Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] strada un realismo dai toni moralizzanti, che mantiene un certo interesse quando s’immerge in forme di costume precise, come la zarzuela, messa in scena finemente da Tamayo e da López de Ayala, o come il género chico, versione borghese e ottocentesca ...
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Chomón, Segundo de
Grazia Paganelli
Regista e operatore cinematografico spagnolo, nato a Teruel (Spagna) il 18 ottobre 1871 e morto a Parigi il 2 maggio 1929. Dopo Georges Méliès, C. fu il pioniere [...] ritornato a Barcellona, lavorò con ritmo frenetico a film di diversa ispirazione. Adattò per il grande schermo la zarzuela (una sorta di operetta di tradizione nazionale spagnola), girò film comici, melodrammi, fantasmagorie che, però, non trovarono ...
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MORATÍN, Leandro Fernández de
Alfredo Giannini
Commediografo spagnolo, nato a Madrid il 10 marzo 1760, morto a Parigi il 21 maggio 1828. Figlio di Nicolás F. de Moratín (v.), Leandro ne ereditò l'amore [...] il mal gusto degli scrittori drammatici, inetti continuatori dell'antico teatro eroico spagnolo; El Barón (1803), più veramente zarzuela; La Mojigata (1804), imitazione del Tartuffe di Molière; El sí de las niñas, rappresentata nel 1806. Due ...
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ZEDDA, Alberto
Reto Müller
ZEDDA, Alberto. – Nacque il 2 gennaio 1928 a Milano, da Amerigo (1901-1961) e da Caterina Negri (1904-2002).
Nonni paterni furono il nuorese Salvatore Zedda e la valtellinese [...] Staatsoper di Vienna. Nel 1988 aggiunse al suo repertorio rossiniano Ermione e Maometto II, che diresse rispettivamente al teatro de la Zarzuela a Madrid e all’Opera di San Francisco. Moïse et Pharaon in forma di concerto nel 1991 a Saint-Denis segnò ...
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MELE, Giovanni Battista
Giulia Veneziano
– Nacque a Napoli nel 1693-94 secondo alcune fonti, nel 1701 secondo altre (cfr. The New Grove Dictionary). Pochissime sono le notizie biografiche su questo [...] del duca di Osuna per il teatro musicale rientrasse nel quadro della politica di sostegno dell’opera e della zarzuela promossa dai nobili spagnoli nei primi decenni del secolo XVIII, unitamente all’introduzione del melodramma italiano sulle scene ...
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NANNETTI, Romano
Piero Faustini
– Nato a Roma attorno al 1845, si dedicò dapprima all’arte del padre, la pittura, per passare poi allo studio del canto.
Si trovava alla corte del kedivè d’Egitto nel [...] opera del giovane Stefano Gobatti. Seguirono altri battesimi operistici: nella Cleopatra di Lauro Rossi (Torino, Regio, 1876), nella zarzuela Roger de Flor di Ruperto Chapí (Madrid, Real, 1878), nella Giuditta di Stanislao Falchi (Roma, Apollo, 1887 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Con il termine grand-opéra si indica comunemente un genere operistico nato in Francia [...] vive nella prima metà dell’Ottocento una nuova fioritura. L’opéra-comique (come il coevo Singspiel tedesco, e la zarzuela spagnola) si distingue formalmente dall’opera italiana per la presenza di dialoghi parlati al posto dei recitativi. La forma in ...
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FERRI, Augusto (Augusto Antonio)
Amalia Pacia
Nacque a Bologna il 9 luglio 1829 da Domenico, scenografo, pittore e architetto, e da Clementina Nicoli. Indirizzato alla pittura dal padre Domenico, frequentò [...] rimasero alcuni allestimenti dei tre scenografi italiani, come la festosa ed esuberante messinscena nel 1868 de La varita de virtudes alla Zarzuela di Madrid, per la quale il F. ed aiuti dipinsero ben ventiquattro scene, di cui si ricorda quella dell ...
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AULETTA, Pietro
Ulisse Prota-Giurleo
Nacque a S. Angelo a Scala (Avellino) da Leonardo verso il 1698. Compì i suoi studi nel conservatorio musicale di S. Onofrio a Nanoli con i maestri N. Grillo, A. [...] per le nozze dell'infante Filippo di Borbone con Luisa Elisabetta, figlia di Luigi XV. Il Cotarelo y Morì parla anche di una "zarzuela", Una vez da Amor la paz, scritta nel 1746 per il Teatro di Barcellona da P. P. Gregori e musicata da José Martí ...
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DUPRÀ, Giuseppe
Alberto Cottino
Fratello minore di Domenico, nacque a Torino nel 1703. Giovanissimo, dovette recarsi a Roma per studiare sotto Marco Benefial (G. Bottari-S. Ticozzi, Raccolta di lettere, [...] tutte firmate a datate 1762. Repliche di questi ritratti (di migliore qualità) sono segnalate dalla Rossetti Brezzi (1980) in Spagna (Zarzuela e palazzo del Pardo), ciò che prova l'abitudine della duchessa Maria Antonia di Spagna di inviare in patria ...
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zarzuela
〈tħartħu̯éla〉 s. f., spagn. [prob. dal nome del palazzo Real Sitio de la Zarzuela a Madrid, in passato residenza di riposo (e oggi sede ufficiale) della famiglia reale, dove sarebbe stata rappresentata per la prima volta (il toponimo...
Singspiel
〈Sìṅšpiil〉 s. neutro ted. [comp. di Singen «canto» e Spiel «recitazione»], usato in ital. al masch. – Spettacolo teatrale di carattere leggero, favolistico o popolaresco, sorto e affermatosi nei paesi di lingua tedesca nei secoli...