Giornalista e commediografo spagnolo (Madrid 1897 - ivi 1975), figlio di Torcuato L. de T. y Álvarez Ossorio, al quale successe (1929) nella direzione dell'ABC. Tradizionalista e monarchico, fu arrestato [...] ), El cóndor sin alas (1951), Don José, Pepe y Pepito (1952), ¿Dónde vas Alfonso XII? (1957), Historia de un crimen (1964). È anche autore del libretto di una "zarzuela" molto popolare, El huésped del Sevillano, di cui uno dei personaggi è Cervantes. ...
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BASILI (Basily), Basilio
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Nacque a Macerata nel 1803 da Francesco, direttore della cappella musicale Lauretana, e da Maria Filippucci.
Studiò canto con il padre e nel dicembre 1826 fece il suo debutto [...] al risorgere e al progredire di questo genere caduto in disuso.
Fra le sue "zarzuelas" più rilevanti si ricordano la "comedia-zarzuela" La novia y el concierto, libretto di M. Bretón de los Herreros (Madrid, Teatro del Príncipe, 12 marzo 1839), El ...
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PASTA, Carlo Enrico
Juan Carlos Estenssoro
PASTA, Carlo Enrico. – Compositore, nato a Milano il 17 novembre 1817, figlio di Giuseppe e di Giuseppina Puricelli.
Avviati gli studi musicali nella città [...] frutto di un lavoro congiunto con il drammaturgo peruviano Juan Cossio (1823-1881): il loro Rafael Sanzio fu la prima zarzuela peruviana moderna. Per il successo mietuto i due autori misero subito in cantiere Placeres y dolores, basata su un soggetto ...
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PETRELLA, Clara
Giancarlo Landini
– Nacque a Greco di Milano (oggi un popoloso quartiere nella zona nord-est della metropoli lombarda), il 13 marzo 1914, da una famiglia di solide tradizioni musicali. [...] a Caracalla, all’Arena di Verona e all’Anfiteatro di Cagliari, nel 1962 al Bellini di Catania, nel 1965 al teatro de la Zarzuela di Madrid, nel 1966 al San Carlo di Napoli, nel 1968 al Théatre des Champs-Élysées e nel 1972 all’Opera di Roma ...
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Chomón, Segundo de
Grazia Paganelli
Regista e operatore cinematografico spagnolo, nato a Teruel (Spagna) il 18 ottobre 1871 e morto a Parigi il 2 maggio 1929. Dopo Georges Méliès, C. fu il pioniere [...] ritornato a Barcellona, lavorò con ritmo frenetico a film di diversa ispirazione. Adattò per il grande schermo la zarzuela (una sorta di operetta di tradizione nazionale spagnola), girò film comici, melodrammi, fantasmagorie che, però, non trovarono ...
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FERRI, Augusto (Augusto Antonio)
Amalia Pacia
Nacque a Bologna il 9 luglio 1829 da Domenico, scenografo, pittore e architetto, e da Clementina Nicoli. Indirizzato alla pittura dal padre Domenico, frequentò [...] rimasero alcuni allestimenti dei tre scenografi italiani, come la festosa ed esuberante messinscena nel 1868 de La varita de virtudes alla Zarzuela di Madrid, per la quale il F. ed aiuti dipinsero ben ventiquattro scene, di cui si ricorda quella dell ...
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AULETTA, Pietro
Ulisse Prota-Giurleo
Nacque a S. Angelo a Scala (Avellino) da Leonardo verso il 1698. Compì i suoi studi nel conservatorio musicale di S. Onofrio a Nanoli con i maestri N. Grillo, A. [...] per le nozze dell'infante Filippo di Borbone con Luisa Elisabetta, figlia di Luigi XV. Il Cotarelo y Morì parla anche di una "zarzuela", Una vez da Amor la paz, scritta nel 1746 per il Teatro di Barcellona da P. P. Gregori e musicata da José Martí ...
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DUPRÀ, Giuseppe
Alberto Cottino
Fratello minore di Domenico, nacque a Torino nel 1703. Giovanissimo, dovette recarsi a Roma per studiare sotto Marco Benefial (G. Bottari-S. Ticozzi, Raccolta di lettere, [...] tutte firmate a datate 1762. Repliche di questi ritratti (di migliore qualità) sono segnalate dalla Rossetti Brezzi (1980) in Spagna (Zarzuela e palazzo del Pardo), ciò che prova l'abitudine della duchessa Maria Antonia di Spagna di inviare in patria ...
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LOTTI, Cosimo
Valerio Da Gai
Non si conosce l'esatta data di nascita - comunque collocabile nella seconda metà del XVI secolo - di questo artista, probabilmente di origine fiorentina (Baldinucci). La [...] animata da giochi d'acqua. Di ispirazione romana sono, invece, i giardini terrazzati dei castelli di El Pardo e della Zarzuela. Documentato è il coinvolgimento del L. negli ampliamenti del palazzo del Buen Retiro, iniziati nel 1629. Agli anni 1634-36 ...
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LIVIGNI, Filippo
Mario Armellini
Nulla si conosce con certezza dei natali e della vita del L.: è tuttavia probabile che la nascita si debba collocare intorno alla metà del sec. XVIII.
Il L. è a tutt'oggi [...] , con nuove intonazioni o tradotti o adattati a tradizioni e generi operistici locali, come l'opéra comique, il Singspiel o la zarzuela. Alcuni d'essi contribuirono alla fortuna dei musicisti che li intonarono. La frascatana - che con le musiche di G ...
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zarzuela
〈tħartħu̯éla〉 s. f., spagn. [prob. dal nome del palazzo Real Sitio de la Zarzuela a Madrid, in passato residenza di riposo (e oggi sede ufficiale) della famiglia reale, dove sarebbe stata rappresentata per la prima volta (il toponimo...
Singspiel
〈Sìṅšpiil〉 s. neutro ted. [comp. di Singen «canto» e Spiel «recitazione»], usato in ital. al masch. – Spettacolo teatrale di carattere leggero, favolistico o popolaresco, sorto e affermatosi nei paesi di lingua tedesca nei secoli...