Denominazione che si trova usata fin dai primi anni del sec. XVI nel Parmense per indicare la moneta di minimo valore, quarto di quattrino ossia denaro; e nelle ordinazioni fatte agli zecchieri si trova [...] di rame di poco valore anche fuori del Parmense. Si chiamarono infatti bagaroni i mezzi bolognini di rame coniati nella zecca di Bologna nel 1612 e le monete corrispondenti battute a Ferrara e a Modena.
Bibl.: Corpus Nummorum Italicorum, IX, Roma ...
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Città della Cilicia interna, così chiamata da Antioco IV Epifane; il suo nome originario era (Oniandos. Pompeo, dopo la vittoria sui pirati, vi stabilì un certo numero di questi; Cicerone la ricorda a [...] la pone a metà strada fra Alessandria all'Isso e Anazarbo: tuttavia la sua ubicazione precisa è incerta. Ebbe una zecca propria, ehe coniò monete autonome, e imperiali da Traiano a Gallieno.
Bibl.: W. Ruge, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., IV ...
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QUARTARO
. Antica misura di capacità, usata in Italia prima dell'adozione del sistema metrico decimale. Valeva a Modena l. 101,81, a Mirandola l. 103,85 (per i liquidi); a Massa l. 22,02 (per gli aridi).
Il [...] dopo il 1280, del valore di un quarto di denaro.
Bibl.: Corpus nummorum italicorum, III, tav. II, nn. 18-24; E. Martinori, La moneta, ecc., Roma 1915, s. v.; Tavole descrittive delle monete della zecca di Genova, ivi 1890, p. xxxiv, tav. II, 20. ...
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CAMBIO (Cambi)
Grahm Pollard
Famiglia di orafi e scultori attivi nel sec. XV, dei quali spesso non conosciamo i rapporti di parentela e che comunque hanno in comune l'origine cremonese e il soprannome [...] documento del 1589 si ricava che egli era già alla corte di Torino il 20 giugno 1587, che lavorò alla Zecca (pagamenti del 1587, '88, '89), oltre ad essere probabilmente attivo anche come orefice (Schede Vesme).
A Mantova Belisario era sovrintendente ...
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DE MAGISTRIS, Simone
Marina Caffiero
Nacque a Sezze (ora prov. di Latina), nella parte meridionale dello Stato della Chiesa (non a Serra, come a partire dal Villarosa scrivono tutti i biografi), il [...] popoli" ribellatisi ai Bizantini, e contestava qualsiasi diritto imperiale su Roma.
Che attraverso la polemica sulle monete e sulla Zecca romane il reale scopo dell'opera fosse quello di ribadire l'antichità e l'autonomia della formazione dei domini ...
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DEL TASSO, Domenico
Marco Collareta
Nato a Firenze nel 1440, è forse identificabile secondo il Middeldorf (1938, p. 460) con il "Domenico di Francesco legnaiulo" che nel 1461 venne pagato per alcuni [...] delle sale dei Dugento, dell'Oriolo e dell'Udienza nel palazzo della Signoria e la partecipazione ai lavori del carro della Zecca, progettato secondo lo storico aretino dal La Cecca (Vasari, III, p. 203) assieme con il figlio Marco e il nipote ...
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unicorno Animale favoloso (detto anche liocorno o alicorno), raffigurato come un cavallo con un lungo corno sulla fronte, attorcigliato e acuminato, barba di caprone, coda leonina, zampe pelose e zoccoli [...] si addormentasse placidamente. Testone all’u. In numismatica, moneta coniata da Ranuccio II Farnese duca di Parma e Piacenza, nella zecca di Piacenza; porta al dritto lo stemma farnesiano, al rovescio l’u. che immergendo il corno nell’acqua ne caccia ...
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. Le monete portanti la croce vennero dette crociate, quindi denari crociati, grossi crociati, scudi crociati, ecc. Da questa denominazione generica si ebbero derivazioni e corruzioni volgari, come crosalini [...] e conosciute in Italia sono: crocione, con cui venne designato lo scudo di Brabante o delle corone, che venne coniato nella zecca di Milano dagl'imperatori Giuseppe II, Leopoldo II e Francesco II (1780-1797); crosazzo fu chiamato dal secolo XVII lo ...
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Così si denomina dai numismatici quello spazio o segmento inferiore del campo monetale, che appare limitato da una linea retta, la quale di solito interrompe l'andamento circolare della leggenda. Sulla [...] : simboli, lettere, monogrammi, leggende abbreviate, segni numerici, che costituiscono o comprendono la data di coniazione, il nome della zecca e dell'ufficiale monetario, dell'artista incisore, ecc.
L'esergo non è proprio di tutte le serie, né di ...
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Città della repubblica di Turchia, situata a 41° di lat. N. e 28°55′ di long. E. di Greenwich.
Sulle rive della Propontide (Mar di Marmara) all'ingresso del Bosforo i Megaresi fondarono Bisanzio (v.) verso [...] 60-1, 10-0,70 circa, e di Giovanni VIII col quale viene definitivamente sospesa anche pei l'argento l'attività della zecca di Costantinopoli, che cinque anni più tardi doveva cadere.
Con la sua riforma del 498 Anastasio I inaugurava la coniazione del ...
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zecca1
zécca1 s. f. [dall’arabo sikka «conio»]. – Officina governativa in cui si coniano le monete, i timbri e i sigilli dello Stato; assol., la Zecca, azienda di Stato fino al 1978, poi riunita al Poligrafico dello Stato in un unico ente...
zecca2
zécca2 s. f. [voce di origine longob.; cfr. ted. Zecke]. – 1. Nome comune di varie specie di acari ixodidi, diffusi ovunque, tutti ematofaghi, ectoparassiti di vertebrati terrestri, ai quali spesso trasmettono microrganismi patogeni...