zar Spirito o nume cui è destinato l’omonimo culto catartico, diffuso nell’Africa nord-orientale (soprattutto Egitto ed Etiopia). Il culto z., che manifesta una palese affinità con il bori sudanese, il [...] tarantismo (➔) pugliese, il vudu (➔) haitiano, è volto a instaurare un rapporto regolare con lo z. che si ritiene essere entrato in possesso di una persona (nella maggior parte dei casi di sesso femminile), ...
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Ecclesiastico russo (n. 1482 - m. 1563), nel 1526 vescovo di Novgorod, metropolita dal 1543; incoronò di sua iniziativa zar di Russia Ivan il Terribile; sotto di lui ebbero pieno sviluppo le tendenze politico-religiose [...] di Giuseppe di Volokolamsk. A M. è dovuta la raccolta di Čet´iminej (Calendario dei santi ortodossi) ...
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Sacerdote secolare, poi monaco (Veljaminov, Nižnij Novgorod, 1605 - Jaroslavl´ 1681); archimandrita a Mosca (1646-47), metropolita di Novgorod (1648), patriarca (1652) e consigliere (fino al 1658) dello [...] Chiesa come superiore allo Stato provocò un conflitto con lo zar. N. si ritirò nel monastero della Resurrezione (1658) da , lo privò della sua dignità. Rinchiuso nel monastero Belozerskij, vi morì quando lo zar stava per trasferirlo presso Mosca. ...
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Missionario cappuccino (Matraia, Lucca, 1814 - Kharṭūm 1856). Visse a lungo in Abissinia, delle cui lingue acquistò profonda conoscenza; compose, tra l'altro, due trattatelli in ge'ez (Hatatā Zar'a Yā'qob [...] gli orientalisti, finché non ne fu dimostrata dalla critica europea la vera paternità. Gli Abissini continuarono a giudicarli come originali, opera del sec. 17º e dei due autori Zar'a Yā'qob e Walda Hawāryāt, nomi sotto i quali il G. si era celato. ...
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Eresiarca russo (Grigorov, Nižnij-Novgorod, 1620 o 1621 - Pustozërsk 1682); divenuto arciprete (protopope) nel 1652, per la sua intransigenza s'inimicò la popolazione, onde dovette rifugiarsi a Mosca. [...] Qui avversò, ricorrendo anche allo zar Alessio Michajlovič, le riforme liturgiche del patriarca Nikon, dando così inizio allo ferro. Tra gli scritti (discorsi esegetici, supplica allo zar, lettere polemiche o didattiche), notevoli per la vivacità ...
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Gesuita (Pietroburgo 1840 - Bruxelles 1922). Cultore di studî storici, esaminò, nella sua opera principale La Russie e le Saint-Siège (5 voll., 1896-1912), la storia dei rapporti fra la Chiesa cattolica [...] e gli zar, attingendo largamente agli archivî vaticani. ...
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Nome di religione del letterato bielorusso Samuil Emel´janovič Petrovskij-Sitnianovič (Polock 1629 - Mosca 1680). Dopo studî a Vilnius e a Kiev si fece monaco ortodosso nel 1656; dal 1663 insegnò latino [...] a Mosca e fu poi precettore dei figli dello zar. Rappresentante tra i più significativi della cultura bielorusso-ucraina di matrice kieviana, scrisse anche in slavo ecclesiastico, latino e polacco, ed ebbe un ruolo fondamentale nel rinnovamento della ...
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Rasputin, Grigorij Efimovic
Rasputin, Grigorij Efimovič
Mistico russo (Pokrovskoe, Siberia, 1870 ca.-Pietrogrado 1916). Membro della setta ereticale dei flagellanti, acquistò fama di taumaturgo. Chiamato [...] a corte (1907) per guarire l’erede al trono Alessio, affetto da emofilia, esercitò un enorme ascendente sullo zar Nicola II e sulla zarina Alessandra e ingerì pesantemente negli affari dello Stato. Fu ucciso in una congiura. ...
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Riformatore religioso (Baindlkirch, Augusta, 1774 - Barmen 1834). Cattolico, fu da I. E. Gossner convertito alle sue dottrine mistiche. Emigrato in Russia (1819), ottenne a Pietroburgo un posto di predicatore [...] nella chiesa cattolica dei Maltesi. Nel 1829 era prevosto a Odessa; e a lui lo zar Alessandro I donava delle terre in Bessarabia come sede di una colonia religiosa. Qui L. chiamò poi quasi duemila dei suoi seguaci di Svevia. Cacciato dalla Russia, ...
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Monaco abissino (sec. 14º) fondatore di una comunità religiosa, diffusasi soprattutto in conventi dell'Etiopia sett., a lingua tigrina. I seguaci di E. furono a capo di un vivace movimento di innovazioni [...] di vita religiosa, fra le quali l'osservanza della festività del sabato, sanzionata poi dal re Zar'à Yā'qòb nel sec. 15º. Nelle controversie cristologiche che si ebbero nei secc. 17º-19º, i conventi dei discendenti spirituali di E., in Eritrea e nel ...
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zar
s. m. [adattam. del bulg. car, russo car′, slavo ant. cĭsarĭ, che, come il got. kaisar (da cui il ted. Kaiser), è dal lat. Caesar «Cesare»]. – Re, imperatore, come titolo di cui furono dapprima insigniti, da Bisanzio, i re di Bulgaria...
zar
żar s. m. – Voce di origine etiopica, che significa propriam. «spiriti benevoli dell’aria» e che in etnologia indica un movimento di possessione rituale (v. possessione, n. 1 b) sorto nella regione di Gondar (Etiopia) e diffuso nei vicini...