La capacità di esprimere la temporalità costituisce uno dei tratti principali della comunicazione umana. Tutte le lingue di cui siamo a conoscenza possiedono mezzi lessicali e/o grammaticali per collocare [...] es., la difficoltà di traduzione del testo nietzschiano Also sprach Zarathustra, che in italiano potrebbe suonare sia come «Così parlò Zarathustra», sia «Così parlava Zarathustra»). Imperfetto e passato semplice permettono di operare una distinzione ...
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al-Suhrawardi (Suhrawardi), Sihab al-Din Yahya al-Maqtul
al-Suhrawardī
(Suhrawardī), Šihāb al-Dīn Yaḥyā al-Maqtūl Pensatore musulmano persiano (Suhraward, Iran nord-occidentale, 1154 - Aleppo 1191). [...] di al-S., si presenta come rispondente agli insegnamenti di Platone e di altri saggi antichi (Ermete Trismegisto, Zarathustra) e trae ispirazione dai temi dell’intuizione e dell’esperienza extra-corporea che nella filosofia (Plotino; Avicenna), oltre ...
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(ted. Götterdämmerung) La fine del mondo, nella mitologia nordica, descritta ampiamente nella Völuspá (il "canto [profetico] della veggente"), il carme escatologico dell'Edda norrena. Il tedesco Götterdämmerung [...] pagane dei popoli indoeuropei (prescindendo dall'escatologia mazdea, che però pare una innovazione religiosa dovuta a Zarathustra), gli studiosi hanno voluto rintracciare nel Crepuscolo degli dei l'influenza di religioni e di concezioni straniere ...
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Letterato italiano (Torino 1869 - ivi 1925). T. fu un sensibile interprete, all'alba del sec. 20º, dell'insofferenza verso i poeti della generazione precedente, specie verso Carducci e D'Annunzio e anticipatore [...] del Museo civico di arte moderna di Torino) e di musica e pubblicò diversi volumi di saggi (Il tramonto di Zarathustra, 1906; Mimi dei moderni, 1919; Il Vangelo della pittura, 1921; La ruota d'Issione, 1925; ecc.). Tra le pubblicazioni postume ...
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MARSMAN, Hendrik
Gerda VAN WOUDENBERG
Poeta e critico olandese, nato a Zeist il 30 settembre 1899, morto annegato nella Manica il 21 giugno 1940; è uno dei più autorevoli poeti e critici tra il 1920 [...] de Pascoaes, Paulus de dichter (São Paolo 1937); insieme con Eduard Coenraads: F. Nietzsche, Aldus sprak Zarathoestra ("Also sprach Zarathustra", 1941). Egli stesso curò (1938) un'edizione delle sue opere: Verzameld Werk, I. Poëzie, II. Proza, III ...
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PETROLIO (dal lat. petra "pietra" e oleum "olio"; fr. pétrole; sp. petróleo; ted. Petroleum; ingl. petroleum)
Enzo MINUCCI
Alessandro MARTELLI
Alberto MARRASSINI
Leonardo MANFREDI
Mario Giacomo LEVI
Carlo [...] divine. Nel distretto di Baku il culto del fuoco assurgeva a religione derivante, secondo alcuni, da quella di Zarathustra.
Anche l'uso del petrolio come medicamento pare molto antico. Esso ha dato origine all'industria petrolifera americana ...
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È la dottrina del destino ultimo dell'umanità e dell'individuo.
Il termine è di formazione recente e la teologia sistematica cattolica non l'ha ancora adottato; tuttavia si viene diffondendo sempre più [...] in cui il dominio del male sarà abbattuto e la felicità dei giusti assicurata per sempre. Questo regno verrà 3000 anni dopo Zarathustra, il quale è venuto 3000 anni dopo la creazione del primo uomo Gâyômeretan, e si trova così nel centro del tempo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Donatella Melini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’eredità wagneriana contribuisce a rendere il confronto fra musica a programma e [...] poetico-letterario: Don Juan, Macbeth, Morte e trasfigurazione (Tod und Verklärung), Till Eulenspiegel, Così parlò Zarathustra (Also sprach Zarathustra), Don Quixote, Una vita d’eroe (Ein Heldenleben).
Ma al volgere del secolo la poderosa spinta ...
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. Il termine greco κανών (cfr. κάννα) che vale originariamente "canna" quindi "regolo", venne presto ad acquistare anche il valore di "regola", "norma", "principio", "esempio": in questo senso si parla [...] il nucleo più antico del Yasna e di tutto l'Avestā, e rappresentano più fedelmente il pensiero e la dottrina genuina di Zarathustra. I capitoli 35-41 del Yasna costituiscono i cosiddetti "7 capitoli", un gruppo di testi intermedio fra le gāthā e il ...
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MONOTEISMO (dal gr. μόνος "solo, unico" e θεός "dio")
Raffaele Pettazzoni
È la credenza in un Dio solo, propria delle religioni che si chiamano appunto "monoteistiche" in contrapposizione alle "politeistiche", [...] si è prodotto raramente e ogni volta con l'intervento di una grande personalità religiosa (Mosè, Gesù, Maometto, Zarathustra). Le pretese "tendenze monoteistiche" che si sono volute trovare in seno a varie religioni politeistiche - egizia, babilonese ...
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tentazione
tentazióne s. f. [dal lat. temptatio -onis, der. di temptare «tentare»]. – 1. Nella teologia cattolica, l’azione e il fatto di tentare o di venire tentato al peccato, intesa sia come prova a cui l’essere libero viene sottoposto...
parlare2
parlare2 v. intr. [lat. mediev. parabolare, *paraulare, der. di parabŏla (v. parola)] (aus. avere). – 1. a. Pronunciare suoni articolati, dire delle parole: il bambino comincia già a p., ha parlato presto, tardi; di solito, le bambine...