Ecclesiastico e uomo di stato polacco (Sienno, Sandomierz, 1389 - Sandomierz 1455). Divenuto vescovo di Cracovia (1423) e cardinale (confermato da Niccolò V nel 1449), fu a capo del gruppo di magnati che [...] italiani, tra i quali Enea Silvio Piccolomini), diede impulso alla vita culturale del paese. Con lui si afferma la grandezza della famiglia O.: suo fratello Jan (m. 1457) fu grande maresciallo, e il nipote Zbigniew (m. 1493) arcivescovo di Gniezno. ...
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Figlio (Cracovia 1424 - Varna 1444) di Ladislao II, combatté la diffusione dell'ussitismo in Polonia, appoggiandosi al partito cattolico guidato dal vescovo di Cracovia, ZbigniewOleśnicki. Contro il pericolo [...] turco si appoggiò ai Magiari, e (1440) fu eletto re d'Ungheria. Dopo una prima vittoria sui Turchi (pace di Szeged, 1444) intraprese una nuova spedizione per esortazione del pontefice Eugenio IV finita ...
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Scultore, pittore e incisore (n. Horb forse 1438-47 - m. Norimberga 1533). Attivo con certezza a partire dal 1477, lavorò soprattutto a Norimberga e a Cracovia, dove tra l’altro realizzò l'altare ligneo [...] il cimitero di S. Maria (ora al Museo Nazionale) e un crocifisso per la stessa chiesa; le tombe dell'arcivescovo ZbigniewOleśnicki nella cattedrale di Gniezno e del vescovo Pietro di Bnin nella cattedrale di Włocławek (1493); le dieci incisioni di ...
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BUONACCORSI, Filippo (Callimachus Experiens)
Domenico Caccamo
Nacque a San Gimignano il 2 maggio 1437 da una famiglia di mercanti, piuttosto facoltosa, che aveva stabilito da lungo tempo relazioni d'interessi [...] fattore decisivo per la diffusione dell'umanesimo in Polonia.
Intorno al 1474, guadagnatasi la protezione del cancelliere ZbigniewOleśnicki, fu nominato segretario reale, iniziando la sua carriera di diplomatico: era il momento in cui gli Jagelloni ...
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