Termine usato per designare tendenze o movimenti politici sviluppatisi in differenti aree e contesti nel corso del 20° secolo. Tali movimenti presentano alcuni tratti comuni, almeno in parte riconducibili [...] alla scissione in due gruppi: la Narodnaja volja, che si concentrò sull’azione terroristica, sfociata nell’attentato allo zar Alessadro II (marzo 1881), e il Čërnyj peredel («Ripartizione nera»), che continuò a sottolineare la priorità dell’attività ...
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Città capitale dell’Azerbaigian (2.285.729 ab. nel 2017). Sorge sulla sponda occidentale del Mar Caspio, in una baia della penisola di Apšeron. Accanto alla città nuova, espansa con quartieri periferici [...] al 1606 ai Turchi, dai quali la ebbero i Persiani, che per tutto il sec. 18° dovettero difenderla dagli attacchi degli zar di Russia, cui rimase definitivamente nel 1806. Capoluogo di distretto e dal 1859 di governatorato, agli inizi del 20° sec. fu ...
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Tre imperatori, lega dei Intesa politica, puramente verbale, costituitasi dal 5 all’11 settembre 1872 a Berlino, per iniziativa di O. von Bismarck, tra Guglielmo I di Germania, Francesco Giuseppe d’Austria [...] per la durata di tre anni, rinnovata per altri tre anni il 27 marzo 1884, nel 1887 decadde per volontà dello zar Alessandro III, ostile alla politica balcanica dell’Austria. Solo tra Russia e Germania fu stretto (18 giugno 1887) un trattato di ...
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COSULICH, famiglia
Mario Barsali
Originaria di Lussinpiccolo (odierna Mali Lošinj) - cittadina dell'isola di Lussino (Lošinj) allora sotto dominio veneziano, nel golfo del Quarnaro (Kvarner) - appartiene [...] 1º apr. 1847, sposatosi il 15 apr. 1872 con Maria Elisabetta Zar (25 marzo 1854 - 26 genn. 1928), e morto a Portorose Lussinpiccolo l'11 genn. 1876da Callisto e da Maria Elisabetta Zar, terzogenito dei loro venti figli (scomparirà in mare, assieme ...
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CARLO EMANUELE IV di Savoia, re di Sardegna
Giusepe Locorotondo
Primogenito di dodici figli, C. E. nacque a Torino il 24 maggio 1751 da Vittorio Amedeo III, allora principe ereditario, e da Maria Antonietta [...] rubli con il quale, come pensava la regina, lo zar aveva voluto far ingoiare la "furieuse pillule" del famigerato risultato. Giunta, anzi, a Parigi la notizia della tragica fine dello zar, avvenuta il 24 marzo 1801, il primo console decretò (12 apr ...
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Sacro Romano Impero
Antonio Menniti Ippolito
Apoteosi e declino degli imperatori della cristianità
La notte di Natale dell’800 papa Leone III incoronò imperatore Carlomagno nella basilica di S. Pietro. [...] durò a lungo: Costantinopoli si proclamò seconda Roma, poi in Età moderna fu Mosca – dove si imponeva il potere imperiale degli zar – a proporsi come terza Roma.
Fu dal 4° secolo che Roma divenne davvero punto di riferimento per la cristianità. I ...
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(gr. Εὐρώπη, lat. Europa) Parte occidentale del continente eurasiatico, delimitata a O dall’Oceano Atlantico, a N dal Mar Glaciale Artico, a S dal Mar Mediterraneo; tutt’altro che ben definiti sono invece [...] a Ginevra.
1545: Concilio di Trento. Segue una radicale riorganizzazione teologica ed ecclesiastica.
1547: Ivan IV il Terribile è incoronato zar di tutte le Russie.
1555: Pace di Augusta tra Carlo V e la coalizione dei principi luterani: obbligo del ...
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CAFFI, Andrea
Carlo Vallauri
Figlio di Giovanni e di Emilia Carlini, nacque a Pietroburgo il 1º maggio 1887. Il padre, che si era trasferito da Belluno nella capitale russa, dove lavorava nell'amministrazione [...] democratiche. Vive le giornate dell'autunno-inverno 1905 e subisce personalmente il dramma della repressione nelle prigioni degli zar, dalle quali - dopo la condanna a tre anni - sarà liberato grazie all'intervento dell'ambasciatore italiano (1907 ...
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BALBI, Costantino
Elvira Gencarelli
Nacque il 12 sett. 1676 dalla nobile famiglia genovese, fratello minore del doge Francesco Maria. Iniziata la carriera diplornatica, si distinse in modo particolare [...] per il fatto che proprio in quegli anni l'interesse degli stati europei era volto altrove, sia per l'appoggio dato dallo zar Pietro il Grande a tali richieste - che erano state avanzate anche dalla Repubblica di Venezia - allo scopo di evitare in tal ...
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Uomo politico ungherese (Monok 1802 - Torino 1894). Protagonista della rivoluzione del 1848, ne assunse la guida e fece proclamare dall'Assemblea (1849) l'indipendenza dell'Ungheria e la decadenza degli [...] la decadenza degli Asburgo, difendendo il proprio paese con l'aiuto di legioni polacche e di volontarî italiani; ma lo zar Nicola I, nel timore di vedere estesa l'insurrezione alla Polonia, si decise all'intervento armato, che stroncò la rivoluzione ...
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zar
s. m. [adattam. del bulg. car, russo car′, slavo ant. cĭsarĭ, che, come il got. kaisar (da cui il ted. Kaiser), è dal lat. Caesar «Cesare»]. – Re, imperatore, come titolo di cui furono dapprima insigniti, da Bisanzio, i re di Bulgaria...
zar
żar s. m. – Voce di origine etiopica, che significa propriam. «spiriti benevoli dell’aria» e che in etnologia indica un movimento di possessione rituale (v. possessione, n. 1 b) sorto nella regione di Gondar (Etiopia) e diffuso nei vicini...