GONZAGA, Giulio Cesare
Raffaele Tamalio
Ultimo dei sette figli maschi di Carlo di Gazzuolo e di Emilia Cauzzi, nacque a San Martino dall'Argine, nel Mantovano, tra il 1552 e il 1553.
Rimasto orfano [...] con marmi e affreschi. L'area del castello, recintata da mura, giunse a comprendere al proprio interno la chiesa di corte e una zecca, che risultava essere stata attiva già nel 1583.
Il G. si distinse nettamente dal resto dei suoi fratelli, sui quali ...
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CERBARA, Giuseppe
Silvana De Caro Balbi
Nato a Roma da Giov. Battista incisore di gemme, e dalla sua prima moglie, Margherita Fabrica, fu battezzato in S. Pietro il 15 luglio 1770 (Roma, Arch. dell'Accad. [...] Nella biblioteca della stessa Accademia è conservato un ritratto del C. di mano di G. B. Biscarra.
Come incisore di coni per la zecca papale, durante il pontificato di Leone XII, il C. firmò le doppie d'oro dell'anno I, gli scudi d'argento dell'anno ...
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FIORONI, Teresa
Graziella Sica
Figlia di Nicola e Anna Rosa Pigliucci, nacque in luogo ignoto il 2 febbr. 1799 (Schidlof, 1964; Petrucci Nardelli, 1981. Del tutto erronea è la data del 1810 indicata [...] da una principessa tedesca non menzionata. Il 30 marzo 1830 la F. sposò l'incisore Carl Voigt, divenuto medaglista nella Zecca del regno di Baviera; nel maggio dello stesso anno i due artisti raggiunsero Monaco, loro nuova residenza. Sulla base delle ...
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FOSCARINI, Alvise
Renata Targhetta
Nacque a Venezia il 1° febbr. 1628 dal procuratore Girolamo di Alvise, del ramo a S. Stae, e da Pisana Cavalli. La mancanza di altri figli indusse il padre a farlo [...] 20 febbr. 1662 quindi provveditore sopra Ori e monete fra il 28 luglio 1662 e il 27 luglio 1663, e nuovamente depositario in Zecca dal 31 agosto al 30 ott. 1663.
Si concluse in tal modo l'ascesa politica del Foscarini. Il 29 luglio 1664, infatti, il ...
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CERRETANI, Bartolomeo
Paolo Malanima
Nacque a Firenze nel 1475 da Paolo di Niccolò e da Lucrezia di Roberto Martelli.
La sua famiglia, originaria di Cerreto, si era stabilita a Firenze verso i primi [...] anche nel periodo successivo alla cacciata dei Medici, divenendo signore nel 1501, commissaro a Pescia nel 1504 e signore di Zecca nel 1507 e nel 1519. Non era estranea alla famiglia anche una certa tradizione letteraria; infatti Matteo, che era ...
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PLANELLI, Antonio
Raffaele Mellace
PLANELLI, Antonio. – Nacque a Bitonto il 17 giugno 1737, figlio di Giovan Battista e di Livia Sylos, di antica e nobile famiglia.
Ricevuta la tonsura, studiò in patria [...] , Roma 1863, p. 196; F. Cavalli, La scienza politica in Italia, IV, Venezia 1881, p. 343; C. Prota, Maestri e incisori della Zecca Napolitana, Napoli 1914, p. 28; G. Tescione, L’arte della seta a Napoli e la Colonia di S. Leucio, Napoli 1932, pp. 155 ...
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DA PORTO
Alfonso Garuti
Lo studio delle antiche fonti documentarie modenesi compiuto da Adolfo Venturi e da Antonio Dondi ha permesso la ricostruzione, seppur parziale e lacunosa, dell'attività di alcuni [...] figura tra le più ricche di Modena, ed egli anzi si fregia di uno stemma nobiliare.
Dal 1529 al 1537 fu assaggiatore della zecca e forse eseguì i conî per le monete. Nel 1532 realizzò un prezioso calice per la cappella Estense nel duomo di Modena e ...
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BONTEMPELLI (Bontempello) dal Calice (Calese), Bartolomeo
Ugo Tucci
Figlio di Battista, nacque verso il 1538 a Lavenone, in Val Sabbia, in territorio bresciano. Ancora giovanissimo, poco più che tredicenne, [...] del debito pubblico (decine di migliaia di ducati nei depositi in Zecca al 4 e al 5%) e in prestiti ipotecari (tra, in perpetuo la rendita di 100.000 ducati investiti nei depositi in Zecca. Anche Lavenone, che gli aveva dato i natali, godé largamente ...
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CAVINA, Sebastiano
Marina Armandi
Figlio di Giovanni Maria, nacque nell'anno 1740 a Monte Calderaro (Castel San Pietro Terme, presso Bologna); appartenente a una famiglia benestante, venne mandato a [...] una serie di modelli d'ornato dal titolo: Raccolta di cartelle pubblicate per uso della gioventù studiosa. Lavorò anche per la zecca bolognese: si ricorda uno zecchino con s. Petronio e uno scudo d'argento; ma spesso i suoi lavori furono, come questi ...
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ALBERTI DEL GIUDICE, Alberto
Arnaldo D'Addario
Figlio di Iacopo, ricco popolano, fu priore di libertà del Comune di Firenze negli anni 1289 (quando furono poste, come sembra, le fondamenta del palazzo [...] marzo 1295 alla condanna e cacciata di Giano.
L'A. aderì alla parte Nera e ne fu accanito sostenitore. Nel 1310 fu console della zecca per l'Arte di Calimala ed usò come marchio per i fiorini d'oro la figura di tre monti in piramide e per i popolini ...
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zecca1
zécca1 s. f. [dall’arabo sikka «conio»]. – Officina governativa in cui si coniano le monete, i timbri e i sigilli dello Stato; assol., la Zecca, azienda di Stato fino al 1978, poi riunita al Poligrafico dello Stato in un unico ente...
zecca2
zécca2 s. f. [voce di origine longob.; cfr. ted. Zecke]. – 1. Nome comune di varie specie di acari ixodidi, diffusi ovunque, tutti ematofaghi, ectoparassiti di vertebrati terrestri, ai quali spesso trasmettono microrganismi patogeni...