Aleramo, Sibilla & Campana, Dino (2000), Un viaggio chiamato amore. Lettere 1916-1918, a cura di B. Conti, Milano, Feltrinelli.
Asor Rosa, Alberto (2002), L’alba di un mondo nuovo, Torino, Einaudi.
Bachelard, [...] per un uso non sessista della lingua italiana, per la scuola e per l’editoria scolastica, Roma, Istituto poligrafico e Zecca dello Stato.
Sabatini, Francesco (1985), L’italiano dell’uso medio. Una realtà tra le varietà linguistiche italiane, in ...
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Il termine appellativo è usato in grammatica e in linguistica con vari significati:
(a) come sinonimo di nome comune, in opposizione a nome proprio, all’interno della classe dei nomi (➔ nomi);
(b) come [...] corrispondenti, rivolti però agli appartenenti alla fazione opposta, sono perlopiù derogatori, per via di metafore scoperte (zecca «comunista») o come risultato di processi morfologici (fascio «fascista»). Limitati, per ovvie ragioni, a varietà ...
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Tabu è una parola polinesiana («sacro, proibito»), spesso, ma impropriamente, pronunciata tabù, che designava originariamente una proibizione rituale riguardante oggetti o persone rivestiti di sacralità; [...] , patacca, passerina.
ALI (2008) = Atlante linguistico italiano, diretto da M.G. Bartoli et al., Roma, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, 1995-, vol. 7º (La famiglia e le età dell’uomo. Carte 615-724).
Aretino, Pietro (2005), Ragionamento ...
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Con il termine arabismi si intende una particolare classe di esotismi, molti dei quali successivamente integratisi nel vocabolario italiano e allineatisi alla morfologia della nostra lingua (➔ adattamento; [...] ar. amīr al-), darsena (< ar. semplificato dār-ṣinā‛a), magazzino (< ar. maxzan), tariffa (< ar. ta‛rīfa), zecca (< ar. sikka). Molti gli arabismi attinenti alla sfera dei prodotti alimentari di importazione: zafferano (< ar. za‛farān ...
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Il perimetro del linguaggio della moda è difficilmente definibile. Il termine moda (dal fr. mode, connesso al lat. modus «maniera») è attestato per la prima volta in italiano nel trattato moraleggiante [...] L’inchiostroblu, 1982).
Atlante Linguistico Italiano (1997), diretto da M.G. Bartoli et al., Roma, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, Libreria dello Stato, vol. 3º (Indumenti e abbigliamento. Carte 203-297).
Barthes, Roland (1967), Système de ...
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Col termine burocratese si indicano, con accezione negativa, lo stile comunicativo e il linguaggio inutilmente complicato utilizzati da amministrazioni e istituzioni pubbliche nelle comunicazioni (prevalentemente [...] -342.
Progetto per la semplificazione del linguaggio amministrativo (2002), a cura di A. Fioritto, Roma, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato.
Raso, Tommaso (2005), La scrittura burocratica. La lingua e l’organizzazione del testo, Roma, Carocci ...
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Gli atlanti linguistici, strumento fondamentale e tradizionale della ➔ geografia linguistica, sono costituiti da una serie ordinata di carte, che riportano i diversi modi in cui si dice una certa cosa [...] (dir.) (1995-), Atlante linguistico italiano, a cura di U. Pellis & L. Massobrio, Roma, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, 7 voll.
Contini, Michel (1987), Étude de géographie phonétique et de phonétique instrumentale du sarde, Alessandria ...
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Il linguaggio giuridico-amministrativo è il linguaggio settoriale (➔ linguaggi settoriali) di cui sono tipicamente costituiti i testi prodotti in campo giuridico: testi normativi, come leggi, decreti, [...] uso delle amministrazioni pubbliche. Proposta e materiali di studio, Roma, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato.
Cortelazzo, Michele A. (1997), Lingua e diritto in Italia. Il punto di vista dei linguisti, in ...
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Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto [...] [...] tipo zeta, zodiaco, zona. Viceversa, la z germanica di provenienza longobarda è un suono sordo tipo in zanna, zecca, zazzera, zeppa, zolla.
L’opposizione è ancora salda nella varietà fiorentina e in quella romana, ma in posizione iniziale ...
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Giambattista Vico nacque a Napoli il 23 giugno 1668, in una famiglia di modeste condizioni (il padre era libraio). Intrapresi gli studi di filosofia come esterno presso il collegio dei gesuiti di Napoli [...] , Pozza.
Tessitore, Fulvio (2000), Avvertenza, in Giambattista Vico, a cura di Id. & M. Sanna, Roma, Istituto poligrafico e Zecca dello Stato, pp. I-XXIX.
Tomasin, Lorenzo (2009), “Scriver la vita”. Lingua e stile nell’autobiografia italiana del ...
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zecca1
zécca1 s. f. [dall’arabo sikka «conio»]. – Officina governativa in cui si coniano le monete, i timbri e i sigilli dello Stato; assol., la Zecca, azienda di Stato fino al 1978, poi riunita al Poligrafico dello Stato in un unico ente...
zecca2
zécca2 s. f. [voce di origine longob.; cfr. ted. Zecke]. – 1. Nome comune di varie specie di acari ixodidi, diffusi ovunque, tutti ematofaghi, ectoparassiti di vertebrati terrestri, ai quali spesso trasmettono microrganismi patogeni...