di origine longob.; cfr. ted. Zecke]. – 1. Nome comune di varie specie di acari ixodidi, diffusi ovunque, tutti ematofaghi, ectoparassiti di vertebrati terrestri, ai quali spesso trasmettono microrganismi patogeni...