ENZOLA, Gianfrancesco
Beatrice Hernad
Figlio di Luca, orefice, medaglista e maestro di zecca parmense, ne sono sconosciute le date di nascita e di morte. La notizia secondo la quale l'artista sarebbe [...] l'E. a Parma.
L'anno seguente era a Ferrara dove restò poco tempo, solo fino al 1473, lavorando come maestro di zecca.
I pezzi coniati in questo periodo, secondo l'uso seguito da Pisanello in poi, si presentano con il ritratto del committente, il ...
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DE GENNARO, Antonio Maria
Daniela Pagliai
Nacque a Napoli nel 1679, figlio di un incisore di sigilli della Zecca locale il cui nome non è noto. Il suo primo lavoro conosciuto è una medaglia firmata [...] ein Gedicht von Goethe, in Kunstblatt, II [1820], 69, pp. 273 s.).
Negli anni 1722-25 il D. lavorò anche per la Zecca di Salisburgo, fornendo conî per ducati, talleri e altre monete. I suoi legami con la cittadina intorno a queste date sono inoltre ...
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CROFF, Giuseppe
Alessandra Pino Adami
Nacque a Milano nel 1810 da Jean, economo alla Zecca locale, e da Laura Zamara. Fu allievo, all'Accademia di Brera, di P. Marchesi, il cui insegnamento determinò [...] in senso decisamente neoclassico l'orientamento della scultura lombarda fin verso la metà del sec. XIX.
Fra le prime opere sono da ricordare il bassorilievo in gesso Saffo canta in casa di Eutichio (Milano, ...
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SESTO
Manlio Leo Mezzacasa
(da Sesto). – Capostipite di questa famiglia di orefici e intagliatori di coni presso la Zecca veneziana attivi tra il tardo Trecento e la seconda metà del Quattrocento fu [...] ; Bernardo de Rodulfis notaio in Venezia: 1392-1399, a cura di G. Tamba, Venezia 1974, pp. 126 s.; Il “Capitolar dalle Broche” della Zecca di Venezia (1358-1556), a cura di G. Bonfiglio Dosio, Padova 1984, pp. 63 s., 141, 144, 173, 199, 206, 220; A.M ...
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LAVY (Lavi, Lavie, Lavì)
Valentina Sapienza
Famiglia originaria, con ogni probabilità, della Savoia stabilitasi a Torino nella seconda metà del XVII secolo, dalla quale discesero due generazioni di incisori [...] (Assandria, pp. 232 s.).
A pochi mesi dal suo rientro a Torino, il padre Lorenzo morì; ed egli ne ereditò la carica presso la Zecca reale con la nomina del 17 febbr. 1789 (ibid., p. 233).
Lo stipendio era fissato a 1000 lire annue, più l'aggio di ...
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LEOPARDI (Leompardi, dei Leopardi, Leopardo), Alessandro
Valentina Sapienza
Del L., "architetto, scultore, fonditor di bronzi valentissimo; e uno degli incisori di zecca" (Cicogna, p. 297), non si conosce [...] s.; B. Jestaz, Requiempour A. L., in Revue de l'art, 1982, n. 55, pp. 23-34; Il "Capitolar dalle Broche" della Zecca di Venezia (1358-1556), a cura di G. Bonfiglio Dosio, Padova 1984, ad ind.; W. Wolters, L. oder Lombardi? Zur Autorschaft der Modelle ...
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LEONI, Ottavio
Valentina Sapienza
Nacque a Roma da Ludovico (Baglione, p. 321), orefice, medaglista e ritrattista in cera, impiegato alla Zecca pontificia nel 1574 (Rizzo, 1999, p. 33) e originario [...] di Padova (da cui i soprannomi di "Padovano vecchio" per sé e di "Padovanino" per il L.: Solinas, p. 243). L'anno di nascita del L. resta ancora uno dei punti oscuri della sua biografia. Ci si potrebbe ...
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HAMERANI (Haimeran, Hameran)
Valentina Sapienza
Famiglia di orefici e incisori di monete e medaglie, originari della Baviera, attivi a Roma dal XVII al XIX secolo.
Il cognome Haimeran o Hameran derivò [...] de Christine de Suède, Rome 1908, pp. 7, 11, 15 s., 17-20, 38 s., 45-50, 59-61, 81-85, 131, 147-157; E. Martinori, Annali della Zecca di Roma, Roma 1919-22, XV, pp. 69 s.; XVI, pp. 26 s.; XVII, pp. 9, 78, 82; XVIII-XIX, pp. 11, 40, 63 s., 97, 119 s ...
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DIANO, Vincenzo
Mario Alberto Pavone
Questo pittore, che nel 1769 firmò e datò la tela con Cristo e la samaritana in S. Agostino alla Zecca a Napoli (cfr. Spinosa, 1971), fu fratello di Giacinto, detto [...] il Pozzolano.
Nel 1777 fu tra i docenti che sottoscrissero la richiesta di G. Cestaro a condirettore dell'accademia del disegno: documento nel quale compare anche la firma di Giacinto Diano (cfr. Borzelli, ...
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PROMIS, Carlo Lorenzo Maria
Massimiliano Savorra
PROMIS, Carlo Lorenzo Maria. – Nacque a Torino il 18 febbraio 1808 da Matteo, impiegato e poi cassiere della Regia Zecca di Torino, e da Felicita Burquier [...] (Carlo Pomis. Professore di architettura civile, 1993, p. 47).
Le numerose carte del Fondo Promis, conservato presso la Biblioteca reale di Torino, permettono di ricostruire la sua biografia; in particolare, ...
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zecca1
zécca1 s. f. [dall’arabo sikka «conio»]. – Officina governativa in cui si coniano le monete, i timbri e i sigilli dello Stato; assol., la Zecca, azienda di Stato fino al 1978, poi riunita al Poligrafico dello Stato in un unico ente...
zecca2
zécca2 s. f. [voce di origine longob.; cfr. ted. Zecke]. – 1. Nome comune di varie specie di acari ixodidi, diffusi ovunque, tutti ematofaghi, ectoparassiti di vertebrati terrestri, ai quali spesso trasmettono microrganismi patogeni...