ANTONIO da Zara
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Nacque a Zara verso la metà del secolo XV ed ivi entrò nell'Ordine domenicano. Studiò molto probabilmente in una università italiana, conseguendo il grado di baccelliere. Dopo il [...] di Modrussa (Krbava), il re d'Ungheria, senza attendere il permesso di Sisto IV nominò al suo posto A. da Zara. Ma nel frattempo il pontefice aveva creato vescovo di quella diocesi Cristoforo da Ragusa; quando seppe di questa seconda nomina, Mattia ...
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DA ZARA, Giuseppe
Luciano Segreto
Nacque a Padova il 3 febbr. 1855 da Mosè e Carolina Trieste. Apparteneva ad una di quelle ricche famiglie ebraiche che si erano stabilite nel Veneto ed avevano raggiunto [...] banca nell'immediato dopoguerra investì direttamente anche il Da Zara. All'inizio del 1922 fu costretto a subire il le.prime due ci è stata fornita dall'Amministrazione Marco Da Zara. Brevi necrol. contenenti alcune notizie sonirnarie sulla vita dei ...
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Scultore e architetto (Sebenico 1440 circa - ivi 1475). Influenzato dalla scuola veneziana dei Buon e dei Dalle Masegne, interpretò in maniera originale il gotico. A Spalato (1444-48), tra le altre cose, [...] la cappella di S. Anastasio, ricca di vivaci sculture, tra le quali la drammatica Flagellazione di Cristo dell'arca. Si recò poi a Zara (1451), di là a Venezia e infine ad Ancona (1454-59), dove costruì la Loggia dei mercanti, nelle forme del gotico ...
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Arcivescovo di Zara (Spalato 1700 - Zara 1771). Cappellano di M. Zmajevič di Perasto chiamato in Russia come ammiraglio da Pietro il Grande, rimase in quel paese fino al 1737 adoperandosi per l'unione [...] delle chiese; dal 1738 a Roma presso la Congregazione de Propaganda Fide, nel 1741 vi pubblicò il Missale Romanum Slavonico idiomate, in glagolitico. Vescovo di Ossero dal 1742, nel 1745 divenne arcivescovo di Zara, dove fondò un seminario illirico. ...
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Cronista dalmata (Zara intorno 1347 - ivi 1416). Appartenente al patriziato della città, ne fu giudice-rettore (1373-1407), principe di Trau (1386), di Sebenico (1393) e di Pago (1408), e svolse missioni [...] diplomatiche presso feudatarî croati, magiari e città dalmate. Fra l'altro accolse a Zara Ladislao d'Angiò da cui fu nominato suo plenipotenziario in Dalmazia e Croazia (1402). Abbandonò ogni attività politica quando la Dalmazia passò sotto il ...
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Pittore dalmata (Zara 1811 - ivi 1877). Dopo avere studiato all'Accademia di belle arti di Roma, con V. Camuccini e H. Vernet, e di Venezia, dal 1834 al 1843 soggiornò in Italia e dopo tale anno stabilmente [...] a Zara. Amico di N. Tommaseo, col quale discuteva i temi delle sue opere e il modo per realizzarle, e consigliere del vescovo e patriota croato J. J. Strossmayer, dipinse principalmente, in modo accademico, composizioni storico-allegoriche e di ...
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Letterato (Zara 1797 - Torino 1857); prof. di eloquenza all'univ. di Torino (Discorsi accademici, 1843; Lezioni di varia letteratura, post., 1871); scrisse poesie; più interessanti le Memorie veneziane [...] di letteratura e di storia (1850) e le Memorie piemontesi (1853) ...
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Geodeta (Zara 1901 - Pisa 1969); prof. univ. dal 1950, ha insegnato topografia con elementi di geodesia nell'univ. di Pisa; socio nazionale dei Lincei dal 1965. Si è occupato principalmente di questioni [...] di geodesia e gravimetria, effettuando numerose misurazioni gravimetriche in Italia ...
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Giornalista e commediografo (Zara 1866 - Firenze 1915); perseguitato per la fondazione di due giornali sospettati di irredentismo (La penna; Giovane pensiero), si rifugiò in Italia; scrisse varie commedie, [...] tra le quali Una tempesta nell'ombra (1899), e ne tradusse numerose dal tedesco ...
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Patriota e storico (Zara 1843 - Venezia 1906). Nel 1864 partecipò al tentativo insurrezionale nel Trentino; nel 1866 ebbe parte nella costituzione delle bande di volontarî del Cadore; deputato dell'estrema [...] sinistra dal 1882 al 1886. È autore di una vasta Storia critica del Risorgimento italiano in nove volumi (1833-97) ...
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zara
żara s. f. (o ażara o ażżara o anche, più raro, żaro m.) [dall’arabo az-zahr «dado» (da cui anche azzardo); cfr. spagn. azar, fr. hasard], ant. – 1. Gioco d’azzardo con i dadi, molto diffuso durante il medioevo, in varie forme, in tutti...
maraschino
s. m. [der. di marasca, in origine agg.: rosolio maraschino]. – Liquore dolce ottenuto dalla distillazione della marasca, prodotto tipico della città di Zara, in Dalmazia, dove ne fu iniziata la produzione nel sec. 18°: che rosolio...