SEVERO (F. Valerius Severus)
F. Panvini Rosati
Imperatore romano di origine illirica; è ignota la data della sua nascita. Fu nominato Cesare dell'Augusto Costanzo Cloro il 1° maggio 305 e ricevette allora [...] di Roma, Aquileia, Siscia, Tarragona e Cartagine. Nella Gallia si trova il suo ritratto solo sulle monete d'oro della zecca di Treviri, fino alla morte di Costanzo. La sua effigie presenta il carattere comune agli imperatori di origine illirica: l ...
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POLYKLEITOS (Πολύκλειτος)
P. Zancani Montuoro
4°. - Scultore greco del IV sec. a. C. (detto talora Policleto II), la cui personalità si confonde tanto con quella dello scultore più antico e più celebre [...] tuttavia con l'omonimo architetto.
Dopo aver esordito intorno al 420 a. C. come incisore di monete per la zecca elea, egli si sarebbe dedicato alla statuaria in bronzo ed alla scultura, concludendo la sua gloriosa carriera poco prima del ...
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DOMIZIO ENOBARBO (Cn. Domitius Ahenobarbus)
B. M. Felletti Maj
Figlio del pompeiano Lucio Domizio, morto a Farsalo, e di Porcia, sorella di Catone.
Fu avversario di Cesare, seguì le sorti di Bruto e [...] . Accostatosi ad Augusto, morì pochi giorni dopo di malattia.
Coniò fra il 42 e il 40 a. C., in una zecca asiatica o greca, aurei e denari particolarmente interessanti per l'iconografia repubblicana. Sul dritto portano una testa virile, diversa sugli ...
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POPPEA (Poppea Sabina)
B. M. Felletti Maj
Figlia di Tito Ollio divorziò dal secondo marito, Otone, il futuro imperatore, per sposare nel 62 d. C. Nerone. Fu insignita del titolo di Augusta alla nascita [...] . Si tratta però di una scultura del tutto idealizzata e quasi impersonale. P. non fu riprodotta in nessun conio di zecca romana, ma solo nelle monetazioni di città greche e orientali, che spesso non costituiscono un buon documento iconografico. Pare ...
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PERTINACE (Publius Helvius Pertinax)
F. Panvini Rosati
1°. - Imperatore romano.
Nato in Liguria nel 126 d. C. da famiglia di umili origim, percorse la carriera militare, fino ai più alti gradi sotto [...] . L'indicazione di Malalas (loc. cit.), che gli attribuisce capelli lisci, è contraddetta dalle monete. Queste appartengono tutte alla zecca di Roma e presentano una certa varietà nel ritratto: in generale però ci mostrano un vecchio con i capelli ...
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PYTHODOROS (Πυϑόδωρος)
A. Stazio
2°. - Incisore monetale, attivo in Creta verso la metà del sec. IV a. C.
La sua firma si legge per esteso, al genitivo, sul dritto di un'emidracma di Polyrhenion, mentre [...] rivela una sensibilità raffinata di artista che si solleva dal livello, invero assai mediocre, delle emissioni di quella zecca: simile per atteggiamento ad un contemporaneo statere di Cidonia, a firma di Neuantos, se ne distacca per una delicata ...
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TETRICO II (Caius Pius Esuvius Tetricus)
M. Floriani Squarciapino
Imperatore romano, figlio di Tetrico I, viene proclamato Cesare dal padre, con lui seguì il trionfo di Aureliano e visse poi tranquillamente [...] aristocratici ripete il volto paterno. La chioma è meno ricca ed ondulata. Caratteristico è il ritratto di un aureo della zecca di Treviri, che segue evidentemente la moda delle effigi frontali iniziata da Postumo.
Bibl.: A. Cohen, Monn. Emp., VI, p ...
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ARISTOXENOS (᾿Αριστόξενος)
A. Stazio
1°. - Incisore di monete della Magna Grecia, il cui nome, in forma più o meno abbreviata, ricorre su almeno 8 conî (6 D e 2 R) di stateri a Metaponto, e su due (I [...] , nonostante qualche leziosità nell'ornamentazione, specialmente delle chiome.
Allo stesso artista sono stati attribuiti anche altri conî della zecca di Metaponto, non firmati o a firma ΑΡΙΣΤΗ (v. Aristes), mentre non pare si possa ritenere firma di ...
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CESAREA presso il monte Argeo (Καισαρεία ἤ πρὸς τῷ ᾿Αργαίῳ, Cesarea ad Argaeum)
S. Stucchi
Antica città della Cappadocia, nell'Anatolia centrale, posta ai piedi del monte Argeo, poco lontano dalla moderna [...] tema degli Armeniaci. Fu sede della metropoli cristiana fiorentissima della Cappadocia e del Ponto e patria di S. Basilio. Una zecca imperiale coniò monete da Tiberio a Treboniano Gallo.
I resti ellenistici e romani sono molto scarsi ed hanno offerto ...
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SISCIA (Σισκία, Siscia, Sisce)
D. Adamesteanu
Città nella parte sud-orientale della Pannonia Superiore, corrispondente all'odierna Sisak in Iugoslavia.
Era sulla via da Emona a Sirmium, alla confluenza [...] ). Grande splendore ebbe ancora all'età di Teodosio e di Magno Massimo (C.I.L., iii, 3969), splendore venutogli dalla sua zecca (C.I.L., iii, 3953).
Pur essendo in possesso di molte indicazioni sui suoi monumenti, non si è potuto finora condurvi uno ...
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zecca1
zécca1 s. f. [dall’arabo sikka «conio»]. – Officina governativa in cui si coniano le monete, i timbri e i sigilli dello Stato; assol., la Zecca, azienda di Stato fino al 1978, poi riunita al Poligrafico dello Stato in un unico ente...
zecca2
zécca2 s. f. [voce di origine longob.; cfr. ted. Zecke]. – 1. Nome comune di varie specie di acari ixodidi, diffusi ovunque, tutti ematofaghi, ectoparassiti di vertebrati terrestri, ai quali spesso trasmettono microrganismi patogeni...