Il sistema di stampa diretta, che si esegue mediante una forma a rilievo, composta con caratteri mobili (tipi). È il sistema di stampa più antico, che lascia l’impronta sul supporto (carta ecc.) inchiostrando [...] per iniziativa di A. Manuzio, di un formato portatile. È indubbio che i primi tipografi, se erano orafi o maestri dizecca e, di grandi stamperie, e poi, dal 1530 circa, con il sorgere di piccole fonderie indipendenti (v. fig.). Da Venezia, centro di ...
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(A. T., 24-25-26).
Sommario: Geografia, p. 326; Storia: L'età antica, p. 329; L'alto Medioevo, p. 330; Il comune bolognese, p. 331; Lo Studio di Bologna, p. 331; Le signorie locali e il dominio pontificio, [...] oggi nella Pinacoteca. Fu anche direttore della zeccadi Bologna.
Il mutamento avvenuto nell'indirizzo artistico di Savoia e di Milano, la repubblica diVenezia, i ducati di Ferrara e di Urbino, il marchesato di Mantova e le repubbliche di Siena e di ...
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PALAZZO
Doro LEVI
Giuseppe SAMONA'
. Il nome del colle sul quale Augusto e i suoi successori si costruirono la loro dimora (v. palatino), dopo essere passato a indicare la dimora stessa, venne a [...] . Così nel palazzo Corner e nella più severa Zecca; così nella Biblioteca di S. Marco (tav. CLXVI) traforata anche nella , p. es., quello Ducale diVenezia, della Ragione di Padova, il Palazzo Vecchio di Firenze, del comune di Siena, ecc., v. anche ...
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Nacque a Firenze il 3 novembre del 1500. Suo padre Giovanni, architetto e musico, musico volle fare il figlioletto; ma, recalcitrando questi, lo allogò presso un orefice e poi presso un altro. A sedici [...] commissioni, lo nominò maestro delle stampe della zecca pontificia. L'uccisione dell'assassino di suo fratello non gli procurò se non e dall'autore corretto, oggi nella Marciana diVenezia, quei due trattati furono pubblicati genuinamente soltanto ...
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Figlio illegittimo di Guidantonio, conte di Montefeltro e di Urbino, nacque a Gubbio nel 1422, morì a Ferrara il 10 settembre 1482. Giovinetto, fu per qualche tempo ostaggio a Venezia; poi a Mantova fu [...] Cronaca, ed. da H. Holzinger, Stoccarda 1894; G. Muzio, Vita e fatti di F. d. M. d. d'U., Venezia 1605; R. Reposati, Della zeccadi Gubbio, I, Bologna 1772; B. Baldi, Vita e fatti di F. d. M. d. d'U., Roma 1824; F. Ugolini, Storia de' conti e duchi ...
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GIOVANNI Bandini detto dell'Opera
Géza de Francovich
Scultore, nato a Castello (Firenze) circa il 1540, morto a Firenze nel 1598. Entrato nella bottega del Bandinelli, condusse a termine (1572), dopo [...] Nel 1587 compì le statue del duca Francesco Maria I per la villa imperiale di Pesaro, poi nel 1624 donata al governo diVenezia, che la collocò nel cortile del Palazzo ducale. Un busto suo di Francesco Maria I (1582-83) si trova al Bargello; un altro ...
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SICILIA (A. T., 27-28-29)
Attilio MORI
Ramiro FABIANI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Biagio PACE
Giovanni PUGLIESE CARRATELLI
Gaetano Mario COLUMBA
Secondina Lorenzina CESANO
Carlo Alfonso NALLINO
Ernesto [...] in minima quantità, in emissioni sporadiche e rare e dalle sole zecchedi Agrigento, Catana e Gela; tutte le emissioni auree appartengono al periodo conquista di Enrico VI, mentre le flotte di Pisa e di Genova, entrambe, al par diVenezia, preoccupate ...
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INDUSTRIA (lat. industria)
Francesco COPPOLA D'ANNA
George MONTANDON
Ugo Enrico PAOLI
Carlo RODANO
Gino OLIVETTI
Giuseppe Menotti DE FRANCESCO
Mario ROTONDI
Sta a significare propriamente l'abilità [...] l'impero romano usò limitatamente del monopolio: officine di stato si ebbero solo per la zecca - e la ragione è ovvia - e nell proibivano severamente l'emigrazione di quelli che già possedevano. Così, la repubblica diVenezia confiscava i beni dei ...
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NAPOLI (A. T., 27-28-29)
Goffredo COPPOLA
Carmelo COLAMONICO
Fausto NICOLINI
Vincenzo EPIFANIO
Riccardo FILANGIERI di CANDIDA
Guido PANNAIN
*
Maria ORTIZ
È il capoluogo della Campania e la città [...] eletto non solo di ripartecipare al Tribunale di San Lorenzo, ma anche di trattare in Sant'Agostino alla Zecca affari del di maestri di cappella appartenenti al conservatorio, quelli cioè di Pietro Andrea Ziani e di Cristoforo Caresana, diVenezia ...
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Nel mondo antico banche (τράπεζαι) e magazzini (ϑησπεζαι) nei quali sono depositate prevalentemente merci fungibili, non deperibili, hanno molti caratteri in comune; quindi vanno trattati insieme.
Banche [...] stesso tempo l'ufficio di cambio e l'appalto della zecca. Anche per questa ragione gli uffici di cambio si guadagnarono la fiducia importanza economica furono quelli di Genova e diVenezia. Merita particolare ricordo il Banco di S. Giorgio in Genova ...
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ducale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo ducalis, der. di dux «duce»]. – 1. agg. Di duca, del duca: corona d., milizie ducali. Quindi anche del doge, dogale: lettere d.; Palazzo d., a Venezia. 2. s. m. Moneta d’argento scifata, coniata nella...
zecchino
s. m. [der. di zecca1]. – Nome attribuito al ducato d’oro di Venezia alla metà circa del sec. 16°, quando, per la preferenza data ai pezzi freschi di conio, aumentò il prezzo del ducato nuovo di zecca che fu fissato nel 1543 a 7 lire...