Figlio di Maffeo milanese, fu orefice e incisore di conî nella seconda metà del sec. XV. Un documento del 16 giugno 1470 lo indica come autore del disegno e incisore del conio per il doppio ducato in oro [...] , con Sant'Ambrogio a cavallo che flagella gli ariani, nel rovescio (circa 1474).
Bibl.: E. Motta, Nuovi docum. ad illustrazione della zecca di Milano nel secolo XV, in Gazz. numism., IV (1884), pp. 2-4; Corpus nummorum italicorum, V, tav. VIII e IX ...
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Ricerca archeologica. Lo studio dei reperti
Lanfredo Castelletti
Laura Cattani
Barbara Wilkens
Antonio Tagliacozzo
Loretana Salvadei
Anna Maria Bietti Sestieri
Maria Cristina Molinari
Lo studio [...] l'analisi stilistica dei conii, si può giungere a due diverse conclusioni: che si tratti della produzione di una stessa zecca o di due zecche diverse. In altri casi l'utilizzo di un tipo su una moneta può essere mutuato da un altro: conoscendo la ...
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Costantino e il Sol Invictus
Johannes Wienand
La rappresentazione monarchica del primo imperatore cristiano è intimamente legata alla divinità solare pagana del Sol Invictus e, nel contempo, il commiato [...] da Costantino o Massenzio, poiché Massimiano dopo il suo ritiro il 1° maggio del 305 non aveva più accesso diretto alla zecca. Massimiano: RIC VI Londinium 83; Aquileia 105. Massenzio: RIC VI Aquileia 101-104, 106; Roma 135, 138, 140, 143-144, 147 ...
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CAPPELLO, Antonio
Paolo Preto
Nacque a Venezia il 27 marzo 1736 da Antonio Marino e Giuseppa Poli. Favorito dalla sorte, il giorno di s. Barbara del 1756 cavò la Balla d'oro acquisendo così il diritto [...] (25 nov. 1767), provveditore sopra Beni inculti (8 apr. 1775), provveditore alle Beccarie (3 dic. 1772 e 16 genn. 1777), provveditore in Zecca alla cassa ori e argenti (26 genn. 1777). Il 30 giugno 1775 per la prima volta è tra i savi di Terraferma ...
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GENTILE (Gentili), Antonio, detto Antonio da Faenza
Marina Cipriani
Figlio dell'orafo Pietro e di Ginevra Armenini, nacque a Faenza nel 1519.
Riguardo al padre si hanno molte testimonianze documentarie; [...] far parte del Tesoro di S. Pietro (Bulgari, 1958, p. 510). Nel 1602 il figlio Pietro gli succedette nella carica di assaggiatore della Zecca.
Il G. morì a Roma il 29 ott. 1609 e venne sepolto nella chiesa di S. Biagio in via Giulia.
Fra le opere oggi ...
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BUFALINI, Giovanni Ottavio
Giuseppe Pignatelli
Nato a Città di Castello il 17 genn. 1709 dal marchese Filippo e da Anna Maria Sorbelli, fu inviato a studiare nel nobile collegio di Modena; poi si trasferì [...] Chiesa anconitana..., I, Ancona 1845, pp. 132 s., 155; I. Gendry, Pie VI, Paris 1907, I, pp. 12, 68-70; E. Martinori, Annalidella Zecca di Roma, fasc. XVIII-XIX, Roma 1921, p. 172; fasc. XX-XXI, ibid. 1921, pp. 12, 46, 72, 74; L. von Pastor, Storia ...
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MARESCA, Francesco.
Roberto Parisi
– Nacque a Napoli il 22 febbr. 1757 da Caterina Petrone e da Giuseppe, di mestiere «mercatante» (Sasso, p. 27). Indirizzato dal padre verso gli studi classici, il [...] Del progetto fu incaricato il M. insieme con il cavaliere A. Planelli da Bitonto, gerosolimitano e maestro di Zecca. Successivamente, con reale provvedimento del 13 febbr. 1796, il M. fu nominato ingegnere della Deputazione di fortificazione, organo ...
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LANDO, Giovanni
Michela Dal Borgo
Nacque, presumibilmente a Venezia, il 9 marzo 1648 da Antonio di Gerolamo ed Elisabetta Grimani di Giovanni e fu registrato il 1° aprile presso l'avogaria di Comun, [...] e di cassier di Collegio (giugno-luglio 1682, gennaio-giugno 1683) e nel luglio 1683 il Senato lo scelse quale provveditore in Zecca al pagamento dei prò, ma il 2 ottobre fu sostituito da Giovanni Giustinian.
Il L. si era ormai creato una solida fama ...
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SISCIA (Siscia, Σισκία, oggi Sziszek)
Pietro Romanelli
Città della Pannonia superiore, alla confluenza del Colafis con la Sava. Fu in origine centro indigeno col nome di Segesta o Segestica. Espugnata [...] l'arca della provincia; certo, dopo Diocleziano, essa fu la sede del corrector della nuova provincia detta Savia; ebbe una zecca assai attiva nel sec. IV, fabbriche d'armi e fu stazione della flotta Secunda Pannonica o Aegetensium; vi stanziava anche ...
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MONTALTO delle Marche
Giuseppe Castellani
Paese della provincia di Ascoli Piceno, a 512 m. s. m., con 4350 ab. (1931). Se ne fa risalire l'origine all'epoca dell'invasione dei Longobardi (568), quando [...] dei danni. Sisto V elevò l'umile terra da cui veniva la sua famiglia al grado di città, fondandovi un vescovato e mettendola a capo di un vasto territorio detto presidato di Montalto; vi fece erigere cospicue fabbriche e istituire anche una zecca. ...
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zecca1
zécca1 s. f. [dall’arabo sikka «conio»]. – Officina governativa in cui si coniano le monete, i timbri e i sigilli dello Stato; assol., la Zecca, azienda di Stato fino al 1978, poi riunita al Poligrafico dello Stato in un unico ente...
zecca2
zécca2 s. f. [voce di origine longob.; cfr. ted. Zecke]. – 1. Nome comune di varie specie di acari ixodidi, diffusi ovunque, tutti ematofaghi, ectoparassiti di vertebrati terrestri, ai quali spesso trasmettono microrganismi patogeni...