GAMBELLO, Vittore, detto Camelio
Anne Markham Schulz
, Vittore, detto Camelio. - Figlio di Antonio, di professione scalpellino, nacque probabilmente a Venezia nella prima metà degli anni Cinquanta del [...] ; N. Papadopoli, Le monete di Venezia, II, Venezia, 1907, pp. 44 s., 55 s., 62, 89 s., 144 s.; E. Artinori, Annali della Zecca di Roma, VII, Roma 1918, pp. 27 s.; G.F. Hill, A corpus of Italian medaIs of che Renaissance before CeIlini, London 1930, I ...
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Economista italiano, nato a Napoli nel marzo 1763 e mortovi il 4 febbraio 1832. Si occupò, insieme col fratello Domenico, di questioni monetarie. Fu direttore della zecca napoletana. Nell'opera sua Dello [...] stato presente della moneta nel regno di Napoli e della necessità di un alzamento, Napoli 1790, e nella successiva Risposta ad alcune critiche fatte all'opera intitolata ecc., Napoli 1794 (entrambe ristampate ...
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La finanza pubblica: bilanci, fisco, moneta e debito pubblico
Andrea Zannini
Scrivendo vent’anni dopo la conclusione della guerra di Morea, quando la breve stagione settecentesca del dominio sul Peloponneso [...] prese forma dopo la fine della guerra di Candia fu così dedicata alla riunificazione di vari depositi che esistevano dentro e fuori di zecca, tra cui alcuni fondi vitalizi che pagavano pro del 7 e 14%, in due soli depositi al 2 e 3%, nei quali furono ...
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Il sistema monetario
Louise Buenger Robbert
Nel dodicesimo secolo Venezia era già una potenza marittima nel Mediterraneo orientale. Essa rivendicava il controllo sul mare Adriatico settentrionale, [...] ad Acri. Si ritiene che i primi bisanti saraceni venissero coniati con il 97% d'oro fino e del peso di 3,74 grammi. La zecca d'Acri emise in un secondo tempo bisanti saraceni di fattura imperfetta e di minor peso oscillante tra i 3,24 e i 3,5 ...
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Uomo politico (Eden Farm, presso Beckenham, 1784 - The Grange presso Alresford, Hampshire, 1849), figlio di William. Deputato whig dal 1810, fu presidente del Board of Trade e direttore della Zecca nel [...] ministero riformista di lord Grey (1830), poi primo lord dell'Ammiragliato nel ministero di Melbourne (1834). Nel 1835 fu nominato governatore generale delle Indie. La sua politica d'intervento nell'Afghānistān, ...
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LUIGINO
Giuseppe Castellani
Frazione dello scudo di Francia del valore di 5 soldi tornesi, che incontrò grandissimo favore in Levante dove era preferita a qualunque altra moneta (specialmente pregiata [...] guadagni. In Italia fecero luigini di forme diverse e assai ingegnosi sia nelle figurazioni sia nelle leggende i principi Centurioni nella zecca di Campi, i Doria a Loano e Torriglia, i Malaspina a Fosdinovo e gli Spinola ad Arquata e Tassarolo. Ma ...
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TURBOLO (o Turboli), Gian Donato
Anna Maria Ratti
Nato a Massalubrense e vissuto a Napoli tra la fine del sec. XVI e il principio del XVII, fu direttore della zecca di Napoli e autore di varî scritti [...] sulla moneta, Discorsi (pubblicati separatamente tra il 1616 e il 1629, e tutti, tranne il primo, ripubblicati nella Coll. di economisti di P. Custodi, Milano 1803). Si dedicò soprattutto allo studio dei ...
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ARABI
A.M. Piemontese
Una trattazione sistematica del contributo degli A. alla civiltà artistica del Medioevo è data sotto le voci specifiche dedicate all'argomento (dinastie e aree geografiche), ove, [...] il nome generico di al-Andalus, tranne che nel periodo tra il 336 e il 365 a.E./948-976, in cui la zecca fu trasferita nella nuova residenza califfale di Madīnat al-Zahrā'.I regni detti di Ṭā'ifa, sorti in seguito alla caduta del califfato di Cordova ...
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Moneta d’oro da un ducato e mezzo coniata da Alfonso il Magnanimo a Gaeta nel 1437 e a Napoli dal 1442.
A. d’argento è detto un grosso della zecca di Napoli dello stesso sovrano;
a. minuti (popolarmente [...] anfrusini o anfrosini o anfusini) i denari di Alfonso IV d’Aragona e Alfonso il Magnanimo delle zecche di Cagliari, Alghero e Iglesias.
Sono detti a. anche i grossi reali d’argento dei re di Portogallo, i marabottini d’argento di Alfonso X re di ...
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BONZAGNI (Bongiovanni), Giovan Francesco
Graham Pollard
Figlio di Giacomo, orafo, non sappiamo quando nacque; visse a Parma nel sec. XVI. Orafo come il padre, nel 1522 figura tra gli Anziani del Comune; [...] affitto un altro presso il palazzo degli Anziani. Nel 1540 fu incarcerato nel castello con Galeazzo de Montagnis, saggiatore alla zecca, entrambi accusati di truffare sulla qualità dei "soldi" d'oro di Parma (Scarabelli Zunti, ms. 102. p. 104; Affò ...
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zecca1
zécca1 s. f. [dall’arabo sikka «conio»]. – Officina governativa in cui si coniano le monete, i timbri e i sigilli dello Stato; assol., la Zecca, azienda di Stato fino al 1978, poi riunita al Poligrafico dello Stato in un unico ente...
zecca2
zécca2 s. f. [voce di origine longob.; cfr. ted. Zecke]. – 1. Nome comune di varie specie di acari ixodidi, diffusi ovunque, tutti ematofaghi, ectoparassiti di vertebrati terrestri, ai quali spesso trasmettono microrganismi patogeni...