PYTHODOROS (Πυϑόδωρος)
A. Stazio
2°. - Incisore monetale, attivo in Creta verso la metà del sec. IV a. C.
La sua firma si legge per esteso, al genitivo, sul dritto di un'emidracma di Polyrhenion, mentre [...] rivela una sensibilità raffinata di artista che si solleva dal livello, invero assai mediocre, delle emissioni di quella zecca: simile per atteggiamento ad un contemporaneo statere di Cidonia, a firma di Neuantos, se ne distacca per una delicata ...
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Termine usato fin dal Medioevo per indicare varie forme di contribuzione (g. grossa o maggiore, con riferimento a quelle più importanti, e, in contrapposto, g. minuta, piccola o gabelletta). Col tempo [...] di g. Nell’Italia meridionale, il contratto agrario per la raccolta delle olive (g. delle olive).
Moneta d’argento della zecca di Bologna del valore di 26 quattrini che si cominciò a coniare durante il pontificato di Giulio III (1550-55), così ...
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TESORO (ϑησανρός, thesaurus)
Arnaldo MOMIGLIANO
Emilio ALBERTARIO
Luigi Pace
Nome greco di etimologia ignota, che in origine significò magazzino.
Antichità. - Nell'età classica i tesori valevano generalmente [...] degli agenti, rendiconti annuali); servizio di circolazione monetaria e dei biglietti di stato, e quindi servizî della zecca, servizî dell'officina carte-valori e della cassa speciale dei biglietti a debito dello stato; emissione, amministrazione ...
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. Continuo e discontinuo fenomenico. - Consideriamo un gruppo di oggetti e le sensazioni che essi producono in noi: per semplicità limitiamoci a guardare gli oggetti stessi e a considerare quindi le sole [...] di ciascuna: le dieci monete formano un aggregato discontinuo di oggetti.
Ma supponiamo che le dieci monete siano nuove di zecca ed eguali fra loro: collochiamole una sopra l'altra, formandone una pila e guardiamo questa pila da una certa distanza ...
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Città della Mesopotamia, nel distretto dell'Osroene. L'origine del nome è incerta, come assai remota è certamente la sua fondazione.
Divenuta parte del regno dei Seleucidi di Siria dopo la conquista macedone, [...] imperiali contro i Parti, l'importanza della città come base di operazione si accresce.
Da Marco Aurelio comincia l'attività della zecca locale, che si prolunga poi fino a Gordiano III. Le monete di bronzo, con figure allusíve al culto della divinità ...
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BRINDISI
P. Belli D'elia
(gr. Βϱεντέσιον; lat. Brundisium, Brentisium)
Città della Puglia meridionale, capoluogo di prov., il cui toponimo deriverebbe secondo Strabone dal messapico brunta o brunda [...] urbano fu la domus Margariti, casa di un grande ammiraglio fedele ai Normanni, divenuta poi sede della regia curia e della zecca e infine distrutta in epoca angioina per far posto al convento francescano di S. Paolo. Per la sua importanza strategica ...
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CORREGGIO, Giovanni Siro da
Alberto Ghidini
Nato a Correggio il 13 ag. 1590 dal conte Camillo e da Francesca Mellini, venne legittimato con atto del notaio Negrisoli il 7 febbr. 1591, prima del matrimonio [...] per le prov. modenesi e parmensi, V (1870), pp. 77-192; G. Veludo, Presentaz. della relaz. di Camillo e S. da Correggio e della loro zecca dell'avv. Q. Bigi, in Atti del R. Ist. veneto di scienze, lett. ed arti, s. 3, XV (1869-70), pp. 1356-1361; L ...
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CARACCIOLO, Marino Francesco
Francesco Barbagallo
Quarto di questo nome, nacque il 5 ag. 1714 ad Avellino da Francesco Marino (II) principe di Avellino, consigliere intimo imperiale e da Giulia di Nicola [...] al titolo di possesso delle seconde cause e della portolania e zecca di Serino.
Il C. si trovò ad Avellino durante il il Fisco aveva mosso lite per la dogana, la bagliva e la zecca dei pesi e misure di San Severino, al cui possesso si asseriva ...
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VENIER, Francesco
Laura Carotti
– Nacque a Venezia intorno al 1505 dal senatore Giovanandrea del ramo di San Vio, patrono delle arti e delle lettere, e da Foscarina Foscarini, colta autrice di sonetti.
L’ambiente [...] dei grassi, sia per uso alimentare sia per l’illuminazione, fu pagador alla Camera dell’armamento e masser alla Zecca dell’oro, attese alla rifabbrica del palazzo ducale, fu provveditore alla Sanità, podestà di Bergamo, podestà e capitano di ...
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WETZLAR
M. Ibsen
(Wiftlaria nei docc. medievali)
Città della Germania centrale, nella regione dell'Assia, sul corso del fiume Lahn.Il centro urbano medievale di W. si sviluppò come insediamento commerciale [...] Barbarossa, che pose il mercato sotto la sua protezione e fondò la rocca di Kalsmunt, dove divenne immediatamente operativa una zecca. Negli stessi anni W. si dotò di una cinta muraria urbana - presto ampliata a contenere i nuovi sobborghi di ...
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zecca1
zécca1 s. f. [dall’arabo sikka «conio»]. – Officina governativa in cui si coniano le monete, i timbri e i sigilli dello Stato; assol., la Zecca, azienda di Stato fino al 1978, poi riunita al Poligrafico dello Stato in un unico ente...
zecca2
zécca2 s. f. [voce di origine longob.; cfr. ted. Zecke]. – 1. Nome comune di varie specie di acari ixodidi, diffusi ovunque, tutti ematofaghi, ectoparassiti di vertebrati terrestri, ai quali spesso trasmettono microrganismi patogeni...