DECENZIO (Flavius Decentius)
M. Floriani Squarciapino
Fratello di Magnenzio e correggente (351); appresa la morte del fratello si uccise (353).
Come per Magnenzio, le sue effigi, nelle monete di zecca [...] romana di una caratteristica plasticità, sono ricreate sul tipo di quelle dei prìncipi costantiniani, ma, nonostante l'idealizzazione, conservano la testa quadrata e la massiccia pesantezza della parte ...
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TRINO
. Moneta da 3 denari del comune di Perugia coniata nel sec. XV col grifo e una grande P.
Bibl.: Corpus Nummorum Italicorum, XIII, tav. xiv, i; G. B. Vermiglioli, Della zecca e delle monete perugine, [...] Perugia 1816, pag. 149, tav. III, 6, 7, 8 ...
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MITTARELLI, Giovanni Benedetto
Antonella Barzazi
(al secolo Niccolò Giacomo). – Nacque a Venezia il 2 sett. 1707, nella parrocchia di S. Moisè, da Antonio, «pubblico ragionato» presso i provveditori [...] in Zecca, e da Prudenzia Glisenti, pure appartenente a una famiglia attiva negli uffici contabili della Repubblica.
Frequentò dapprima la scuola di lettere tenuta dal canonico della chiesa patriarcale Giovanni Hocher, maestro di qualche nome nella ...
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Nome di monete d’oro e d’argento così dette per il tipo di s. Giorgio a cavallo. Fu chiamato g. il grosso d’argento di Alfonso II d’Este coniato nella zecca di Ferrara; la coniazione di questa moneta fu [...] continuata dagli Estensi a Modena (g. modenese).
Si chiamarono g. anche due monete genovesi: una d’argento, coniata verso il 1668 per il commercio con il Levante; l’altra d’oro, coniata (1718) con il titolo ...
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MAZIO, Paolo.
Dante Marini
– Terzo figlio maschio di Francesco e di Serafina Sartori, nacque a Roma l’11 marzo 1812.
Il padre, figlio e successore di Giacomo alla direzione della Zecca pontificia, si [...] che divenne una fra le più illustri della borghesia romana.
Mentre il primogenito Giuseppe fu predestinato alla carica di terzo zecchiere, il M. fu avviato alla vita religiosa e, compiuti gli studi al Collegio romano, entrò il 23 dic. 1827 nella ...
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ALBERTI, Duccio
Armando Sapori
Figlio di Lapo di lacopo, fu socio della compagnia "Alberto di lacopo del Giudice e compagni". Fu console di Calimala nel 1328 e nel 1330 e della Zecca per l'arte di Calimala [...] nel 1329 e nel 1334. Nel 1331 fu sindaco per la lega di Toscana contro Giovanni di Boemia. Fu priore dal 15 febbr. al 14 apr. 1333; nello stesso anno fu ambasciatore a S. Miniato al Tedesco; nel 1334 ufficiale ...
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GALILEI, Alessandro
Silvia Cusmano
Nacque a Firenze il 25 ag. 1691, figlio di Giuseppe Maria, proconsole dei notai dal 1707 al 1711, e di Margherita Merlini, figlia del medaglista della Zecca granducale, [...] Marcantonio, e sorella dell'architetto e scultore Lorenzo. Secondo il Milizia, "non sembra che egli fosse della nobile famiglia di Galileo Galilei […] poiché Alessandro per esser ammesso alla Nobiltà di ...
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In numismatica, nome dato a molte monete d’argento e specialmente a monete di mistura imbiancate con un leggero strato d’argento perché riuscissero meglio accette e di più facile diffusione; per distinguerle, [...] al nome generico seguiva quello della zecca o quello derivato dall’impronta, come b. di giustizia (di Ferrara), b. del cavalletto (della zecca di Crevacuore dei Fieschi) ecc.: ...
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SAMPERINO (o Sampierino)
Giuseppe Castellani
Nome del mezzo grosso d'argento del senato romano con le figure dei Ss. Pietro e Paolo, emesso poco prima del giubileo del 1300.
E. Martinori, Annali della [...] zecca di Roma, serie del Senato, in Atti e memorie dell'Istituto italiano di numismatica, Roma 1930; Corpus Nummorum Italicorum, XV, ivi 1934, tav. VII, 23 a 29. ...
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VITERBINO
Giuseppe Castellani
. Viterbini minuti o viterbienses si dissero nei documenti i denari coniati a Viterbo nella seconda metà del secolo XIII quando, per l'avvento della corte pontificia, vi [...] si aprì una zecca.
Bibl.: Corpus Nummorum Italicorum, XIV, tav. xix, 13-14; E. Martinori, Della moneta paparina del patrimonio di S. Pietro in Tuscia e delle zecche di Viterbo e Montefiascone, in Rivista italiana di numismatica, XXII (1905), pp. 379- ...
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zecca1
zécca1 s. f. [dall’arabo sikka «conio»]. – Officina governativa in cui si coniano le monete, i timbri e i sigilli dello Stato; assol., la Zecca, azienda di Stato fino al 1978, poi riunita al Poligrafico dello Stato in un unico ente...
zecca2
zécca2 s. f. [voce di origine longob.; cfr. ted. Zecke]. – 1. Nome comune di varie specie di acari ixodidi, diffusi ovunque, tutti ematofaghi, ectoparassiti di vertebrati terrestri, ai quali spesso trasmettono microrganismi patogeni...