Mineralogista e geologo (Karlsburg 1742 - Vienna 1791), fu ordinatore del Museo imperiale di Vienna e membro del Consiglio delle miniere e della zecca. Si occupò principalmente di giacimenti minerarî e [...] lasciò molti studî di geologia, paleontologia, ecc ...
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HAMERANI (Haimeran, Hameran)
Valentina Sapienza
Famiglia di orefici e incisori di monete e medaglie, originari della Baviera, attivi a Roma dal XVII al XIX secolo.
Il cognome Haimeran o Hameran derivò [...] de Christine de Suède, Rome 1908, pp. 7, 11, 15 s., 17-20, 38 s., 45-50, 59-61, 81-85, 131, 147-157; E. Martinori, Annali della Zecca di Roma, Roma 1919-22, XV, pp. 69 s.; XVI, pp. 26 s.; XVII, pp. 9, 78, 82; XVIII-XIX, pp. 11, 40, 63 s., 97, 119 s ...
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Le forme dello scambio e i sistemi premonetali e monetali
Carmen Martinelli
Renata Cantilena
Lorenza-Ilia Manfredi
Maria Cristina Molinari
Daniele Castrizio
Richard Hodges
Maria Giovanna Stasolla
Fabrizio [...] di peso pieno (24 siliquae), tra il 538/9, sotto Giustiniano I, e il primo regno di Giustiniano II (685-695), le zecche imperiali emisero anche monete auree di peso ridotto (20, 22 o 23 siliquae), di cui non si riesce a spiegare la motivazione reale ...
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trentina Moneta d’argento del valore di 30 denari, fatta coniare da Giovanna II d’Angiò-Durazzo regina di Napoli (1414-35) nella zecca dell’Aquila. ...
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(propriamente amedeo d’oro) Moneta di Vittorio Amedeo I, duca di Savoia, del valore di 10 scudi d’oro, emessa nel 1633 dalla Zecca di Torino. ...
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Chimico francese nato a Parigi nel 1813, morto nel 1891. Insegnò chimica all'Ècole polytechnique, fu chimico alla Zecca. S'occupò specialmente di chimica organica: scoperse un metodo generale per ottenere [...] le cloroanidridi di acidi organici col pentacloruro di fosforo. Altre sue notevoli ricerche sono quelle sull'alcool amilico e allilico; sull'anisolo; sulle solfine, arsine e tioamidi; sull'impiego di composti ...
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settimo Moneta d’argento di papa Clemente VII, detta anche s. Clemente o s. clementino; il conio è di B. Cellini, maestro della zecca di Roma nel 1533-34. ...
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Denominazione comune di varie monete d’argento toscane del periodo lorenese. Ebbe origine dal fatto che i granduchi di Toscana, per ragguagliare le monete d’argento coniate dalla zecca di Firenze al cresciuto [...] , dovettero diminuirne l’intrinseco e, per non danneggiare il credito della zecca di Firenze, prima le fecero coniare in quella di Pisa e poi, quando questa fu chiusa, in quella di Firenze, segnandole però con la marca di zecca P. posta nel rovescio. ...
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Architetto (Sagan, Slesia, 1798 - Vienna 1854). Si formò all'accademia e al politecnico di Vienna, dove realizzò numerosi edifici statali in stile eclettico (zecca in Heumarkt, 1835-37; dieta regionale, [...] Herrengasse 11, 1846-48, ecc.). Dal 1828 insegnò all'accademia ...
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ROLABASSO
Giuseppe Castellani
. Moneta da due grossi, coniata in varie zecche del Piemonte. Prese questa denominazione da un pezzo di pari valore della zecca di Berna detto rollenbatzen.
Bibl.: Corpus [...] nummorum italicorum, II, tav. xi, 11, 12; ix, 7; xxxiv, 13, ecc.; E. Martinori, La moneta ecc., Roma 1915, s. v ...
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zecca1
zécca1 s. f. [dall’arabo sikka «conio»]. – Officina governativa in cui si coniano le monete, i timbri e i sigilli dello Stato; assol., la Zecca, azienda di Stato fino al 1978, poi riunita al Poligrafico dello Stato in un unico ente...
zecca2
zécca2 s. f. [voce di origine longob.; cfr. ted. Zecke]. – 1. Nome comune di varie specie di acari ixodidi, diffusi ovunque, tutti ematofaghi, ectoparassiti di vertebrati terrestri, ai quali spesso trasmettono microrganismi patogeni...