. Moneta d'oro da 3 scudi o 9 lire del peso di gr. 10, ordinata da Emanuele Filiberto duca di Savoia nel 1562 col suo busto al dritto e un elefante in mezzo alle pecore col motto infestus infestis al rovescio. [...] e della moglie Margherita di Francia e al rovescio una serpe intrecciata in un fascio di cinque frecce. Si ritengono coniate nella zecca di Vercelli, ma si conoscono soltanto per il disegno che ne diede il Promis. Con lo stesso rovescio di quello d ...
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DE PREDIS (Preda), Giovanni Ambrogio
Caterina Gilli Pirina
Figlio del nobile Leonardo e di Caterina Corio nacque a Milano intorno al 1455; la famiglia abitava a porta Ticinese nella parrocchia di S. [...] . 42-54; L. Cogliati Arano, La monetazione di Luigi XII e i suoi precedenti sforzeschi, in Atti d. Convegno internaz. d. Zecca di Milano, Milano 1984, pp. 377-401; U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, XXVII, pp. 368-370 (sub voce Predis, Ambrogio de ...
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SERBALDI da Pescia, Pier Maria
Marcello Calogero
SERBALDI da Pescia, Pier Maria (detto il Tagliacarne). ‒ La data di nascita dell’artista è stata fissata intorno al 1455 sulla base della prima testimonianza [...] (1503) - Giulio II (1503-1513), Roma 1918a, pp. 13, 15-19, 33, 46 s., 52-58, 64 s., 75, 77; Id., Annali della Zecca di Roma. Leone X (19 marzo 1513 - 1° dicembre 1521). Adriano VI (9 gennaio 1522 - 14 settembre 1523). Sedi vacanti (1521; 1523), Roma ...
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Finanziere scozzese (Edimburgo 1671 - Venezia 1729). Fu ideatore di un ardito progetto mirante a stimolare l'attività economica mediante l'emissione di biglietti di banca garantiti dalle proprietà terriere, [...] poteri pressoché illimitati e le sue azioni presero uno slancio straordinario. L. ottenne inoltre il monopolio della zecca e l'appalto delle imposte indirette, soppiantando nelle fermes générales i fratelli Paris (che erano i maggiori rappresentanti ...
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LEOPARDI, Alessandro de
Giulio Lorenzetti
Orafo, fonditore, architetto, nato a Venezia non dopo il 1466, ricordandolo il primo documento che di lui si conosce - in data 25 giugno 1482 - "testis iuratus" [...] tra il 1484 e il 1487, e di poi nel 1496, nel 1506 e nel 1510, lo indicano come maestro stampatore di zecca stipendiato e altresì elogiato per la sua bravura, quale "magister perfectissimus et rarissimus in sculptura et educendo ere". Messo al bando ...
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Vedi PAVIA dell'anno: 1963 - 1996
PAVIA (Ticinum)
M. Mirabella Roberti
Città della Lombardia, che ha tratto il nome romano dal fiume, che poco a S della città sbocca nel Po. Fondata dai Liguri, abitata [...] via Aemilia che la congiungeva ad Augusta Praetoria e alle Alpi e dalla prossimità del fiume navigabile; ebbe arsenale e zecca. Per la sua importanza strategica fiorî specialmente (e divenne città capitale del regno) nell'età di Teodorico e in età ...
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CLODIO ALBINO (Decĭmus Clodius Septimius Albīnĭus)
M. Floriani Squarciapino
Imperatore romano. Nacque ad Hadrumetum, seguì la carriera militare, legato in Britannia mentre Settimio Severo lo era nell'illirico; [...] bianchissima da cui pare derivasse il suo cognome. Finché fu amico di Severo, vi furono coniazioni a suo nome anche nella zecca di Roma e sono su queste monete i suoi ritratti più belli per l'equilibrio dei tratti (peraltro molto influenzati dal ...
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(o Piroplasmidi) Ordine di Sporozoi Emosporidi (o Protozoi Labirintulei, in altre classificazioni), parassiti del sangue, in genere di Mammiferi domestici, equini, bovini e ovini, ma anche selvatici, [...] cellule endoteliali, in cui si moltiplicano per scissione longitudinale, scissione multipla, talora anche per gemmazione. Sono trasmessi da zecche (Ixodidi) nelle quali si compie la fase sessuale del ciclo, di cui è noto quello della specie Babesia ...
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Scultore e medaglista (Montevarchi 1656 - Galatrona, Montevarchi, 1740). Dopo aver studiato disegno a Firenze, alla scuola della Galleria fondata dai Medici, nel 1678 fu inviato a Roma dal granduca per [...] III de' Medici per studiare presso J. Roettiers. Tornato a Firenze, fu nominato nel 1688 "maestro dei conî e custode della Zecca", carica che tenne per quarant'anni. Fu in questa capacità che S. B. dette nuovo impulso alla coniatura di medaglie ...
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Uomo politico e drammaturgo irlandese (Drumdowney 1791 - Firenze 1851); mise in scena con un certo successo (1814-21) diversi drammi: Adelaide or the emigrants; The apostate; Evadne; Bellamira, ecc. Nel [...] , nel 1825-29, D. O'Connel nell'agitazione in favore dell'emancipazione dei cattolici; eletto ai Comuni (1830), fu vice presidente del Board of trade, poi a capo della Zecca (1846), infine ministro plenipotenziario alla corte di Toscana (1850). ...
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zecca1
zécca1 s. f. [dall’arabo sikka «conio»]. – Officina governativa in cui si coniano le monete, i timbri e i sigilli dello Stato; assol., la Zecca, azienda di Stato fino al 1978, poi riunita al Poligrafico dello Stato in un unico ente...
zecca2
zécca2 s. f. [voce di origine longob.; cfr. ted. Zecke]. – 1. Nome comune di varie specie di acari ixodidi, diffusi ovunque, tutti ematofaghi, ectoparassiti di vertebrati terrestri, ai quali spesso trasmettono microrganismi patogeni...