Astrolatria (dal gr. ἀστηρ "astro" e λατρεία "culto") vale "adorazione degli astri", cioè del sole, della luna, delle stelle, dei pianeti e delle costellazioni. Per astralismo s'intende quella concezione [...] luna, rappresentata dal dio Thot. Un notevole elemento astrolatrico è pure presente nell'antica religione persiana anteriore alla riforma di Zarathustra, e grande venerazione per il sole e la luna si ebbe ancora ai tempi dei Parti e dei Sāsānidi. In ...
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SINFONICO, POEMA
Giulio Cesare Paribeni
. Genere di composizione strumentale derivato dalla musica a programma.
La tendenza programmatica o descrittiva nella musica ha origini abbastanza remote. Basterà [...] al repertorio sinfonico otto poemi: Dall'Italia, Don Giovanni, Macbeth, Morte e trasfigurazione, Till Eulenspiegel, Così parlò Zarathustra, Don Chisciotte, Vita d'Eroe. Allo stesso genere programmatico vanno ascritti altri due lavori, composti dallo ...
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SPITTELER, Carl
Giuseppe Gabetti
Poeta svizzero, nato a Liestal il 24 aprile 1845, morto a Lucerna il 29 dicembre 1924: insignito del premio Nobel 1919. Allo scoppio della guerra mondiale, prese posizione [...] vicino. I rapporti di derivazione che si sono voluti stabilire fra lo Spitteler del Prometheus e il Nietzsche dello Zarathustra non esistono. Ma lo spontaneo coincidere di non pochi loro pensieri e modi di stile, malgrado la diversità delle ...
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Suicidio
Luigi Pavan
Il termine suicidio (formato sull'analogia del latino homicidium e composto da sui, genitivo del pronome riflessivo, e -cidio, dal tema di caedere, "tagliare a pezzi, uccidere") [...] In seguito, anche i romantici e gli idealisti ne difesero l'aspetto di libera scelta. F. Nietzsche, in Così parlò Zarathustra (1883-85), fece addirittura un'apologia del suicidio, ritenuto la forma migliore di morte perché soggetta alla volontà. Nell ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’estetica novecentesca, nelle sue molteplici e spesso irriducibili configurazioni, ha [...] ; anche perché, se il metodo genealogico e il positivismo del Nietzsche maturo (che è comunque insieme il poeta dello Zarathustra) rivelano che dietro la maschera delle cose non si cela un segreto essenziale, ma la loro desolante mancanza di essenza ...
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La vita dei santi Barlaam e Josaphat, cioè del pio eremita e del giovane principe, figlio del re pagano dell'India Abenner, che l'eremita converte alla rinunzia cristiana, ci è conservata in: a) tre redazioni [...] il mazdeismo, come religione di stato, il buddhismo, che aveva varcato l'Indo assai prima che la religione di Zarathustra divenisse religione di stato per opera dei re Sasanidi, e il cristianesimo, che possedeva una propria letteratura in pahlāvico ...
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L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] , si è indubitabilmente impresso sui contemporanei; e con maggior forza su un Novecento che, aperto dal drammatico incipit di Zarathustra, Gott ist tot, si potrebbe considerare chiuso – più che da un ritorno al religioso che s’è voluto impropriamente ...
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Si vuole che la parola derivi da una voce semitica (p. es. l'assiro Açu) significante "oriente", e che sarebbe stata usata dai Fenici e dai Greci per indicare il Paese d'Oriente, in contrapposto a Europa [...] pahlavico, e con una sua propria religione, sviluppatasi dall'antica religione iranica dopo la riforma e predicazione di Zarathustra, il mazdeismo. La Persia divenne in quel tempo una grande potenza, che poté combattere efficacemente l'Impero romano ...
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MANICHEISMO
Alberto Pincherle
. È la religione fondata da Mānī (v. sotto), la quale tra la seconda metà del sec. III d. C. e il XIII si diffuse, nonostante le frequenti persecuzioni, fino alla Spagna [...] si presentava come l'ultimo e definitivo rivelatore della verità religiosa, dopo le predicazioni di Buddha per l'India, di Zarathustra per la Persia e di Gesù per l'Occidente. Questo carattere di limitatezza delle religioni che lo hanno preceduto è ...
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Politica e ‘alta politica’: Croce e la Germania
Andrea Orsucci
Intellettuali in trincea
Risulta ben presto evidente, tra il 1914 e il 1918, come il conflitto mondiale costituisca «un fenomeno nuovo [...] , Niccolò Copernico e Teofrasto Paracelso. E la sua analisi culmina in un’appassionata difesa della figura di Zarathustra, simbolo dell’intransigente rifiuto dell’utilitarismo inglese: il superuomo, che respinge il «volgare eudemonismo», diventa il ...
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tentazione
tentazióne s. f. [dal lat. temptatio -onis, der. di temptare «tentare»]. – 1. Nella teologia cattolica, l’azione e il fatto di tentare o di venire tentato al peccato, intesa sia come prova a cui l’essere libero viene sottoposto...
parlare2
parlare2 v. intr. [lat. mediev. parabolare, *paraulare, der. di parabŏla (v. parola)] (aus. avere). – 1. a. Pronunciare suoni articolati, dire delle parole: il bambino comincia già a p., ha parlato presto, tardi; di solito, le bambine...