MORONE, Gaspare
Lucia Simonato
– Nacque probabilmente a Milano nel 1603, da Girolamo, registrato come orafo nella stessa città dal 1605 al 1612 (Le matricole degli orefici …, 1977), e da Prudenzia Mola.
La [...] , p. 83; G.F. Hill, Notes on Italian medals. XXVI, in The Burlington Magazine, XXXI (1917), p. 215; E. Martinori, Annali della Zecca di Roma, XIV-XV, Roma 1919, ad ind.; A. Magnaguti, Le medaglie mantovane, Mantova 1921, pp. 58, 60 s., 102 s., 168 s ...
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. È l'atto di coniare, cioè d'improntare monete o medaglie. In senso più largo, è il complesso di operazioni per mezzo delle quali vengono coniate monete o medaglie. La coniazione può essere eseguita in [...] la lega metallica in stampi, o staffe di ferro, oppure a conio, comprimendo dischi o tondelli di lega, a un dato titolo, fra due conî a vite. Ormai però si usa solo il secondo metodo, e il primo ha solo importanza storica.
V. moneta; medaglia; zecca. ...
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BONZAGNI (Bonzagna, Bongiovanni), Giovan Giacomo
Graham Pollard
Figlio di Giovan Francesco e Maria Caterina Marolli, nacque a Parma il 19 febbr. 1507. Il primo documento che lo indica presente a Roma [...] p. 220; III, ibid. 1887, pp. 101 s.; A. Bertolotti, Artisti bolognesi, ferraresi... in Roma..., Bologna 1885, p. 75; E. Martinori, Annali della Zecca di Roma. Serie papale, n. 9, Roma 1917, pp. 24, 28-31, 40 s., 43-45, 66-69; n. 10, ibid. 1918, pp. 4 ...
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Antica moneta d’oro, di 8,6 g del valore di 20 dramme; coniato dapprima da Filippo II di Macedonia, fu poi moneta internazionale nel mondo ellenistico e romano.
Scudo d’argento del valore di 5 lire milanesi [...] fatto coniare nella zecca di Milano da Filippo II re di Spagna. Furono anche emesse le frazioni del mezzo f. ( filippino), del quarto e dell’ottavo e i multipli da due a tre. ...
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MOLA, Gaspare
Filippo Rossi
Medaglista e incisore di conî, scultore in bronzo e armaiolo, nato circa il 1580 a Coldrerio (Balerna) nel Canton Ticino, morto il 26 gennaio 1640 a Roma. Studiò da orefice [...] (Crocifissione). Per i Medici fece lo scudo e l'elmo damaschinati d'oro (oggi al museo del Bargello) e lavorò alla zecca, dove fu maestro delle stampe delle monete e capo incisore dal 1609 al 1611. Appartengono a questo periodo fiorentino le numerose ...
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CANONICI
Giovanni Gorini
Grande famiglia di orefici, argentieri e incisori di origine bolognese, di cui possediamo una documentazione per oltre quattro secoli di attività. I primi rappresentanti, ricordati [...] di L. Dal Pane). Per le monete vedi Corpus nummorum Italicorum, X, Roma 1927, nn. 52 s., 98 s.; F. Panvini Rosati, La zecca di Bologna,1191-1861, Bologna 1961, pp. 32, 38; F. Muntoni, Le monete dei papi e degli Stati Pontifici, Roma 1972-74, I, pp ...
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. Moneta d'argento fatta coniare da Giacomo II da Carrara, signore di Padova (1345-1350), del valore di due soldi di lira padovana in sostituzione dell'aquilino imperiale dello stesso valore, che veniva [...] prima coniato in quella zecca. Al dritto aveva una croce accantonata in alto dalle lettere I e A e in basso da due piccoli carri, al retro l'effigie di S. Prosdocimo; titolo 944 millesimi, peso gr.1,10. La stessa moneta fu emessa da Francesco I da ...
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MERLINI, Lorenzo
Sandro Bellesi
– Nacque a Firenze il 13 maggio 1666 da Marc’Antonio e da Maria Caterina Brogi (Baldassari) e fu introdotto in giovanissima età allo studio delle arti probabilmente nella [...] scuola del padre, capo incisore della Zecca granducale toscana, nella quale prese le mosse anche il fratello Cosimo, futuro capo argentiere dei laboratori di corte. Dopo essere passato nel rinomato atelier scultoreo di G.B. Foggini (Baldinucci), dove ...
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PROVAGLI, Bartolomeo
Daniele Pascale Guidotti Magnani
PROVAGLI, Bartolomeo. – Nacque a Bologna il 9 ottobre 1608, quintogenito di Orazio e di Eleonora Menganti, nella casa di strada Galliera 564 (attuale [...] di Munizione, Recapiti, vol. I, lib. 1; vol. III, lib. 1, f. 4, lib. 2, Stampe e mappe, 1; Assunteria di Zecca, Atti, reg. 1; Piani discipline e diversi altri recapiti monetari, b. 12; Demaniale, 125/3607; Notarile, F.C. Zanatti Azzoguidi, b. 18 ...
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URBICA (Magnia Urbica)
M. Floriani Squarciapino
Moglie di Carino imperatore romano (282-285 d. C.) madre di Nigriniano, ebbe il titolo di Augusta ancora durante la vita di Caro (284) proclamato imperatore [...] e nei medaglioni presenta una donna ancora giovane, dal viso dolce e simpatico trattato con morbido plasticismo, mentre nelle monete delle zecche di Ticinum e di Siscia ha un volto duro e tormentato, con qualche analogia con quello del marito. La ...
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zecca1
zécca1 s. f. [dall’arabo sikka «conio»]. – Officina governativa in cui si coniano le monete, i timbri e i sigilli dello Stato; assol., la Zecca, azienda di Stato fino al 1978, poi riunita al Poligrafico dello Stato in un unico ente...
zecca2
zécca2 s. f. [voce di origine longob.; cfr. ted. Zecke]. – 1. Nome comune di varie specie di acari ixodidi, diffusi ovunque, tutti ematofaghi, ectoparassiti di vertebrati terrestri, ai quali spesso trasmettono microrganismi patogeni...