GREGORI, Romeo
Francesca Franco
Nacque a Carrara il 4 genn. 1900, figlio primogenito di Francesco e Rosi Alceste. Nel 1915 si iscrisse all'Accademia di belle arti della sua città, dove ebbe come maestro [...]
Nella capitale, tra il 1921 e il 1923, il G. arricchì la sua formazione alla Scuola dell'arte della medaglia presso la Zecca di Stato e ottenne i primi riconoscimenti: il secondo premio al concorso per un monumento agli eroi di Massa Apuana (1922) e ...
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GERBAIX (Gerbais), Pierre
Bruno Galland
Originario di Belley (nell'odierno dipartimento francese di Ain), non conosciamo la sua data di nascita, da porre presumibilmente nella primo quarto del sec. [...] militare in Piemonte. In seguito il G. compare sempre al servizio di Amedeo VI, nel 1352 era forse consigliere della Zecca a Pont-d'Ain, mentre nel 1354 ne era certamente sovrintendente. Quest'ultimo incarico non era che una prima, importante ...
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OPAVA
B. Chropovský
(ted. Troppau; Oppavia nei docc. medievali)
Città della Rep. Ceca, nella Moravia settentrionale, sulle sponde del fiume omonimo, già capitale della Slesia e oggi capoluogo di distretto.La [...] del sec. 13°, cominciò a dare il nome all'intero circondario. Alla metà del Duecento fu probabilmente fondata a O. la zecca, anche se il diritto di coniare un proprio heller venne concesso soltanto nel 1433. Dal 1318 al 1348 O. divenne un principato ...
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DALL'AQUILA, Nicolò
Rosa Barovier Mentasti
Figlio di Giovanni, di origine friulana, nacque probabilmente a Murano (Venezia) alla fine del sec. XV.
È, noto soprattutto per l'elogio che fece di lui il [...] che nella richiesta egli ricordava come titolo di merito la specializzazione della sua vetreria, che da generazioni lavorava al servizio della Zecca "in far le bozze e lambichi per far li sazzi et aqueforti per partir l'oro da l'argento, a beneficio ...
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QUERQUETULANAE VIRAE
A. Bisi
Ninfe boscherecce alle quali era consacrato un tempietto sul Celio, il querquetulanum sacellum, ricordato da Varrone (De ling. Lat., 5, 49).
Secondo la definizione di Festo [...] della natura (virae da accostarsi forse a virescere). Le Q. V. sono rappresentate sulle monete di P. Accoleio Lariscolo, coniate nella zecca di Roma nel 43 a. C.: in numero di tre, viste di faccia, sostenenti a guisa di cariatidi una specie di ...
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SAN LUIS POTOSÍ (A. T., 148)
Emilio MALESANI
POTOSÍ Città e municipio del Messico, capitale dello stato dello stesso nome, sulla ferrovia da Città di Messico a Monterrey; contava 74.003 abitanti nel [...] Alameda, giardino alberato e pittoresco. Possiede numerosi edifici pubblici notevoli, come il vescovado, il Palazzo del governo, la zecca, la cattedrale, costruita nel 1701, con due grandi torri barocche e le cupole ricoperte da azulejos, la chiesa ...
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Re d'Argo della mitica stirpe di Temeno. Con probabilità lo si può collocare a metà circa del sec. VII.
Secondo Eforo, F. estese l'egemonia di Argo sopra tutta l'Argolide. Egli fece di Argo il più forte [...] ormai nel riconoscere questa nell'argento di Egina, col tipo della tartaruga, l'animale sacro ad Afrodite, onde si desume che la zecca aperta da F. in Egina, fosse fino dagl'inizî connessa col tempio della Dea protettrice dell'isola, e che su di ...
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. Moneta frazionaria, venuta in uso con l'adozione del sistema decimale; il franco francese e la lira italiana vennero divise in 100 parti uguali, ognuna delle quali, consistente come moneta effettiva [...] 3 e da 5 anche per la Sardegna. Agli albori del nuovo Regno d'Italia, il Governo provvisorio della Toscana fece coniare nella zecca di Birmingham il centesimo coi multipli da 2 e da 5, mentre a Bologna si faceva una ristampa dei conî di Carlo Felice ...
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CARRARA, Francesco da, il Vecchio
Benjamin G. Kohl
Nacque il 29 sett. 1325, probabilmente a Padova, primogenito di Giacomo (II) di Nicolò e di Lieta Forzatè. Poco si sa della sua fanciullezza: verosimilmente [...] argento la moneta da un soldo e altre più pregiate come il "carrarino" e i "carraresi", che portavano la sua effigie. La Zecca rappresentò del resto anche una fonte di reddito per il C., che per ogni marco d'argento trasformato in moneta prendeva una ...
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GOTI
F. Panvini Rosati
Popolazione germanica insediata all'inizio dell'età augustea nell'area baltica, i G. furono protagonisti della più ampia serie di spostamenti che interessarono le genti indoeuropee [...] il nome di Zenone sulle monete.Continuò con Teodorico e poi con i suoi successori la coniazione di solidi e tremissi nelle zecche di Roma, Ravenna e Milano, a nome di Anastasio, di Giustino e infine di Giustiniano. I solidi hanno il solito tipo del ...
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zecca1
zécca1 s. f. [dall’arabo sikka «conio»]. – Officina governativa in cui si coniano le monete, i timbri e i sigilli dello Stato; assol., la Zecca, azienda di Stato fino al 1978, poi riunita al Poligrafico dello Stato in un unico ente...
zecca2
zécca2 s. f. [voce di origine longob.; cfr. ted. Zecke]. – 1. Nome comune di varie specie di acari ixodidi, diffusi ovunque, tutti ematofaghi, ectoparassiti di vertebrati terrestri, ai quali spesso trasmettono microrganismi patogeni...