Attrice e cantante svedese (Karlstadt 1907 - Stoccolma 1981); attiva in Svezia e Germania dapprima come attrice teatrale, poi come interprete di numerosi film assai popolari negli anni precedenti la seconda guerra mondiale: Aktenskapsleken (1935); La Habanera (1937); Heimat (1938); Das Lied der Wüste (1939); Das Herz der Königin (1940); Der Weg ins Freie (1941); Damals (1943) ...
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Germania
Giovanni Spagnoletti
Cinematografia
Le origini del cinema: 1895-1918
Riscoperta dalla grande retrospettiva Prima di Caligari, presentata nell'11a edizione delle "Giornate del cinema muto" di [...] ) di Eduard von Borsody o Die grosse Liebe (1942; Un grande amore) di Rolf Hansen, con la diva del Reich ZarahLeander. Accanto a questi prodotti prosperava il genere dei cosiddetti Anti-filme, che non erano esclusivo appannaggio della sola G. ma che ...
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Commedia
Guido Fink
La commedia cinematografica
Definizioni e caratteri generali
Per una definizione di c., uno dei generi più frequentati dal cinema, si potrebbe risalire ad Aristotele, o almeno a [...] c. nazionali come di 'film della birra leggera', mentre anche le nuove dive del decennio, Ingrid Bergman e ZarahLeander, scelsero presto la via dell'esilio, trasferendosi rispettivamente a Hollywood e a Berlino.
La commedia italiana ed europea del ...
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Svezia
Stefano Boni
Cinematografia
Il cinema svedese si sviluppò con qualche ritardo rispetto a quello di altri Paesi nordici come la Danimarca. Intorno al 1913, tuttavia, entrò nel suo periodo aureo, [...] soltanto i prodotti inglesi e quelli tedeschi, questi ultimi grazie anche al frequente impiego dell'attrice svedese ZarahLeander. Crebbe invece l'esportazione, soprattutto verso i Paesi alleati con la Germania, che erano in buoni rapporti ...
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Sirk, Douglas
Renato Venturelli
Nome d'arte di Hans Detlef Sierck, regista tedesco, di origine danese, nato ad Amburgo il 26 aprile 1897 e morto a Lugano il 14 gennaio 1987. La sua carriera cinematografica, [...] per sfruttare le caratteristiche del linguaggio cinematografico. Gli altri due film importanti del primo periodo tedesco, interpretati da ZarahLeander, la cantante-attrice che S. lanciò come diva, furono Zu neuen Ufern (1937; La prigioniera di Syd ...
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Musical
Massimo Marchelli
Genere cinematografico in cui lo sviluppo narrativo e drammaturgico della vicenda è strutturato su canzoni e danze. Seppur erede di una forma di spettacolo nata nel teatro [...] con lo zar Alessandro al Congresso di Vienna. Nella seconda metà degli anni Trenta salì alla ribalta l'attrice svedese ZarahLeander, che l'UFA sfruttò in una serie di melodrammi, ma anche di commedie musicali, come Der Blaufuchs (1938; La volpe ...
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La Habanera
Peter von Bagh
(Germania 1937, Habanera, bianco e nero, 98'); regia: Detlef Sierck [Douglas Sirk]; produzione: Bruno Duday per UFA; sceneggiatura: Gerhard Menzel; fotografia: Franz Weyhmayr; [...] culminante di questa prima serie sier-ckiana. Protagonista una donna, una moglie, interpretata dall'attrice e cantante svedese ZarahLeander (massima stella del cinema del Terzo Reich), presa nel turbine della scelta fra il vero amore e il dovere ...
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Froelich, Carl (propr. Carl August Hugo)
Giovanni Spagnoletti
Regista tedesco, nato a Berlino il 5 settembre 1875 e morto ivi il 12 febbraio 1953. Fra i principali pionieri del cinema tedesco, fu legato [...] I vinti, dallo scrittore naturalista A. Holz). Ma i successi maggiori F. li colse con alcuni film interpretati da ZarahLeander, per es., il melodrammatico Heimat (1938; Casa paterna, premiato alla Mostra del cinema di Venezia) oppure il più modesto ...
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donna-simbolo
(donna simbolo), loc. s.le f. Donna che personifica un tipo ideale o rappresenta in sé ideali e aspirazioni collettivi. ◆ Dall’elenco manicheo della musica «buona» e «cattiva» non sfugge neanche la canzone. Genere popolare e...