CORREGGIO, Girolamo da
Gigliola Fragnito
Secondogenito di Giberto, conte di Correggio, e della poetessa Veronica Gambara, nacque a Correggio nel febbraio del 1511 e fu battezzato nella basilica di S. [...] , VIII, Roma 1954, pp. 6, 11, 13, 20, 94, 222, 297, 628; IX, Roma 1955, pp. 13, 162; Mostra dei cimeli e della Zecca della città di Correggio, Correggio 1960, pp. 12, 25 s,. 41, 45-54; R. Finzi, Correggio nella storia e nei suoi figli, Reggio Emilia ...
Leggi Tutto
FRESCOBALDI, Lambertuccio
Fabio De Propris
Nacque intorno al 1250 a Firenze da una figlia di Lamberto Belfradelli - il cui nome non è noto - e da Ugolino (Ghino), esponente dell'arte di Calimala. Fu [...] pietre preziose e altre merci pregiate ai conti del Tirolo. Nel 1299 la compagnia ottenne infine dal duca Ottone l'appalto della Zecca per due anni.
Anche i rapporti con la corte napoletana furono fruttuosi. Nel 1295 l'agenzia del F. concesse a Carlo ...
Leggi Tutto
MANFREDI, Astorgio (Astorre, Estore)
Isabella Lazzarini
Secondogenito di Giovanni di Ricciardo e di Ginevra di Mongardino, non è nota la sua data di nascita né quella del fratello maggiore Francesco: [...] -57, pp. 425 s.; G. Panzavolta, I Manfredi signori di Faenza, Faenza 1884, pp. 22-40; F. Argnani, Cenni storici sulla Zecca, sulle monete e medaglie dei Manfredi, Faenza 1886, pp. 19-22; E. Ricotti, Storia delle compagnie di ventura, Torino 1893, p ...
Leggi Tutto
GRADENIGO, Bartolomeo (Andrea)
Michela Dal Borgo
Nacque il 3 marzo 1729, secondogenito maschio, da Bartolomeo (I) (detto Gerolamo) di Bartolomeo (V) di Gerolamo e Giustiniana Morosini di Andrea (il matrimonio [...] podestà a Padova, incarico da cui fu "dispensato" il 22 dicembre per essere nuovamente rieletto, il 31 dicembre, provveditore in Zecca. Il 9 genn. 1783 fu chiamato come savio alla Mercanzia, dall'11 settembre fu membro del Collegio alle pompe e il ...
Leggi Tutto
BRIZI, Antonio
Luigi Gennari
Nato a Perugia nel 1751, studiò in patria lettere e giurisprudenza, ma coltivò anche gli studi filosofici e la poesia, mostrando grande versatilità. Nel 1779 divenne notaio; [...] inoltre conservare l'ufficio d'agente del Trasimeno in Roma, giovando non poco alla città. Ottenne la riapertura della zecca a Perugia e una riforma dell'Ateneo perugino; si occupò della guardia nilzionale, ma i risultati a Perugia furono scarsi ...
Leggi Tutto
AVOGARO degli Azzoni, Rambaldo
Luigi Moretti
Figlio del conte Marcantonio e di Maria Francesca di Rovero, nacque a Treviso l'11 nov. 1719: la sua famiglia aveva rappresentato un ruolo eminente nell'ambito [...] e delle tendenze dell'Avogaro.
La migliore delle sue opere, come giustamente rilevarono i contemporanei, è senz'altro il Trattato della zecca e delle monete ch'ebbero corso in Trivigi fin tutto il secolo XIV, in G. A. Zanetti, Nuovo trattato delle ...
Leggi Tutto
BANDINI, Giovanni, detto Giovanni dell'Opera
Luisa Marcucci
Figlio di Benedetto, nacque a Castello (Firenze) nel 1540 circa. Fu scolaro del Bandinelli, alla morte del quale, nel 1560, continuò i rilievi [...] busto di Cosimo, collocato sulla porta esterna dell'Opera del Duomo nel 1572, quello di Francesco, sopra una porta della Zecca Vecchia nel 1577, e il busto, idealizzato con gusto quattrocentesco, del Brunelleschi (Firenze, Museo dell'Opera); pure nei ...
Leggi Tutto
ARDITI, Michele
**
Nato a Presicce (Lecce) il 12 sett. 1746, da Gaspare e da Francesca Villani, fu mandato dal padre a Napoli, ove ebbe a insegnante A. Genovesi. Si dedicò allo studio del diritto e [...] otium il lavoro erudito (è del 1795 una supplica al re per avere in concessione la soprintendenza all'archivio della Regia Zecca), non tanto per necessità economiche quanto piuttosto per trovare e creare un ambiente adatto ai suoi studi. Nel 1797 l'A ...
Leggi Tutto
FERRERO FIESCHI, Filiberto
Fulvia Salamone
Nato nel 1504 da Besso Ferrero, conte di Candelo, e da Francesca di Challant, apparteneva ad una delle più illustri e potenti famiglie biellesi. Nel 1517 fu [...] altro tre splendidi palazzi in Roma. Fra i privilegi concessi dall'imperatore e dal papa vi era quello di battere moneta. La zecca di Masserano sotto il governo del F. fu sempre attivissima: il F. faceva alterare le più comuni monete estere allora in ...
Leggi Tutto
FIALA, Giuseppe Antonio
Giusi D'Alessandro
Nacque nella prima metà del sec. XVII, probabilmente a Napoli. Con il nome di Capitano Sbranaleoni (ennesima denominazione della maschera del Capitano) recitò [...] Margherita, Ranuccio duca di Panna, richiedeva che il F., la moglie, i figli e il cognato si unissero, a Mantova, a N. Zecca per dar vita ad una compagnia che recitasse per i Gonzaga.
Nel 1674 Marzia e il F. costituirono una loro compagnia che, però ...
Leggi Tutto
zecca1
zécca1 s. f. [dall’arabo sikka «conio»]. – Officina governativa in cui si coniano le monete, i timbri e i sigilli dello Stato; assol., la Zecca, azienda di Stato fino al 1978, poi riunita al Poligrafico dello Stato in un unico ente...
zecca2
zécca2 s. f. [voce di origine longob.; cfr. ted. Zecke]. – 1. Nome comune di varie specie di acari ixodidi, diffusi ovunque, tutti ematofaghi, ectoparassiti di vertebrati terrestri, ai quali spesso trasmettono microrganismi patogeni...