RAMOS CARRIÓN, Miguel
Carlo Boselli
Autore drammatico, nato a Zamora il 17 maggio 1847, morto a Madrid l'8 agosto 1915. Autodidatta, esordì nel giornalismo con articoli satirici; fu collaboratore dei [...] migliori periodici di Madrid. Nel teatro esordì ventenne con la zarzuela: Un sarao y una soirée, in collaborazione con Eduardo Lustonó e con musica di Arrieta. Da allora versò la sua brillante vena giocosa in un'infinità di zarzuelas, di commedie e ...
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Tenore spagnolo, nato a Madrid il 21 gennaio 1941. Ha studiato pianoforte, direzione d'orchestra con I. Markevitch e canto al conservatorio di Città di Messico, dove i genitori, entrambi cantanti, si erano [...] trasferiti nel 1950.
Esordisce nel 1957, inizialmente come baritono, nella 'zarzuela' Gigantes y cabezudos, e debutta in un ruolo tenorile impegnativo a Monterrey nel 1960 in La Traviata (Alfredo), cui fanno seguito Tosca (Cavaradossi) a Città di ...
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Compositore spagnolo, nato il 3 agosto 1823 a Madrid, e quivi morto il 17 febbraio 1894. Più conosciuto sotto il cognome materno (Barbieri) che fece dimenticare quello del padre. Lasciò una produzione [...] musica nazionale. Sarebbe però esagerato attribuire al Barbieri il merito di movimenti di rivolta. Nel 1850 presentò a Madrid la zarzuela Gloria y peluca, seguita da Jugar con fuego e da altre 77, alcune composte in collaborazione con altri. Pubblicò ...
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Musicista spagnolo (Valls 1896 - Cambridge 1970), residente in Inghilterra dal 1939, cittadino britannico dal 1960. Studiò a Vienna con A. Schönberg, del quale è stato fervente seguace; fu il primo a introdurre [...] la dodecafonia in Spagna. Ha scritto l'opera The Duenna (1949), i balletti Ariel (1936), Soirées de Barcelona (1938), Alegrías (1943), Pandora (1944), Don Quixote (1950), la zarzuela El barberillo de Lavapiés (1954). ...
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VEGA, Ricardo de la
Carlo BOSELLI
Poeta comico spagnolo nato il 7 febbraio 1839 a Madrid, ivi morto il 22 giugno 1910. Figlio di Ventura de la Vega (v.), si dedicò giovanissimo alla letteratura e all'arte [...] lavorando come dilettante nei teatri aiistocratici della capitale, mentre copriva un ufficio burocratico.
Coltivò specialmente il sainete e la zarzuela, nel qual genere fu uno dei maestri piìi giustamente popolari, legittimo erede di Ramón de la Cruz ...
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Commediografo spagnolo (Calatayud 1863 - Alicante 1917). Di tinte socialiste è Juan José (1895), al pari di El señor feudal; gli altri drammi, Honra y vida, La mejor ley (1890), Amor de artista, Sobrevivirse, [...] ecc., non raggiunsero il successo di Juan José, che fu rappresentato in tutti i teatri d'Europa. D. scrisse anche versi, opere narrative di scarsa fortuna, e un libretto di zarzuela (Curro Vargas) per la musica di R. Chapí (1898). ...
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Poeta e drammaturgo spagnolo di origine catalana (Vich 1816 - Avana 1880); dopo la pubblicazione del suo primo libro di liriche, Emociones (1850), compose un dramma, Sola, in due parti: Flor de un día [...] e Espinas de una flor (1851). In catalano scrisse anche liriche e opere teatrali (La teta gallinaire; 1865; La tornada d'en Titó, 1867). Fu molto popolare come uno dei creatori del genere teatrale della zarzuela. ...
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Città della Spagna (6.497.124 ab. nel 2018), capitale dello Stato e capoluogo dell’omonima provincia. Situata nella Nuova Castiglia, sorge sulla Meseta, alle pendici meridionali della Sierra de Guadarrama, [...] Doriga e del Duca di Sexto).
Per l’architettura contemporanea si ricordano: significative opere di E. Torroja (ippodromo di Zarzuela, 1935; stadio di Las Cortes e deposito di carbone dell’Istituto de la Construcción, 1951); le nuove costruzioni della ...
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Commediografo spagnolo, nato a Madrid il 28 maggio 1731, morto ivi il 5 marzo 1794. Nel 1759 dovette troncare gli studî universitarî per assumere un modesto ufficio nella ragioneria di stato. Sotto la [...] L'Amour médecin di Molière (La enferma de mal de bota, 1757, ripreso più tardi nel 1768) e componendo una zarzuela (operetta) con musica di Manuel Pla: Quien complace á la deidad acierta a sacrificar (1757), strano miscuglio di elementi mitologici ...
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Spettacolo teatrale musicale di argomento leggero, oscillante tra il comico e il sentimentale, che prevede l’alternanza di brani cantati, danze e scene interamente recitate in prosa.
L’o. nasce nell’Ottocento, [...] , F. von Suppé, O. Straus, I. Kálmán, F. Lehár ecc.). Coloristica e arguta (con frequenti improvvisazioni in parlato) la zarzuela chica degli spagnoli (F. Chueca, J. Valverde ecc.) e piuttosto raffinata l’inglese musical comedy (A. Sullivan, S. Jones ...
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zarzuela
〈tħartħu̯éla〉 s. f., spagn. [prob. dal nome del palazzo Real Sitio de la Zarzuela a Madrid, in passato residenza di riposo (e oggi sede ufficiale) della famiglia reale, dove sarebbe stata rappresentata per la prima volta (il toponimo...
Singspiel
〈Sìṅšpiil〉 s. neutro ted. [comp. di Singen «canto» e Spiel «recitazione»], usato in ital. al masch. – Spettacolo teatrale di carattere leggero, favolistico o popolaresco, sorto e affermatosi nei paesi di lingua tedesca nei secoli...