Moneta d’argento, del valore di un soldo, di Guglielmo II il Buono re di Sicilia. Porta al dritto la sigla del re (W Rx) e al rovescio, intorno a una palma fruttifera, la denominazione Apuliensis. È detta [...] a. normanno per distinguerla dall’ a. imperiale o denaro degl’imperatori svevi Enrico VI e Federico II, coniato dalla zecca di Brindisi, che ha al dritto il nome dell’imperatore e al rovescio la corona imperiale. ...
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Moneta d’oro spagnola, corrispondente al doppio ducato. Emessa da Ferdinando d’Aragona e Isabella di Castiglia, aveva per tipo i busti affrontati dei due sovrani e fu detto excelente perché ad altissimo [...] stemma al rovescio figura il melograno, emblema della città di Granada allora conquistata; tra 1504 e 1516 fu coniata anche nella zecca di Napoli.
Furono anche emessi il mezzo e. e i multipli. La coniazione fu continuata dai successori; numerose le ...
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unicorno Animale favoloso (detto anche liocorno o alicorno), raffigurato come un cavallo con un lungo corno sulla fronte, attorcigliato e acuminato, barba di caprone, coda leonina, zampe pelose e zoccoli [...] si addormentasse placidamente. Testone all’u. In numismatica, moneta coniata da Ranuccio II Farnese duca di Parma e Piacenza, nella zecca di Piacenza; porta al dritto lo stemma farnesiano, al rovescio l’u. che immergendo il corno nell’acqua ne caccia ...
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sovrana Moneta d’oro inglese emessa (1489) da Enrico VII, del valore di 20 scellini. La coniazione fu continuata sotto i successori; la s. di Giacomo I e quella di Carlo I furono dette unite a significare [...] (17° sec.), coniata anche sotto il dominio austriaco, con il nome di s. di Fiandra o sovrano. Fu coniata per la Lombardia dalla zecca di Milano (1780-92); con la Restaurazione si ebbe per il regno Lombardo-Veneto la s. nuova, del valore di 40 lire ...
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Termine usato fin dal Medioevo per indicare varie forme di contribuzione (g. grossa o maggiore, con riferimento a quelle più importanti, e, in contrapposto, g. minuta, piccola o gabelletta). Col tempo [...] di g. Nell’Italia meridionale, il contratto agrario per la raccolta delle olive (g. delle olive).
Moneta d’argento della zecca di Bologna del valore di 26 quattrini che si cominciò a coniare durante il pontificato di Giulio III (1550-55), così ...
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Augustale
Lucia Travaini
Senza dubbio una delle monete più famose e più belle del Medioevo europeo. Fu introdotto nel 1231; l'ordinanza di coniazione non è nota, ma Riccardo di San Germano registrò [...] di Castiglia per il suo alfonsino battuto dal 1180 (Grierson-Travaini, 1998, p. 176).
Gli augustali non recano il nome della zecca di produzione, ma l'analisi dei conii ha dimostrato che il segno che differenziava i prodotti di Brindisi e Messina era ...
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Moneta d’oro francese coniata nel 1640 per ordine di Luigi XIII re di Francia; del valore di 10 lire, con il busto del sovrano al dritto e una croce formata da 8 L addossate e coronate al rovescio. La [...] , dove fu preferito a qualsiasi altra moneta. Incontrò specialmente favore, per la bellezza del conio, il luigino della zecca di Trévoux di Anna Maria Luisa di Borbone principessa di Dombes. Le numerose contraffazioni, con quantità minori di fino ...
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Mitologia
Uccello sacro e favoloso degli Egiziani, di cui parlano poeti, scrittori e astrologi. Erodoto lo descrive simile a una grossa aquila, con piumaggio dai colori vividi e vari. La f. era originaria [...] . Phoenix), tra il Tucano e lo Scultore. La stella più luminosa ha grandezza 2,4.
Numismatica
Oncia d’oro o d’argento, coniata nella zecca di Palermo da Carlo VI (1732-33). Furono replicate rispettivamente da Carlo di Borbone e da Ferdinando IV. ...
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Zoologia
Nome comune di Uccelli rapaci, ordine Accipitriformi famiglia Accipitridi, appartenenti sia al genere Aquila sia ad altri generi. Sono tra i rapaci più potenti e si nutrono di preda vivente; il [...] Altair (α Aquilae), accompagnata da due stelle minori e con esse allineata.
Numismatica
Moneta d’oro o d’argento coniata nella zecca di Messina dal re Pietro III d’Aragona, I di Sicilia, detta anche pierreale d’oro e pierreale d’argento. L ...
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Angelo
Marco Bussagli
F. Panvini Rosati
INQUADRAMENTO GENERALE
di Marco Bussagli
Figura tipica delle c.d. religioni del Libro che ha per fine quello di connettere il Creatore e la sua opera, la divinità [...] figura nuova.
L'a. appare di nuovo nella scena dell'Annunciazione raffigurata sui saluti d'oro e d'argento coniati nella zecca di Napoli, riaperta nel 1278 da Carlo I d'Angiò: è rappresentato stante, di fronte alla Vergine nell'atto di pronunciare ...
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zecca1
zécca1 s. f. [dall’arabo sikka «conio»]. – Officina governativa in cui si coniano le monete, i timbri e i sigilli dello Stato; assol., la Zecca, azienda di Stato fino al 1978, poi riunita al Poligrafico dello Stato in un unico ente...
zecca2
zécca2 s. f. [voce di origine longob.; cfr. ted. Zecke]. – 1. Nome comune di varie specie di acari ixodidi, diffusi ovunque, tutti ematofaghi, ectoparassiti di vertebrati terrestri, ai quali spesso trasmettono microrganismi patogeni...