Comune della prov. di Modena (137,1 km2 con 23.571 ab. nel 2008). Florido mercato agricolo, del bestiame e dei suoi prodotti. Industrie alimentari, meccaniche e calzaturiere.
È ricordata la prima volta [...] duchi di Modena, che lo tennero fino all’annessione al Piemonte (1860).
Mirandolina o mirandolese fu chiamata la moneta coniata nella zecca di M. dai Pico.
Mirandolino più specificamente è detto il ducato o zecchino di Gian Francesco II Pico e scudo ...
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Scultore, nato a Padova, da famiglia imparentata forse con i Vecellio, circa il 1565, come si può dedurre dalla sua iscrizione funebre nella chiesa del Carmine a Pisa, dove egli morì nel 1607 in età di [...] sue prime opere, eseguita circa gli anni 1585-90, la statua d'Ercole, uno dei due "colossi" posti all'ingresso della Zecca, ora Biblioteca di S. Marco: a questa seguirono subito dopo i due Telamoni e il rilievo La fucina di Vulcano (firmato), che ...
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. La moneta d'argento, del peso di circa 2 grammi, che reca al diritto la sigla di Guglielmo II, re normanno delle due Sicilie (1166-1189), ha sul rovescio, intorno ad un albero di palma, l'iscrizione [...] avesse avuto origine prima della monarchia. Da alcuni si ritiene coniata a Brindisi, ma i più la credono invece uscita dalle zecche di Palermo e di Salerno, insieme con le frazioni: tercium e sextum apuliensis, e quarta tercenarii, ossia 1/12, dal ...
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LANDI, Antonio
Giovanna Checchi
Nacque a Firenze il 25 maggio 1506 da Vittorio e Bartolomea di Ridolfo da Sommaia.
Non si hanno notizie sulla sua prima formazione. Dalla Storia fiorentina di B. Varchi [...] per ben undici volte uffici pubblici, tra i quali, per due volte a distanza di otto anni, quello di maestro della Zecca. Dato che anche il padre Vittorio aveva ricoperto incarichi in questo stesso campo, si deve ritenere che il commercio di preziosi ...
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VENIER, Pietro
Giuseppe Gullino
– Secondo dei quattro figli maschi di Francesco, figlio unico di Giovanni, e di Lucietta Nani di Federico, nacque a Venezia il 15 aprile 1650.
Iniziò la carriera politica [...] -2 giugno 1683) e altre magistrature di natura finanziaria fu chiamato a ricoprire il 9 marzo 1686, quando venne eletto provveditore in Zecca al pagamento dei prò fino all’8 luglio, quindi (3 agosto 1686) fu nominato fra i tre scansadori delle Spese ...
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FALCONIERI, Alessandro
Matteo Sanfilippo
Nacque a Roma l'8 febbr. 1657 da Paolo, di Orazio, e da Vittoria Del Bufalo. Studiò al Collegio Romano, dove ottenne la laurea in utroque iure il 24 dic. 1682. [...] la Camera apostolica nel 1697 e fu anche governatore di Narni, prefetto delle Carceri, prefetto degli Archivi e prefetto della Zecca. Appartenne inoltre alle congregazioni dei Baroni e dei Monti e alla Camera dei computi.
Nel 1701 divenne chierico di ...
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CAPPONI, Recco
Michael Mallett
Nato l'11 ott. 1413 da Uguccione di Mico e da Caterina di Iacopo Gianfigliazzi, fu una figura di rilievo nella vita politica ed economica di Firenze nella seconda metà [...] , il C. nel 1454 conseguì il priorato; l'anno seguente fu tra gli Otto di custodia, e nel 1459 tra gli ufficiali della zecca, carica che ebbe altre due volte (nel 1463 e nel 1474) e che lo segnalò come influente finanziere. Inoltre il C. era tra ...
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ARISTOXENOS (᾿Αριστόξενος)
A. Stazio
1°. - Incisore di monete della Magna Grecia, il cui nome, in forma più o meno abbreviata, ricorre su almeno 8 conî (6 D e 2 R) di stateri a Metaponto, e su due (I [...] , nonostante qualche leziosità nell'ornamentazione, specialmente delle chiome.
Allo stesso artista sono stati attribuiti anche altri conî della zecca di Metaponto, non firmati o a firma ΑΡΙΣΤΗ (v. Aristes), mentre non pare si possa ritenere firma di ...
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CESAREA presso il monte Argeo (Καισαρεία ἤ πρὸς τῷ ᾿Αργαίῳ, Cesarea ad Argaeum)
S. Stucchi
Antica città della Cappadocia, nell'Anatolia centrale, posta ai piedi del monte Argeo, poco lontano dalla moderna [...] tema degli Armeniaci. Fu sede della metropoli cristiana fiorentissima della Cappadocia e del Ponto e patria di S. Basilio. Una zecca imperiale coniò monete da Tiberio a Treboniano Gallo.
I resti ellenistici e romani sono molto scarsi ed hanno offerto ...
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monetiere
Bruno Bernabei
Termine tecnico; vale propriamente " colui che batte moneta ", " coniatore di moneta ", e con questo significato ricorre, per il XIII e il XIV secolo, sia in alcuni documenti [...] " Giorn. d. " XXVII (1924), 216-237; C. Violante, Per la storia economica e sociale di Pisa nel Trecento. La riforma della zecca nel 1318, in " Bull. Ist. Stor. It. " LXVI (1954) 129-205; L. Simonetti, Riflessi numismatici nella D.C., in " Boll. di ...
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zecca1
zécca1 s. f. [dall’arabo sikka «conio»]. – Officina governativa in cui si coniano le monete, i timbri e i sigilli dello Stato; assol., la Zecca, azienda di Stato fino al 1978, poi riunita al Poligrafico dello Stato in un unico ente...
zecca2
zécca2 s. f. [voce di origine longob.; cfr. ted. Zecke]. – 1. Nome comune di varie specie di acari ixodidi, diffusi ovunque, tutti ematofaghi, ectoparassiti di vertebrati terrestri, ai quali spesso trasmettono microrganismi patogeni...