Storico (Mosca 1868 - ivi 1932). Membro del partito bolscevico (1905), emigrato in Svizzera e in Italia (1905-17), accademico (1929). Sottolineò la funzione del capitale mercantile nella genesi del capitalismo [...] dei secc. 17º-19º, mostrando il fondamento economico della politica dei Romanov, interna ed estera, e dissacrando figure di principi e zar, da Pietro il Grande a Caterina II. Negli anni 1939-40 la fama di P. e l'influenza della sua scuola furono ...
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Generale svedese (n. Stralsunda 1651 - m. 1722). Durante le guerre condotte da re Carlo XII contro la coalizione tra Danimarca, Sassonia, Polonia e Russia che mirava allo smembramento della Svezia, ebbe, [...] di Narva contro l'esercito russo (1700), e nel 1706 sconfisse i Sassoni a Fraustadt. Caduto prigioniero dello zar Pietro il Grande nella sfortunata battaglia di Poltava (1709), nella quale lo stesso Carlo XII rimase gravemente ferito, svolse ...
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ARCELLI, Francesco
Umberto Coldagelli
Nato nella seconda metà del sec. XVII dal conte Ottavio, feudatario di Corticelli, fu chierico regolare teatino. Una notevole testimonianza della sua attività religiosa [...] intervento per la prossima vacanza dei ducati di Toscana e di Parma. L'A., che era divenuto precettore delle figlie dello zar, cercò di inserire in questa situazione la mediazione della corte di Parma per un'alleanza ispano-russa che avesse come base ...
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Uomo politico bulgaro (Slavovica 1879 - ivi 1923); si dedicò al movimento agrario per l'emancipazione dei contadini, divenendo capo del partito radicale contadino, da lui fondato nel 1908. Contrario alla [...] , cui egli guardava con simpatia, nella prospettiva culturale di un generico panslavismo), avversò la politica triplicista dello zar Ferdinando che lo tenne in carcere per tutta la durata della prima guerra mondiale. Presidente del Consiglio (1919 ...
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Diplomatico e uomo politico (Pskov 1605 circa - ivi 1680), rappresentò nella Moscovia l'indirizzo più orientato verso l'Occidente. Precursore in questo senso di Pietro il Grande, sentì vivamente il problema [...] ricercò un'intesa con la Svezia (1658 e 1661) e con la Polonia (pace di Andrusovo del 1667, confermata nel 1670). Entrato in dissenso con lo zar Alessio Michailovič, fu destituito (1677) e rinchiuso nel monastero Krypeckij, presso Pskov, dove morì. ...
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Uomo di stato russo (Palmes, Livonia, 1745 - Mitava, od. Jelgava, 1826) di famiglia balto-tedesca. Luogotenente a Riga (1792), condusse le trattative per l'annessione alla Russia della Curlandia, di cui [...] ). Governatore di Pietroburgo (1798), passò quindi come primo assistente al ministero degli Esteri dove diresse di fatto, sino al 1801, la politica estera degli ultimi anni dello zar Paolo I. Fu uno degli organizzatori della congiura contro costui. ...
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Musicista (Lublino 1835 - Mosca 1880). Studiò al conservatorio di Parigi, dove fu allievo di violino di L. J. Massart. Diplomatosi a undici anni, iniziò nel 1848 la carriera concertistica e si affermò [...] anche in duo con il fratello Józef (v.) e con Anton Rubinstein. Dal 1860 al 1872 fu 1º violino alla corte dello zar di Russia. Prof. nei conservatorî di Pietroburgo (1862-68) e Bruxelles (1875-77), compose musica violinistica di grande effetto (si ...
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Scrittore e uomo politico polacco (Varsavia 1801 - Londra 1867). Fallita l'insurrezione del 1830, cui aveva attivamente partecipato, riparò a Parigi, dove visse a lungo, a capo dell'ala più estremista [...] la sua opera di maggior interesse, il romanzo Cesarzewicz Konstanty i Joanna Grudzińska, czyli Jakobini polscy ("Il figlio dello zar K. e Giovanna G., ossia i Giacobini polacchi", 1833), violento attacco diretto contro i capi dell'insurrezione. ...
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Secondogenito del principe Alberto e della regina Vittoria d'Inghilterra (Windsor 1844 - Rosenau, Coburgo, 1900). Nel 1862 fu nominato re di Grecia, ma rifiutò la corona per l'opposizione di Lord Palmerston, [...] allora primo ministro. Nel 1893 successe allo zio duca Ernesto II di Sassonia-Coburgo-Gotha, che l'aveva riconosciuto suo erede nel 1863. Sposò nel 1874 la granduchessa Maria di Russia (1853-1920) figlia dello zar Alessandro II. ...
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Generale (Morlaix, Finistère, 1761 - Lahn, Boemia, 1813). Generale dal 1793, nel 1796 ebbe il comando dell'esercito del Reno e della Mosella durante la marcia sul Danubio e su Vienna. A causa dell'insuccesso [...] detentiva nell'esilio, emigrò in Spagna e in America. Dopo la campagna napoleonica di Russia tornò in Europa, e lo zar Alessandro I lo nominò suo aiutante di campo e consigliere. Fu colpito a morte durante la battaglia di Dresda mentre collaborava ...
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zar
s. m. [adattam. del bulg. car, russo car′, slavo ant. cĭsarĭ, che, come il got. kaisar (da cui il ted. Kaiser), è dal lat. Caesar «Cesare»]. – Re, imperatore, come titolo di cui furono dapprima insigniti, da Bisanzio, i re di Bulgaria...
zar
żar s. m. – Voce di origine etiopica, che significa propriam. «spiriti benevoli dell’aria» e che in etnologia indica un movimento di possessione rituale (v. possessione, n. 1 b) sorto nella regione di Gondar (Etiopia) e diffuso nei vicini...