Filologo e storico delle religioni (n. Richmond, Surrey, 1863 - m. 1917 in naufragio), prof. (dal 1902) nell'univ. di Manchester. Dalla filologia classica passò alla glottologia e alla filologia indoiranica, [...] della religione avestica. Tra le opere: A grammar of New Testament Greek, 3a ed. 1908; Early religious poetry of Persia, 1911; Early zoroastrism, 1912; Religions and religion, 1913; The teaching of Zarathustra, 1917; The treasure of the Magi, 1917. ...
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Figlio (sec. 6º a. C.) di Arsame e padre di Dario I, era governatore in Persia e seguì Ciro nella spedizione contro i Massageti (529 a. C.); dopo che il figlio salì al trono, I., come satrapo di Partiana, [...] 520). È incerto se con questo I. sia da identificare il Vištāspa che nell'Avesta appare come protettore di Zarathustra e fautore della sua religione: identificazione che porterebbe a quella della dinastia kayanide, nota alla tradizione epica, con gli ...
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Scrittore tedesco (n. Rixdorf, Berlino, 1892 - m. presso Ablaincourt 1916). Influenzato da Nietzsche, Wedekind e Strindberg, col vibrante dramma Bettler (1912) aprì la strada al teatro espressionistico [...] : Guntwar, die Schule eines Propheten (1914); i tre misteri dal comune titolo Metanoeite (1915); Der Sieg des Christos (post., 1924); il poema Mutter der Himmel (post., 1917) e il visionario Gericht über Zarathustra (post., 1921). Morì in guerra. ...
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È il fondatore della tradizione religiosa che da lui prese nome, lo zaratustrismo o zoroastrismo. Z. è considerato l'autore di un piccolo gruppo di testi, Gāthā "Canti", contenuti all'interno dello Yasna [...] una forma antico-persiana, Zaraushtra, allo Zōroastrēs della tradizione classica e umanistica. Per la forma del nome, sullo Zarathustra di F. Nietzsche s'era quindi già esercitato l'influsso della filologia occidentale. La storicità di Z. è stata ...
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CHILANTI, Felice
Renato Bertacchini
Nacque a Ceneselli nell'Alto Polesine (Rovigo) il 10 dic. 1914 da Giovanni Battista e da Ida Bongiovanni in una famiglia di campagna (il padre "zappatore, mietitore, [...] del quale "molto si parlò nella stampa di allora pro e contro, e venne citato da emeriti professori di corporativismo" (Ponte Zarathustra, p. 144), e che gli procurò anche l'amichevole consenso di Ezra Pound.
Il C. riconobbe sempre, con lucida e ...
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Filosofo (Röcken, presso Lützen, 1844 - Weimar 1900). Nella sua opera convivono una violenta critica distruttiva verso il passato (la tradizione filosofica, morale e religiosa dell'Occidente da Socrate [...] del fatto che la crisi è diventata insostenibile e deve essere superata. Questo è precisamente il senso della predicazione di Zarathustra, che si presenta come "una corda tesa tra l'uomo e il superuomo", e cioè come l'annuncio del superamento ...
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Musicista tedesco (Monaco di Baviera 1864 - Garmisch-Partenkirchen 1949). Compositore e direttore d'orchestra, ha rivestito un ruolo assai rilevante nella storia della musica tra la fine dell'Ottocento [...] ricordano i poemi sinfonici Till Eulenspiegel (1895), Also sprach Zarathustra (1896), Don Quixote (1897), Ein Heldenleben (1898 dei mezzi e degli effetti, come si vede specialmente in Zarathustra e Heldenleben da una parte, in Salome ed Elektra dall' ...
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Attore e regista tedesco (n. Gelsenkirchen 1962). Intenso interprete di opere teatrali, ma anche televisive e cinematografiche, ha diretto Berliner Ensemble (1995-96) dopo H. Müller.
Vita e opere
Dopo [...] sich an Hitler und das romanische Café di T. Peuckert (2000, regia di Paul Plamper), Solaris, da S. Lem (2004), Zarathustra. Die Gestalten sind unterwegs di J. Meese (2006), Pffft oder Der letzte Tango am Telefon di G. Tabori (2007). È apparso ...
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Storico delle religioni (S. Giovanni in Persiceto 1883 - Roma 1959). Gli studi di P. sono rivolti soprattutto a indagare il carattere del monoteismo, non solo presso i primitivi ma anche in religioni superiori, [...] condizioni culturali. Opere principali: Le origini dei Cabiri (1909); La religione primitiva in Sardegna (1912); La religione di Zarathustra (1920); La religione nella Grecia antica fino ad Alessandro (1921; 2a ed. 1953); Dio: formazione e sviluppo ...
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Letterato italiano (Torino 1869 - ivi 1925). T. fu un sensibile interprete, all'alba del sec. 20º, dell'insofferenza verso i poeti della generazione precedente, specie verso Carducci e D'Annunzio e anticipatore [...] del Museo civico di arte moderna di Torino) e di musica e pubblicò diversi volumi di saggi (Il tramonto di Zarathustra, 1906; Mimi dei moderni, 1919; Il Vangelo della pittura, 1921; La ruota d'Issione, 1925; ecc.). Tra le pubblicazioni postume ...
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tentazione
tentazióne s. f. [dal lat. temptatio -onis, der. di temptare «tentare»]. – 1. Nella teologia cattolica, l’azione e il fatto di tentare o di venire tentato al peccato, intesa sia come prova a cui l’essere libero viene sottoposto...
parlare2
parlare2 v. intr. [lat. mediev. parabolare, *paraulare, der. di parabŏla (v. parola)] (aus. avere). – 1. a. Pronunciare suoni articolati, dire delle parole: il bambino comincia già a p., ha parlato presto, tardi; di solito, le bambine...