Le professioni liberali
Giuseppe Trebbi
Premessa. Il patriziato veneziano e le professioni liberali
Come ha ben osservato Carlo Maria Cipolla, uno studio sui ceti dirigenti delle città italiane del [...] nel Mestrino; a Venezia comprò due case, un forno e un negozio di frutta; investì anche dei capitali nella Zecca. Poté quindi disporre di crescenti rendite, una parte delle quali era peraltro assorbita dagli obblighi che si era assunto verso ...
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Le riforme
Paolo Preto
Riforma o "rivoluzione"?: la riforma è "rivoluzione"
Nella città di Bergamo ormai democratizzata, siamo nel 1797, un pamphlet giacobino lancia alla moribonda classe aristocratica [...] riportato alle preminenti competenze giudiziarie fissate nel 1468 (e quindi privato di decisivi poteri in politica estera, in materia di zecca e finanza), nel 1628 si cerca di limitarne il potere penale, nel 1677 se ne vuole invece rafforzare il ...
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Diritti diffusi
Giovanni Iudica
di Giovanni Iudica
Diritti diffusi
sommario: 1. La nozione di interesse diffuso. 2. Gli interessi diffusi dinanzi al giudice amministrativo. 3. Gli interessi diffusi [...] diffusi dinanzi al giudice amministrativo, in Studi per il centocinquantenario del Consiglio di Stato, Roma: Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, 1981, vol. III, pp. 1547-1571.
Scoca, F. G., La tutela degli interessi collettivi nel processo ...
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POLONIA (A. T. 51-52)
Riccardo RICCARDI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Giovanni MAVER
Stato dell'Europa, confinante a N. con la Lettonia, la Lituania, la Germania (Prussia Orientale) e il territorio [...] , superata la crisi economica del 1924-1925, il gettito delle imposte e quello delle imprese (ferrovie, foreste, porti, zecca, ecc.) e dei monopolî di stato risentirono del miglioramento della situazione generale. A partire dal 1929, in seguito all ...
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OLANDA
Claudia MERLO
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Jan-Pieter Marie LAURENS de VRIES
Pino FORTINI
Adriano H. LUIJDJENS
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Carlo TAGLIAVINI
Gerard [...] esiste.
Finanze. - Bilanci e debito pubblico. - Il bilancio dell'Olanda va sempre più evolvendosi verso un bilancio netto. La zecca, le fabbriche d'armi, le poste, i telegrafi, i telefoni, i conti correnti postali, la stamperia nazionale, il porto ...
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GRAN BRETAGNA (A. T., 47-48, 49-50)
Herbert John FLEURE
Mario SARFATTI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Anna Maria RATTI
*
È il nome generico dato alla maggiore [...] del regno d'Inghilterra nel 1086. È principalmente una lista di tenute rurali, ma contiene anche particolari su mercati, zecche, dazî e così via per diverse città. L'interpretazione di tali particolari è spesso molto difficile. Gli studiosi hanno ...
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La vita intellettuale
Gino Benzoni
Di, da, a, per palazzo Ducale
Sterminata la testimonianza scritta di quella che è la produzione intellettuale della Venezia che vien da qualificare - semplificando [...] di convertire la valuta di banco in valuta corrente". Se un Geminiano Montanari, nel 1683, col "trattato mercantile" La zecca in consulta di stato fa volare alto il pensiero economico, le istruzioni pratiche possono rimanere rasoterra. Quel che ...
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L'ultima fase della serenissima: nota introduttiva
Piero Del Negro
Premessa
"Dopo quest'epoca", scrisse nel 1818 Sismondi nella sua celebre Histoire des républiques italiennes du moyen âge in riferimento [...] dei bilanci generali) e Carlo Vedoa e un erudito in via di conversione all'economia, proprio tramite gli studi sulle zecche italiane, quale Carli (223). Benché, con l'eccezione di quest'ultimo, il contributo della Repubblica alla querelle non si ...
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CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] Un fenomeno interamente autoctono inoltre fu quello della fondazione di castelli che ospitavano le truppe e spesso anche le zecche (burhs), ai quali in molti casi si affiancò un mercato, e che costituirono quelle entità che, definite boroughs, furono ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] baroni, a principi, a sovrani; e a garanzia della restituzione si accettarono ogni sorta di pegni, si pretese la direzione delle zecche e la percezione delle entrate statali. Con la Chiesa si fu esattori delle decime, che si trasmisero a Roma o nelle ...
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zecca1
zécca1 s. f. [dall’arabo sikka «conio»]. – Officina governativa in cui si coniano le monete, i timbri e i sigilli dello Stato; assol., la Zecca, azienda di Stato fino al 1978, poi riunita al Poligrafico dello Stato in un unico ente...
zecca2
zécca2 s. f. [voce di origine longob.; cfr. ted. Zecke]. – 1. Nome comune di varie specie di acari ixodidi, diffusi ovunque, tutti ematofaghi, ectoparassiti di vertebrati terrestri, ai quali spesso trasmettono microrganismi patogeni...