GALERIO ANTONINO (Marcus Annius Galerius Aurelius Antoninus)
M. Floriani Squarciapino
Secondo figlio di Antonino Pio e Faustina, morto prima del 138 d. C., sepolto nel mausoleo di Adriano.
Il suo ritratto [...] appare su un medio e su un grande bronzo di zecca greca incerta: è un fanciullo dai folti capelli ricciuti che contrastano, con la loro massa fortemente ombreggiata, con la nitida luminosità del volto; caratteristica del ritratto dell'età degli ...
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Vedi COLCHESTER dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
COLCHESTER (Camulodūnum; Καμουλόδουνον)
J. M. C. Toynbee
Città dell'Essex, la principale della Britannia romana. Fu fondata come colonia di veterani nel [...] 49-50 d. C. sopra una bassa collina ad E dell'antica capitale e zecca del re belga Cunobellinus (iscr. Camul, Camu, Cam) e della prima stazione militare che si trovava sul luogo stesso o presso la città indigena. In Plinio (Nat. hist., ii, 187) e in ...
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COSTANZO GALLO (Flavius Claudius Iulius Constantius Gallus)
M. Floriani Squarciapino
Figlio di Giulio Costantino e di Galla, nipote di Costantino, Cesare (351 d. C.), sposò la vedova di Annibaliano, [...] Oriente, ma le sue malversazioni lo fecero richiamare in Italia ove fu decapitato (354).
Oltre che dalle monete, specie della zecca di Antiochia, ove appare generalmente come il tipo del bel principe giovane e raffinato, ma con tratti che si staccano ...
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MACRIANO (Titus Fulvius Iunius Macrianus)
M. Floriani Squarciapino
Imperatore romano. Figlio maggiore di Marco Fulvio Macriano e di una nobile. Quando Valeriano fu preso prigioniero, venne creato imperatore [...] fratello Quieto (260-261). Morì col padre, vinto da Aureolo nell'Illirico (262).
Le sue monete sono per lo più della zecca di Anùochia: come il fratello è rappresentato con tratti poco personali secondo uno schema di maniera: è un giovinetto dal viso ...
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GIULIANO II (Marcus Aurelius Iulianus)
M. Floriani Squarciapino
Zosimo (i, 73) lo chiama erroneamente M. Aur. Iulianus Sabinus. G. che aveva la carica di corrector Venetiae, dopo la morte di Numeriano [...] stesso (284 d. C.) fu da questi vinto presso Verona e ucciso (Ep. de Caes., xxxviii, 6).
Le sue monete sono ascritte alla zecca di Siscia, e ci danno un'effigie che si ricollega per tipo e stile incisivo ai ritratti di Carino e Numeriano nei conî ...
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OLYMPIAS (᾿Ολυμπιάς)
G. Scichilone
1°. - Personificazione dell'agone olimpico rappresentata (Athen., xii, 534 D) in un dipinto perduto di Aglaophon di Atene raffigurante Alcibiade incoronato da O. e [...] monumentali che ne attestino il culto e la testa femminile che compare sul rovescio di alcuni didracmi argentei di zecca elide (ad esempio, Sylloge Nummorum Graecorum, III, parte Iv, The Lockett Gollection, Londra 1945, tav. XLII, n. 2408; iscrizione ...
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MAGNENZIO (Flavius Magnus Magnetius)
M. Floriani Squarciapino
Imperatore romano; nato ad Amiens poco dopo il 300 d. C. di stirpe germanica, militò sotto Costantino e Costante, proclamato imperatore ad [...] coraggioso ed eloquente, ma di barbari costumi. Il ritratto suo, come quello del fratello Decenzio, nelle monete di zecca romana è ingentilito e rifatto sul tipo di quelli dei principi costantiniani; pure anche attraverso questa idealizzazione resta ...
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URANIO (Lucius Aurelius Iulius Sulpicius Uranius Antoninus)
M. Floriani Squarciapino
Regnò localmente a Emesa, forse già dal 248, ribellandosi a Filippo, più certamente tra il 253 e il 254. Probabilmente [...] Shapur I cessò con la venuta in Oriente di Valeriano.
Il tipo presentatoci da un gruppo di monete, tutte della zecca emesena, è quello di un giovane dai tratti piacevoli, con fronte bassa, naso arcuato, occhio grande sotto le sopracciglia rilevate ...
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Ordine di Aracnidi Acari comprendente la sola famiglia Ixodidi, le zecche, ematofagi ed ectoparassiti di Vertebrati (fig.). Hanno apparato boccale con rostro proteso in avanti e sporgente dal margine anteriore [...] che, insieme ad altri del tegumento, li distingue allo stato adulto dagli Argasidi). Possono diffondere gravi infezioni fra il bestiame (babesiosi) e provocare malattie febbrili anche nell’uomo. Ixodes ricinus (fig. A) è la comune zecca del cane. ...
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CORDERO di San Quintino, Giulio
Nicola Parise
Secondogenito del conte Giovanni Antonio e di Maria Caterina Botta, nacque a Mondovì il 30 genn. 1778. Compì i propri studi a Fossano presso i somaschi [...] , in Boll. d. Soc. piemontese di archeol. e belle arti, n. s., XVIII (1964), pp. 5-26; D. Massagli, Introduzione alla storia della zecca e delle monete lucchesi, a cura di F. Panvini Rosati, Lucca 1976, pp. 9-23; S. Curto, Storia dei Museo egizio di ...
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zecca1
zécca1 s. f. [dall’arabo sikka «conio»]. – Officina governativa in cui si coniano le monete, i timbri e i sigilli dello Stato; assol., la Zecca, azienda di Stato fino al 1978, poi riunita al Poligrafico dello Stato in un unico ente...
zecca2
zécca2 s. f. [voce di origine longob.; cfr. ted. Zecke]. – 1. Nome comune di varie specie di acari ixodidi, diffusi ovunque, tutti ematofaghi, ectoparassiti di vertebrati terrestri, ai quali spesso trasmettono microrganismi patogeni...