Orefice e zecchiere folignate (m. dopo il 1492). Associato con il prototipografo magontino J. Neumeister, fece stampare nella propria casa, in Foligno, il De bello italico adversus Gothos di Leonardo Bruni [...] (1470) e la Divina Commedia del 1472, editio princeps del poema, di cui probabilmente disegnò e incise i caratteri; poi (1474) fu chiamato presso la zecca di Roma come medaglista. ...
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DE GENNARO, Casimiro
Daniela Pagliai
Medaglista napoletano, di cui non sono noti dati biografici, né è possibile ipotizzare rapporti di parentela con il medaglista Antonio Maria De Gennaro. Della sua [...] produzione conosciamo numerose monete e medaglie datate tra il 1730 e il 1768, un ricco corpus di opere tutte realizzate dalla Zecca di Napoli dove, fin dal 1730, durante il regno di Carlo VI d'Austria, il D. lavorò in qualità di maestro incisore. ...
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MACRIANO (Titus Fulvius Iunius Macrianus)
M. Floriani Squarciapino
Imperatore romano. Figlio maggiore di Marco Fulvio Macriano e di una nobile. Quando Valeriano fu preso prigioniero, venne creato imperatore [...] fratello Quieto (260-261). Morì col padre, vinto da Aureolo nell'Illirico (262).
Le sue monete sono per lo più della zecca di Anùochia: come il fratello è rappresentato con tratti poco personali secondo uno schema di maniera: è un giovinetto dal viso ...
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GIULIANO II (Marcus Aurelius Iulianus)
M. Floriani Squarciapino
Zosimo (i, 73) lo chiama erroneamente M. Aur. Iulianus Sabinus. G. che aveva la carica di corrector Venetiae, dopo la morte di Numeriano [...] stesso (284 d. C.) fu da questi vinto presso Verona e ucciso (Ep. de Caes., xxxviii, 6).
Le sue monete sono ascritte alla zecca di Siscia, e ci danno un'effigie che si ricollega per tipo e stile incisivo ai ritratti di Carino e Numeriano nei conî ...
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OLYMPIAS (᾿Ολυμπιάς)
G. Scichilone
1°. - Personificazione dell'agone olimpico rappresentata (Athen., xii, 534 D) in un dipinto perduto di Aglaophon di Atene raffigurante Alcibiade incoronato da O. e [...] monumentali che ne attestino il culto e la testa femminile che compare sul rovescio di alcuni didracmi argentei di zecca elide (ad esempio, Sylloge Nummorum Graecorum, III, parte Iv, The Lockett Gollection, Londra 1945, tav. XLII, n. 2408; iscrizione ...
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LEONI, Leone
Walter Cupperi
Nacque nel 1509, ad Arezzo o nei suoi dintorni, da Giovambattista. Sono ignoti sia il nome della madre sia quello del maestro presso cui il L. si formò come scultore. Sposò [...] pp. 760 s.) lo accusò di aver tentato di avvelenarlo durante la propria prigionia, il L. ottenne l'ufficio di incisore presso la Zecca (8 nov. 1538), dove l'anno seguente realizzò i piombi per le bolle e alcuni straordinari coni (tra cui i ducati e i ...
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GALEOTTI, Pietro Paolo (Pietro Paolo Romano)
Marco Ruffini
Nacque a Monterotondo, presso Roma, intorno alla fine del secondo decennio del Cinquecento. Benvenuto Cellini (1558-68, p. 341) lo descrive [...] Cellini…, Firenze 1901, p. 51; L. Forrer, Biographical Dictionary of medallists…, II, New York 1904, pp. 190-194; E. Martinori, Annali della Zecca di Roma, Roma 1918, X, p. 17; XI, pp. 67, 78; G.F. Hill, Medals of the Renaissance, Oxford 1920, p. 91 ...
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PISTRUCCI, Camillo
Raffaella Catini
PISTRUCCI, Camillo. – Nacque a Roma l’11 febbraio 1856 da Federico Maria e da Maria Scarsella.
La famiglia paterna annoverava artisti e patrioti: i Pistrucci furono [...] ebbero parte attiva nelle vicende del Risorgimento italiano. Nipote di Benedetto, scultore, incisore e capo medaglista della Zecca londinese, Camillo fu spesso confuso con il figlio di questo, suo omonimo, scultore della scuola di Bertel Thorvaldsen ...
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CARDISCO, Marco, detto Marco Calabrese
Oreste Ferrari
Nacque in Calabria verso il 1486 e fu attivo come pittore a Napoli - secondo quanto riferisce il Vasari nelle Vite - dal 1508 al 1542, anno in cui [...] Cava dei Tirreni, con la collaborazione di Antonino de Refenio e Mazeo de la Carne.
Ad eccezione della pala di S. Agostino alla Zecca e delle due tavole di S. Pietro ad Aram (che però sono più probabilmente da ascrivere a Pietro Negroni: cfr. Bologna ...
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ARIANI, Marco Antonio
Gaspare De Caro
Nato a Napoli nel 1624 da Agostino e da Vittoria Fuso, si dedicò a studi di geometria e di architettura. Viaggiò a lungo in Europa ed in Oriente, appassionandosi [...] Studio di Napoli e amico del Vico, Decio, Francesco Antonio, che gli successe nella carica di "maestro di pruova" della regia zecca, Iacopo, Carlo e Vittoria Angela.
L'A. morì il 27 febbr. 1706.
Bibl.: V. Ariani, Memorie della vita e degli scritti ...
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zecca1
zécca1 s. f. [dall’arabo sikka «conio»]. – Officina governativa in cui si coniano le monete, i timbri e i sigilli dello Stato; assol., la Zecca, azienda di Stato fino al 1978, poi riunita al Poligrafico dello Stato in un unico ente...
zecca2
zécca2 s. f. [voce di origine longob.; cfr. ted. Zecke]. – 1. Nome comune di varie specie di acari ixodidi, diffusi ovunque, tutti ematofaghi, ectoparassiti di vertebrati terrestri, ai quali spesso trasmettono microrganismi patogeni...